La sveglia suonò e solo con un semplice pugno Bakugou la frantumò in mille pezzi.
E che cazzo... è domenica.
Imprecando a più non posso, si coprì la testa con il lenzuolo, ma poco dopo il telefono prese a vibrare una, due volte.
Dovranno smetterla no?
Alla fine sembrava essere tornato il silenzio e Bakugou poté tornare a riposare.
Il ragazzo però stava dimenticando qualcosa.
Quella mattina nei piani della lista delle cose da fare prima del diploma c'era segnata "la classica giornata a mare".Il campanello suonò.
La signora Bakugou intenta a fare le pulizie, si slacciò velocemente il grembiule legato attorno alla vita e andò ad aprire la porta. Lei sorrise, non si aspettava di vedere i quattro compagni di classe di suo figlio.
«Buongiorno ragazzi! Come siete belli, come va?» era davvero contenta.
«Signora Bakugou, buongiorno a lei. Siamo venuti per sapere se Katsuki si stesse preparando.» salutò caldamente Kirishima.
«Oh...» la donna lo guardò sorpresa, infatti notando bene i ragazzi erano vestiti da spiaggia. «... Katsuki sta dormendo, dovevate fare qualcosa di particolare?»
Mina prese parola. «Beh ecco... in realtà si, avevamo concordato di andare al mare oggi.»«Oh cielo, non so cosa dire. Intanto accomodatevi dentro nel salotto e vi porto un bel bicchiere di tè freddo e dei biscotti. E no! Nessun disturbo.» la signora aprì ancora un po' la porta e li fece entrare.
Dopo essersi seduti, cominciarono a gustare i biscotti preparati dal marito della donna.
«Intanto che voi continuate a mangiare vado a svegliare quello screanzato di mio figlio.» sorrise dolcemente lasciando i ragazzi da soli.Dal piano di sopra cominciarono a sentirsi i primi schiamazzi, poi urla, poi sussurri, poi urla, poi silenzio.
I quattro erano pietrificati dall'imbarazzo.
La donna con fare tranquillo tornò giù.
«Scusate per lo spettacolo, mio figlio mi fa uscire fuori dai gangheri. Adesso si sta preparando.»Passò meno di mezz'ora e i ragazzi erano ormai al completo.
Andarono via dalla casa di Bakugou ed incominciarono a mettersi in marcia verso la biglietteria.Tutto sommato il viaggio fu piuttosto rilassante se non fosse stato per Denki che, ad ogni due per tre, doveva rigorosamente fare battutine a Bakugou per vederlo infastidito, era davvero buffo.
Dopo altri venti minuti, il treno si fermò.
Erano giunti a destinazione.
Loro decisero di non seguire le altre persone, cominciarono ad addentrarsi nel boschetto fino a raggiungere una piccola parte di spiaggia totalmente deserta.
«L'attesa ripaga sempre!» esclamò felice Sero che cominciò a correre verso la sabbia.
«Ehi! Aspetta!» seguirono Denki e Mina.Ma che... questi sono strani. Perché fanno così? Non hanno mai visto il mare?
Bakugou si girò verso il rosso, il quale aveva un piccolo sorriso e lo sguardo perso nel vuoto, meravigliato dalla vista del mare completamente piatto.
Una ventata di salsedine invase le narici di entrambi i ragazzi che, contemporaneamente, presero a fare respiri profondi.Ci voleva proprio.
«Eeehii!!» la voce stridula della ragazza li riportò con i piedi per terra. «Venite, muovetevi!»
Quei tre avevano già montato il tendone da spiaggia e i due ombrelloni.«Dai, andiamo. Manchiamo solo noi.» disse il biondo cominciando ad avanzare.
«Sì.»
Arrivati dagli altri, lì trovarono già in riva al mare e col costume addosso. Erano emozionati, non vedevano l'ora di tuffarsi in acqua.
«Su, forza muovetevi. L'acqua è bellissima!» urlò Mina entusiasta.Bakugou si tolse la maglia e lanciò via le scarpe da tennis facendole finire sotto l'ombrellone, così rimase solo in costume.
«Oi, tu che devi fare?» lo incalzò.
«Si, arrivo. Devi darmi solo due minuti, intanto raggiungi gli altri. Va bene Katsuki?»
Il ragazzo annuì.
Prima di andare dagli altri si avvicinò al suo compagno e gli diede un dolce bacio sul collo.
«Non metterci un'eternità.»
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Don't be afraid, I'm right here. ~ KIRIBAKU
FanfictionA Kiribaku story. Kirishima Eijirou ha avuto problemi di autostima in passato, ma tutto cambiò quando lo accettarono alla UA. Lì si sentì finalmente se stesso, anche grazie alla sua vecchia amica d'infanzia Mina Ashido che gli dava consigli per non...