9. Rivelazioni🪐

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🔨Robert🔨
18 settembre

3:00

La strada si faceva sempre più buia e deserta, non c’era nessuna anima viva, eravamo l’unica auto (camper in strada), non c’erano lampioni per illuminare la strada quindi mi arrangiavo con i fari dell’auto per guidare. Tenevo come musica di sottofondo il dolce russare di mia figlia maggiore, e se cercavo di sentire bene, sentivo anche il rumore del phon (penso che Amore abbia finito con la doccia), e poi nient’altro, un silenzio tombale. Di solito preferisco guidare in compagnia ma mi va bene anche guidare da solo, tutto per rendere felice  la mia cara figliola. Sono veramente curioso di intraprendere questa avventura, e sono sicuro che lei realizzerà tutti i suoi desideri a Malibù tutti quanti, dal primo all’ultimo, ma non solo lei sono sicuro che cambierà anche le vite di Violetta e Amore, penso sia un’opportunità per tutti di ricominciare la propria vita daccapo, e sono veramente felice di farne parte e di contribuire nel realizzare i loro sogni.

La strada si fa sempre più buia e a una certa sento
«AIUTOOOOO, AIUTATEMIIIIII»
BARBIE.
Di colpo fermo subito l’auto nel mezzo della strada, frenandoli bruscamente, sveglio Violetta
«Papà ma che diavolo… BARBIE!» dice e di colpo si alza e corre, levo la cintura e la seguo, esco dalla stanza e lo spettacolo che mi trovò davanti è allucinante:
C’era Amore con solo un asciugamano rosso e le sue ciabattine, aveva ancora i capelli bagnati, stava di fronte a me con una faccia sconvolta e guardava in alto, si trovava vicino la porta del bagno, alla mia sinistra c’era Violetta anche lei tutta sconvolta e con i capelli arruffati e molto in disordine, questo è dovuto per la sua brusca svegliata, anche lei guardava in alto.
Appena arrivò anche io guardo in alto e…
Mi ritrovo una ragazzina tutta sporca di farina bianca con sotto una tuta da ginnastica rosa pastello, e dei calzini pieni di lana con su delle caramelline fucsia è uno sfondo verde pastello, che urlava e piangeva disperata e non riusciva a calmarsi, ma non piangeva per motivi banali come essersi rotta un unghia, oppure perché si era fatta male con un foglio di carta, ma per motivi insoliti al mondo normale o il mondo umano…. Barbie stava fluttuando in aria e non riusciva più a scendere giù

«AIUTATEMI PER FAVORE, IO NON CAPISCO TUTTO QUESTO NON È NORMALE» noi tutti la guardiamo, eravamo senza parole, come poteva fluttuare, io pensavo che lei era felice e invece sembra di no….
Non capisco il piano di Amore era geniale, era tutto calcolato, Barbie sarebbe andata a Malibù avrebbe realizzato tutti i suoi sogni, sarebbe stata felice e non avrebbe mai manifestato i suoi poteri magici e invece, qualcosa è andato storto ma che cosa?

«Perché non parlate? Vi prego questo non è uno scherzo di cattivo gusto, non ve lo farei mai, non sono Violetta, vi prego aiutatemi a scendere, io non capisco come faccio» dice Barbie, disperata ma nessuno riusciva ad aprire bocca fin quando
«Barbie…» dice Amore timidamente
«Amore ti prego aiutami» la implora ella
«Barbie io vorrei ma non so come farti stare a terra»
Barbie piange  disperatamente, volevo fare qualcosa, ma l’unica cosa che faccio e stare fermo e guardare la scena, non ho il coraggio di parlare.
D’un tratto Violetta decide di fare un grandissimo salto, alto più del normale ma so che riesce a saltare molto di più, la prende, scende giù e la tiene stretta a se, perché se la lascia ritornerà in aria
«Violetta ma come hai fatto?! Io non capisco, tutto ciò è impossibile e non ha senso, come hai fatto a saltare così in alto? Io come faccio a volare? E perché non mi dite nulla?»  dice Barbie immersa tra le lacrime. Poi Violetta  come se nulla fosse dice:
«Amore esci dal camper e prendi una corda, sta nel kit di soccorso, nel bagagliaio di riserva»
Cavolo, come fa ad essere così sicura di sè, ora capisco perché da quando è nata stata assegnata come regina dei muscolisioti, a volte sembra stupida, una buffona, una bambina, ma dietro di ciò si nasconde una ragazza determinata, affidabile e responsabile, che quando c’è un problema sa come risolverlo, non si fa prendere dal panico e calma e impassibile, un atteggiamento appropriato da regina, sono felice di come sia mia figlia, di quello che è diventata
«Violetta, quale bagagliaio? Ti prego parlami» arriva Amore con la corda e Violetta la lega su una sedia, mentre Amore l’ha aiuta.
«Violetta temo che dobbiamo dircelo» dice Amore
«Dirmi cosa?»
Amore guarda gli occhi di Violetta con aria interrogativa, e allo stesso tempo supplichevoli, so che c’è lo voleva dire lo leggevo in faccia, non riusciva più a tenersi dentro questo grande segreto, specialmente ora che vedeva la sua amica disperata.
Anche gli occhi di Violetta iniziano a cambiare e mostrare paura, non l’ho mai vista in lei, e vederla in quel momento mi spiazza, e turbata, si gira verso di me e anche Amore, temo che devo decidere io sul da farsi.
Lo so io avrei dovuto rendere Barbie una persona normale, mai farle scoprire i suoi poteri magici, mai avrei dovuto farla entrare a contatto in questo mondo, e se le dicessi tutto disubbidirei alla promessa fatta alla regina, ma non possiedo altre opzioni, quindi:
«Va bene ditele tutto» dico guardandole.
Non avevo dubbi che sarebbe stata Amore a raccontarle tutto, lo avrebbe fatto fin da subito se avesse potuto.
«Beh ecco Barbie, tranquilla non piangere, non stai per morire, cioè beh non si vede tutti i giorni una persona che fluttua, ma appena conoscerai tutta la storia penserai che sei normale. Beh diciamo che il fulcro del discorso è  che tu sei magica, beh si hai sentito bene sei magica sei una fata, e anche Violetta e pure io. Cioè Violetta e anche un muscolisiota e io un dolcibotto, ma questi sono dettagli. Allora beh teoricamente signorina Barbie Rock, non capisco perché sei triste, abbiamo cercato in ogni modo di renderti felice proprio per questo motivo, così saresti restata normale ma io temo che qualcosa è andato storto. Diciamo che i poteri di fata si sviluppano dalle emozioni dal loro controllo, in genere più è forte l’emozione più è forte il potere, e a volte si perde il controllo, come nel tuo caso»

