𝑙𝑜𝑣𝑒𝑙𝑦

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Something's on my mind (mind)
Always in my head space

-lovely ~ billie elish

minho pov:

il pensiero di farla finita aumentava di giorno in giorno, non trovavo altra scelta.

che ne sarà di jisung?
starà bene dopo la mia morte?
ovviamente si,non credo gli importi veramente tanto di me,anzi,tutto il contrario.

rimasi a fissare il soffitto per tutta la notte,non riuscendo a prendere un minuto di pace.
ormai ero abituato con questa serie di paranoie,era normale anche se sapevo bene,che non lo fosse.
era un'abitudine ormai,non potevo farci niente.

mi alzai dal letto e incominciai a vagare per la stanza,cercando di non svegliare jisung
andai vicino al balcone della camera di quest'ultimo
l'aria era abbastanza fredda,regnava il silenzio.

incominciai a guardare esattamente sotto il balcone : come sarebbe stato suicidarmi?

qualcosa però mi bloccava.

"minho?"
ma porca puttana
"cosa diavolo-"
in quel momento volevo solo scoppiare a piangere,ma dai miei occhi non usciva niente,il vuoto.
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dopo avermi consolato,jisung tornò a dormire,visto che erano ancora le 8 di mattina.

dopo aver vagato per altri 20 minuti in quella casa,dove l'unico rumore erano i miei passi,decisi di uscire.

"che potrà mai succedere"
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mi misi sei miseri cargo verdi e una felpa grigia enorme,niente di speciale.

presi un foglio di carta,dove scrissi:

"amore sono probabilmente al parco,
stai tranquillo non farò niente di male<3
~minho"

"può bastare"

e uscì di casa,l'aria fredda mi travolse completamente.

ormai era un'ora che camminavo senza una meta precisa

andare da hyunjin?
no perché al 99% starà scopando con felix
andare a casa mia?
non se ne parla
andare al bar?
assolutamente no
parco?
ovviamente si

arrivai al parco,come sempre non c'era anima viva.
così mi sedetti sulla solita altalena,ondeggiandomi con i piedi.

tutto quello che vedevo era la nebbia che padroneggiava il posto.

mi sentì abbracciare da dietro.
riconobbi subito delle mani abbastanza piccole,con le nocche rosse per via del freddo.
le mani della persona che più amavo al mondo.
jisung.

"che ci fai qui,piccolo?" sussurrai io,alzandomi e mettendomi letteralmente davanti a lui.
in seguito mi abbracciò.

"perché non eri a casa.."

mi dispiace,jisungie

a quella fase,abbracciai jisung ancora più forte.
"mi dispiace" mormorai staccandomi dall'abbraccio
"non-" non feci in tempo a finire la frase,che le morbide labbra di jisung,anche un po' scorticate, toccarono le mie.

the 30th | minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora