𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 𝖛𝖊𝖓𝖙𝖎𝖉𝖚𝖊

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PUBBLICATO IL 28/08/23

Torniamo a casa tardi e mi lascia davanti la mia abitazione.

《Tu dove abiti? Ti vedo spesso fare jogging qui, non sapevo abitassi da queste parti》gli chiedo slacciandomi la cintura.

《Non abito da queste parti infatti》mi rivela confondendomi.

《Allora perché ti alleni qui?》

《Il parco vicino casa mia è sempre affollato e ne ho cercato uno che lo fosse il meno possibile. Ho trovato questo e un giorno alzando lo sguardo ti ho visto ballare e cantare dalla finestra di camera tua. Da allora ho deciso che sarei venuto sempre qui, che fosse affollato o no》mi confessa facendomi palpitare il cuore.

《Ah! Figo》mormoro avvampando.

Penso di essere arrossita.

《Sei carina quando arrossisci》ridacchia infatti divertito Lucas.

《Non sono arrossita》rispondo sulla difensiva.

《Si invece》annuisce prendendomi in giro

《Se lo dici a qualcuno ti spello vivo》lo minaccio uscendo.

Chiudo lo sportello e faccio il giro.

Sento uno sportello aprirsi e richiudersi e una mano che mi afferra il braccio.

Mi giro e lucas preme le sue labbra sulle mie.

Rispondo subito al bacio accarezzandogli i capelli morbidi.

Lui mi stringe i fianchi premendo il mio corpo contro il suo come se ne avesse estrema necessità.

Le nostre lingue giocano tra loro mentre nell'aria risuonano solo gli schiocchi dei nostri baci.

Ci stacchiamo dopo un tempo che sembra troppo breve.

《Desideravo farlo da tutto il pomeriggio》mormora ancora a pochi centimetri dalle mie labbra.

《Ti sei svegliato presto》alzo un sopracciglio divertita e mi volto per tornare a casa.

Sento uno schiocco al mio sedere e mi volto trovandolo a ghignare con le mani in tasca.

Mi ha appena tirato una pacca sul culo davanti casa mia?

Dove mio padre potrebbe essere appostato ovunque per ucciderlo nel momento giusto?

Coraggioso il ragazzo!

Scuoto la testa divertita e apro la porta di casa entrando, senza voltarmi in dietro.

Solo pochi secondi dopo sento lo sportello chiudersi e il rombo del motore.

《LE HA TOCCATO IL CULO》sento urlare dalla cucina.

Oh cazzo!

《Theo tu fai di peggio al mio culo non fare il melodrammatico》risponde mamma sbuffando.

A volte è così schietta che mi spaventa!

《Io posso lui no, gli stacco le mani e il cazzo. Gli cavo pure gli occhi》replica papà.

《Si e poi ci facciamo l'insalata》sbuffa mamma.

《Non fare ironia è una cosa seria》la reguardisce papà.

《No non lo è per niente. Se io ti pugnalassi sarebbe una cosa seria. Tua figlia che si diverte con il suo "non" ragazzo non è affar tuo》

《Come puoi non preoccuparti?》urla papà fuori di sé.

《Non la stava molestando a me sembrava le fosse piaciuto parecchio》sento da qui mamma che ammicca e la cosa mi fa rabbrividire.

Sentirli parlare della mia vita sessuale è così spaventoso.

princess of deadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora