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HYUNJIN

Stava ripetendosi continuamente che poteva farcela, che non ci avrebbe messo nulla e che sarebbe tutto finito prima del previsto. Continuava a ripetere ciò nella sua testa, mentre aspettava che il meccanico gli concedesse finalmente la sua Mercedes, messa completamente a nuovo.

Si chiese cosa potesse andare storto. Che uno dei sui colleghi l'avrebbe visto? Che qualcuno avrebbe scattato una foto proprio mentre era lì fermo a dare quella dannata busta al biondo? O che l'avrebbero arrestato? Strizzò gli occhi, cercando di scacciare via i pensieri, prima che il meccanico lo chiamasse per ritirare l'auto.

*

Sospirò.

Perché stava decidendo cosa indossare per qualcosa che sarebbe durato una frazione di secondo? Iniziò col chiederselo quando percepì di star fissando fin troppo il suo armadio. Solitamente usciva sempre con lo stesso completo: giacca, pantaloni, camicia e cravatta. Ed erano tutte quasi sempre della stessa tonalità; beige, nere o grigie.

Si passò una mano tra i capelli, decidendo di prendere quello nero. Così si sarebbe confuso di più di sera, no? Stava impazzendo.

Indossò il completo guardando l'orologio, erano le 11:45. Decise di non fare troppo tardi, dato che il mattino dopo avrebbe dovuto svegliarsi presto. Sperando che lavorassero già da quell'ora.

Si chiese per l'ennesima volta come fosse finito in quella situazione.

*

Le mani stavano stringendo insistentemente lo sterzo della sua auto. Pochi metri e avrebbe raggiunto il posto in cui la sera di una settimana prima aveva visto il biondo svolgere il suo lavoro, ma non riusciva a girare l'angolo. Era fermo per strada, si era preso quei due minuti per tranquillizzarsi e realizzare che davvero avrebbe chiesto a una puttana di avvicinarsi alla sua auto. Guardò quella dannata busta posta sul sedile del passeggero come se fosse lei la causa di tutto questo; in parte era vero. Aveva pensato di tenersi quei soldi, non per il denaro in questione, ma per evitare tutto quel casino. Poi una parte di se gli suggerì di restituirla, pensando che quella somma fosse davvero necessaria al ragazzino, dato il suo lavoro.

Prese un forte respiro per poi cacciare l'aria dalla bocca, mentre rimetteva in moto l'auto e girava l'angolo, riuscendo a scorgere dal primo istante il gruppo di puttane posto sul marciapiede. Non si sorprese che fossero tutte li, data l'ora. Si parcheggiò in lontananza, aspettando che qualcuno lo notasse (preferibilmente il biondo), per poi far sì che si avvicinasse. Ma Hyunjin sapeva che non tutto andava sempre secondo i piani, difatti ad avvicinarsi, dopo qualche minuto, non fu il biondino, ma un ragazzo di gran lunga più grande. Era riccio e castano e procedeva in direzione dell'auto del professore con un sorriso sghembo stampato in volto.

'Forza Hyunjin, non farti prendere dall'ansia proprio ora'.

-Hey, dolcezza, bell'auto!- esclamò il ragazzo, poggiando una mano in alto sulla portiera.

'Digli che stai cercando il biondo. Diglielo, Hyunjin, cazzo!'. Hyunjin deglutì, stava iniziando a sudare. Aprì la bocca ma non riuscì a far uscire alcun suono, se non dei piccoli respiri strozzati. Il ragazzo si accigliò.

-È la tua prima volta, vero?- domandò, con voce sempre ammiccante.

Hyunjin continuava ad evitare il suo sguardo. Si concentrò sul marciapiede scorgendo la figura del biondino seduta su quest'ultimo. Sembrava triste e afflitto.

-Hey amico, non ho tutta la serata- il ragazzo sospirò, prima di notare lo sguardo fisso del moro nell'auto. Si voltò nella stessa direzione capendo chi stesse osservando. Sul suo volto nacque un sorriso. -Ho capito..- disse, allontanandosi di poco. -Te lo chiamo io, tranquillo- gli fece l'occhiolino, prima di allontanarsi verso il biondo.

Pureness - HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora