impossible love {Regulus Black}

chapter 17

Il giorno dopo scesi a fare colazione e andai a lezione di Trasfigurazione. Avevo lezione insieme a Regulus così ci sedemmo insieme. Quando il professore entrò e iniziò a spiegare io non riuscivo a concentrarmi. Quindi il prof si girò verso di me e mi chiese:
"Va tutto bene signorina Salvatore?"
"Ohm.. sisi"
"Cerchi di stare attenta alla spiegazione, domani c'è la verifica" a quelle parole per poco non gli svenivo davanti. Mi è salita un'ansia assurda per essermi persa metà spiegazione. Da sotto il tavolo Reggie mi prese per mano e io mi misi a giocare con i suoi anelli. Era una cosa che facevo spesso, mi tranquillizzava non so come. Cercai di stare attenta ma non capì niente dato che mi persi l'intera spiegazione. Quando uscimmo il mio ragazzo mi disse che doveva andare dai suoi amici e che sarebbe arrivato tra 10 minuti. Io ne approfittai per passeggiare un po' per Hogwarts. Mentre girovagavo nel cortile Lily mi venne incontro con un sorriso stampato in faccia:
"Ehy Ale! Come va con Regulus?"
Ribollì dalla rabbia, che faccia tosta che aveva a presentarsi come se niente fosse!:
"TU!" Gli urlai spingendola:
"TU L'HAI DETTO AGLI ALTRI! COSA NON AVEVI CAPITO DELLA FRASE 'non dirlo a nessuno'?!"
"Volevi tenerlo nascosto anche ai tuoi amici?!"
"NON SONO AFFARI TUOI. NON DOVEVI NEMMENO SAPERLO TU"
"AH SI CERTO, AI TUOI AMICI NON DICI NULLA VERO?!"
"NON.SONO.CAZZI.TUOI"
"SI INVECE PERCHÉ DA QUANDO C'È LUI NON STAI PIÙ CON NOI"
"IO STO CON LE PERSONE CHE VOGLIO!"
"VA BENE, FATTI MANIPOLARE DA QUEL MANIACO" non ci vedevo più dalla rabbia. Gli tirai una pugno dritto nel naso facendolo sanguinare. Iniziammo  una rissa fin quando Regulus non mi staccò da lei e mi portò via:
"IO LA UCCIDO CAZZO"
"no, non lo farai"
"Lasciami stare!"
"No. Prima devi calmarti"
Cercai di mollare la presa ma lui era molto più forte di me. Per farmi stare più ferma di 'sbattè' contro un albero e mi tenne ferma. Dopo vari tentativi mi arresi. Quando vide che mi arresi staccò con cautela la presa da me:
"Non c'è motivo di arrabbiarsi così tanto per una misera persona come lei" le sue parole erano come una camomilla, mi facevano calmare in ben che non si dica.