L’ironia, il raccontare una storia complicata con un senso dell’umorismo spaziale o come se fosse una storiella per bambini, questo è uno dei talenti di Amore
«Non capisco Muscolo che, Dolcibotto di adventure time? Io non capisco cosa significa, e poi non sono triste»
Appena dice che non era triste Violetta e Amore esclamano con:
«CHEEE!»
«Già io non sono triste, anzi ero molto felice, avevo letto dei messaggi brutti, quindi per consolarmi stavo pensando a tutto quelle cose belle successe e d’un tratto mi sono sentita felice, e stranamente leggere, e poi sempre di più fin quando ho iniziato a volare e, adesso non riesco più a scendere» spiegò Barbie, e quando disse ciò, io capii, la felicità era colpa della felicità se fluttuava.

Amore e Violetta rimangono senza parole, e Barbie le guarda implorandole che le spiegassero di più, ma loro non riuscivano, così decido di prendere io la parola.
«Tesoro, lo so sei confusa, ma ora devi calmarti, devi tranquillizzarti», dico mentre mi accovaccio sulle ginocchia e le prendo le mani
Barbie piange è impaurita di se stessa, non sa cosa fare, vuole che torni tutto come prima, ma deve aspettare.
«Papà io non ci riesco»

«Devi Barbie non hai altra scelta, lo so questa situazione non ti piace, neanche a me, ma sei nata così e devi accettarlo» dice Violetta decisa
«Come?»
«Chiudi gli occhi tesoro, e non pensare a niente concentrati solo sul qui ed ora, dove sei seduta, cosa senti, l’odore dei pasticcini, ma nient’altro cancella le emozioni» dico,
Barbie chiude gli occhi sta provando a utilizzare questo consiglio e dopo qualche minuto, vedo che le corde iniziano ad ammorbidirsi, e non sono più tese, si sta calmando.

3:17

Barbie finalmente riapre gli occhi
«Non sto più fluttuando»
Amore e Violetta si svegliano(si erano appisolate mentre aspettavano)
«SIIIIII» urlano in coro emozionate dalla felicità.
Barbie non è felice è seria, ma non credo per il controllo delle emozioni, ma per il gran segreto nascosto fino ad ora.
«Perché non me lo avete detto prima?» chiede
«Non potevamo, la regina non voleva» risponde Amore in tono freddo, strano da lei, ma la comprendo, le ha sempre voluto dire la verità c’erano giorni dove mi provava a convincere di ciò, ma io non potevo darle il consenso, capisco che si sente triste adesso, Barbie se le presa anche con lei, ma lei avrebbe sempre voluto dirlo, ma non solo lei

«Chi è la regina?» chiede Barbie
«Io… emh… non posso… Violetta?» dice girandosi verso di lei. Violetta sgrana gli occhi appena Amore pronuncia il suo nome. Anche lei si gira ma verso di me
«Papà?»
«La Regina è la padrona dello spazio, dell’intero universo, di tutti i mondi, quando uno di questi mondi vuole chiedere o fare qualcosa, sebbene ciascun mondo abbia il proprio re deve chiedere sempre il permesso alla regina, solo lei può decidere, e se quel mondo si rifiuta, diventerà suo nemico. Per ora nessuno si è opposto, nessuno eccetto il Serpente. Esiste una guerra che non dura da anni ma millenni, tra loro due. Si ipotizza che il Serpente abbia un piano, ovvero quello di rubare la magia dalle fate come te, per diventare più potente, ma fra tutte le fate c’è ne una particolare che si presuppone sia la più potente di tutte, la fata Barbie sei tu» le dico
«Papà io non…»
«Sì Barbie,sei tu la fata speciale. È sicuro tutto questo» dico
«Perché proprio…» Barbie stava cercando di continuare la frase ma viene bloccata da un rumore strano proveniente fuori dal camper.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 02 ⏰

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