Capitolo 1

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POV Liam
La mattina successiva scoprii che il mio timore era più che fondato. Appena entrai dal cancello della scuola, Zayn ed i suoi scagnozzi, Louis e Josh, mi seguirono fino ad un corridoio poco isolato, dove era situato il mio armadietto. Neanche il tempo di avvicinarmi a quest'ultimo, che vi fui sbattuto contro esso da Louis e Josh, impedendomi ogni via di fuga mentre Zayn avanzava minaccioso verso di me.
«Hey frocetto, pronto per la tua dose quotidiana di botte?» disse prima di scagliarmi un doloroso cazzotto dritto allo stomaco, che mi fece piegare in due dal dolore. Anche se ne ricevevo ogni giorno, non mi ero abituato al dolore. Mi feci scivolare a terra, magari se mi avvessero visto in difficoltà questa volta mi avrebbero lasciato in pace. Tuttavia, non funziona mai.
«cos'è, ieri non sei venuto alla festa perché la tua mammina non ti ha fatto venire? O perché eri troppo occupato a prenderlo in culo?» disse con una risata, aspra, amara. Poi un altro calcio, uno agli stinchi, poi un'altro allo stomaco. Ero a pezzi. Sentivo il sangue arrivarmi alla bocca, i miei gemiti venivano soffocati da altri colpi, uno, due, avevo perso il conto..
«Ed ora il tocco finale» un pugno mi colpì in pieno viso, facendomi urlare dal dolore. Caddi a terra ansimante e con la testa che mi girava. Chi ero io per meritarmi questo? Cosa avevo fatto di sbagliato?
«a dopo, frocetto.» e ghignando se ne andarono via, come se non fosse nulla. Come al solito nessuno aveva visto niente, nessuno aveva sentito niente. Ed io restai lì, raggomitolato su me stesso, solo e dolorante. Solo quando riacquistai il minimo di forze, riuscii a raggiungere il bagno, dove avevo intenzione di restare per le prossime cinque ore.

• • •

La campanella che segnava l'inizio della quarta ora era appena suonata. Il cigolio della porta principale del bagno, seguito dal rumore dei passi mi fece capire che non ero solo, e che qualcuno era appena entrato in compagnia.
«oh Zayn, fottimi senza pietà!» la preghiera di una donna attirò subito il mio orecchio.
Oddio vi prego non scopate in mia presenza. Ma il rumore di uno schiaffo risuonò nello spazio vuoto, il rumore di tacchi ed una porta sbattere violentemente. Menomale.
«perchè diavolo non funzioni tu? Eh?» imprecò una voce familiare, Zayn. A quanto pare qualcuno non si è svegliato, eheh. Il solo pensiero di un zayn in difficoltà con il suo membro mi fece uscire una risatina, insomma, dopotutto era conosciuto sopratutto per la sua reputazione di puttaniere. Ma pultroppo non fui l'unico a sentirla, e prima che io riuscissi a soffocarla, Zayn era già alla ricerca dell'autore.
«c'è qualcuno?» domandò camminando nervosamente per il bagno. Mi allontanai subito dalla porta, cazzo non voglio essere picchiato ancora per oggi.
«apri subito questa cazzo di porta, prima che butti giù al mio tre.. uno...due.. tre!» Zayn riesce ad aprire la porta ed io sono di fronte a lui, immobile. Lo osservo, privo di espressione mentre mi squadra dalla testa ai piedi ed il mio errore più grande è incrociare i suoi occhi. Sprofondo in quel cioccolato spento, come se stessi affogando e non riuscissi a riemergere per riprendermi. Anche se non riesco a capire cosa prova, cosa pensa, sò che quel colore è troppo spento e monotono per una persona. Ed improvvisamente l'idea di uno Zayn sofferente si fa spazio nella mia mente. All'improvviso il rumore delle voci di un professore che è fuori dal bagno, ci fa distorgliere lo sguardo ed entrare in allarme, così presi dalla paura di essere beccati Zayn chiude la porta dietro di noi.
«guai a te se provi a fiatare» mi intima ed io obbedisco. L'abitacolo è stretto e ci entriamo appena, i nostri visi sono vicinissimi, i nostri nasi si sfiorano, i nostri respiri si confondono, i nostri occhi si incatenano. Ed io non riesco più a controllarmi, il mio cuore batte a mille dall'adrenalina del momento, e le nostre erezioni pulsano le une con l'altra sempre di più. Ehi, aspetta un attimo...che?
Passano alcuni minuti, o forse ore, ma noi restiamo così, nella stessa posizione. Persino il professore è già uscito dal bagno, eppure rimanemmo entrambi a due centimetri di distanza gli un dall'altro. La tentazione di essere baciato è tanta. Sento ogni cellula del mio corpo gridare "baciami, baciami, ti prego". Quasi come se avesse letto il messaggio Zayn si avvicinò sempre di più alle mie labbra e con un sussurato «non lo farò» si staccò da me ed uscì dal bagno, con un espressione indecifrabile in viso.

Zayn Malik, cosa mi hai fatto?



#Spazioautrice
* questions * Hii, I'am stylemix_merliah and.. non so una parola di inglese, ma vbb. Hey, come va? cosa ne pensate del secondo capitolo? Come vi sembra il personaggio di Zayn? E quello di Liam? Dai dai, voglio opinioni! Ma non voglio dilungarmi oltre, voglio subito correre a scrivere il prossimo! Bye

I Love My Worst Enemy #Ziam (Mai Più Conclusa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora