6. L'ultimo istante🌅

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🖤Elisa🖤
15 settembre
15:00

«Sei pronto?» Busso attraverso la porta del bagno. Max è lì da circa un'ora, e non ho ancora sentito nessun getto d'acqua o roba simile. Mi chiedo se sia ancora vivo.

«No» Alla sua risposta, entro nella stanza senza chiedere. È seduto sulla vasca mentre guarda giù.
Tutto l'entusiasmo del giorno prima sembra scomparso nel nulla.

«Hey... Che succede? Non dovresti essere felice? Stai per realizzare i tuoi sogni, no?» Forzo un sorriso. Per quanto mi duole ammetterlo, odio il fatto che debba partire. Mi mancherà, e non poco.

«Sei sicura che non vuoi venire?» Mi chiede dolcemente. Sospiro.

«Max, ne abbiamo già parlato, io qui ho Tom, i miei genitori, la spiaggia, la scuola.. non voglio abbandonare tutto così..»

«Ma io non voglio abbandonare te» I suoi occhi sinceri mi colpiscono l'anima. Quanto lo amo.
«Tutto quello che abbiamo costruito assieme, i nostri ricordi. Non voglio che finisca così»

«Max, i nostri ricordi li conserveremo per sempre, okay? Non preoccuparti per me, me la saprò cavare anche da sola» Gli accarezzo la spalla dolcemente. Mi sentirei distrutta se decidesse di non partire per colpa mia.

«Ti amo Elisa, davvero»

«Anche io, Max» Un bacio sigilla quel patto immaginario. Max deve partire e io farmene una ragione. Punto.

18:40

Ho pensato alla partenza di Max e Ken tutto il giorno. Inutile dire che mi ha fatto male.
Non riesco a pensare a quanto sarà difficile vivere ogni altro giorno senza loro, gli inseparabili, maledettamente inseparabili.

Ma ho deciso comunque di godermi il poco tempo che ho a disposizione per stare con loro.

Abbiamo passato l'intera giornata a ridere, scherzare, nuotare, cucinare e quasi provocare un incendio.

Mi mancherà tutto questo.
Mi mancheranno loro.

«Devi dormire? Di già?» Chiedo a Max che indossa solo dei boxer attillati.

«Domani devo guidare per 53 ore, Elisa. Ho bisogno di dormire per non rischiare di addormentarmi domani in auto» Spiega lui mentre mi tiene il mento con le dita lunghe.
«Però noi ci salutiamo meglio domani mattina, okay?»

Annuisco mentre lui appoggia le labbra sulle mie sigillandole in un dolce e lento bacio.
Non c'è ne davamo uno del genere da troppo tempo.

«Notte» Dico prima di uscire dalla porta per andare in spiaggia.

Ormai ci sono solo pochi fasci di luce ad illuminare l'oceano, che oggi è più calmo del solito. Al confronto, i miei pensieri sono tutto l'opposto.

Vorrei entrare in quella camera e pregarlo per l'ultima volta di non partire.
Ma semplicemente non posso, perché sarebbe ingiusto ed egoista.

«Che fai qui sola?» Sento una voce maschile e mi giro sorridendo.

«Mi rilasso un po', tu invece? Non dovresti dormire?» Chiedo a Ken, che si siede vicino a me sul pontile di legno che rende questa zona particolarmente magica. Si, è la mia preferita.

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