«tutto ha un inizio e una fine, anche le cose più belle»
aveva gli occhi gonfi e rossi, si vedeva che aveva appena finito di piangere
«non è vero, se si è in grado una cosa può durare anche per sempre»
«pablo ascoltami»
«no lara perché non posso crederci che hai voluto chiuderla così»
«davvero, staremo meglio entrambi, andremo avanti, in qualche modo, ma lo faremo»
«parla per te, perché io ti aspetterò per sempre»
«pablo per favore, fallo per il tuo bene»
«davvero credi che io possa dimenticarti? sei stata la prima ragazza che mi ha fatto provare queste sensazioni, ho parlato di te a mia sorella, la prima ragazza di cui gli parlo»
«davvero?»
«si lara, davvero» dico io per poi andarmenelara's pov
mi sentivo davvero una merd4, non so che fare, forse lui ci tiene davvero a me, e io cogl1ona lo sto allontanando per le mie stupide paranoie, ma c'era qualcosa che mi bloccava quando volevo dirgli di riprovarci, io voglio riprovarci con lui perché so che ci amiamo, ma non sono riuscita a dirglielo, e l'ho lasciato andare...
scendo al piano di sotto per fare colazione e mi metto vicino a mio fratello
«buongiorno» dico io sedendomi
«buongiorno sorellina, come va?»
«come dovrebbe andare?»
«so che avete parlato prima» e gli spiego brevemente di cosa abbiamo parlato*skip time*
«ragazzi questo allenamento sarà più pesante rispetto agli altri, come sapete domani abbiamo la partita contro il giappone, quindi vi voglio carichi» dice il mister
inizia l'allenamento e dopo un po' vedo pablo che si accascia a terra
«pablo?» dice il mister
«mister si è fatto male» dice ferran
«vieni qui pablo» dice il mister entrando in campo
«non riesco ad alzarmi» dice lui toccandosi la caviglia sinistra
«siediti» dice il mister facendolo sedere accanto a me
«mister non si preoccupi ci penso io» dico io
«sicura?»
«si si»
«va bene grazie»
«che hai fatto?» dico io
«mi sono fatto malissimo lara» dice lui mettendosi le mani in faccia
«stai tranquillo, aspettami qua»
prendo tutto il necessario e torno da lui
«muovi un po' la caviglia»
«non riesco»
«piano» dico io muovendogliela
gli metto un po' di ghiaccio per alleviare il dolore
«vogliamo andare in infermeria?» dico io, e lui annuisce
«amo torno subito» dico a sira
metto il braccio di pablo sulle mie spalle per accompagnarlo
«grazie» dice lui
«di nulla»
«perché l'hai fatto nonostante tutto quello che è successo in questi due giorni?»
«non è il momento di parlarne, pensa prima a stare bene tu, comunque non c'è un perché, mi sono semplicemente preoccupata»
arriviamo in infermeria e lo visitano
«mi fa malissimo» dice lui sdraiandosi nel mentre che aspettiamo il medico
«dammi la mano, quando fa male stringila» e cosi fa
«buon pomeriggio ragazzi» dice il medico entrando in stanza «allora cosa abbiamo fatto?»
«mi sono fatto male alla caviglia sinistra» dice pablo
«vediamo un po'» dice il medico toccandogliela
«no per favore mi fa malissimo»
«è un po' gonfia, dobbiamo fare un controllo, signorina potrebbe uscire fuori?»
«va bene»
«non può restare?» dice pablo tenendomi ancora la mano
«purtroppo no»
esco salutando il medico e aspetto fuori in sala d'attesapablo's pov
«allora dimmi un po', è la tua fidanzata?» mi chiede il medico mentre mi curava, probabilmente per farmi distrarre
«beh diciamo, ci frequentiamo da tanto ma non stiamo ancora insieme, e quindi abbiamo chiuso»
«mh io non credo che abbiate chiuso del tutto sai? anche con mia moglie quando eravamo adolescenti come voi decidemmo di chiudere, ma poi ci siamo sposati e abbiamo avuto due gemelli, un maschio e una femmina»
«davvero? che bello»
«riprenditela»
«lo farò»
«per quanto riguarda la caviglia, te la devo fasciare per ora, tieni anche le stampelle, se stasera ti sentirai meglio domattina passa di nuovo a fare un controllo, e poi stabiliremo se potrai giocare o no»
«va bene grazie mille, buona giornata» dico io uscendolara's pov
«eccomi andiamo» dice pablo
aveva le stampelle, non era un buon segno
«mi dispiace, tranquillo passerà»
«non so se domani potrò giocare»
«come» dico io
«eh già, domani devo tornare per fare un controllo e poi stabilirà il medico se potrò giocare o no»
«andrà bene, su torniamo dagli altri»
«non so camminare con le stampelle» dice pablo
«dai piano piano»
«mister rieccomi» dice pablo sedendosi
«che hanno detto?» dice il mister
«non so se domani potrò giocare»
«non ci voleva questa»
il mister torna ad allenare i ragazzi e pablo inizia a piangere
«eiei no» dico io
«domani devo giocare, è una partita importante» dice lui
«ascoltami, domani starai meglio, fidati»
«io torno in camera» dice lui
«ti accompagno»spazio autrice
ed eccoci qui con 25esimo capitolo, spero che la storia vi stia piacendo, se si fatemelo sapere🫶🏼
(⚠️p.s. ci terrei tanto se leggeste anche l'altra storia che ho pubblicato, grazie se lo farete🫶🏼⚠️)
STAI LEGGENDO
Un amor inesperado || Pablo Gavi
RomanceCiao a tutti, io sono Lara González López, penso che abbiate intuito dal mio cognome che sono la sorella di Pedri. Sono nata e cresciuta a Tenerife, ma io e la mia famiglia ci siamo trasferiti da poco a Barcellona per mio fratello. Ho quasi 18 anni...