-Sono sorpreso che tu non l'abbia ancora tirata in ballo.- esordì Ares, mentre accarezzava i capelli corvini del gemello, nudo sopra di lui.
Viktor gli accarezzava il torace mentre osservava pigramente l'ingresso. Si erano riposati poco dalla notte prima.
-Volevo pensare solo a noi due per un po'.-
L'altro scese a guardarlo, alzando ambedue le sopracciglia -"Un po'" è un lasso di tempo piuttosto indeterminato.-
-Non è stato scelto a caso.-
L'altro liberò una mezza risata e Viktor alzò il capo, cercando i suoi occhi -Come stai?-
Il Diurno inspirò sonoramente e storse la bocca -Cerco di non pensare al passato. Sono molto indeciso se far cancellare certi momenti dalla mia memoria. Queste ultime settimane, completamente da solo, non sono state facili. Darco mi ha aiutato a riunire tutti i momenti che più mi fanno inorridire per tenerli pronti alla cancellazione, devo ancora decidere cosa farne.-
Viktor si mise seduto, allontanandosi da lui -Non devi rimproverarti, nessuno di noi due deve. Quei ricordi non ci rappresentano più.-
-E' vero, per questo sarebbe meglio cancellare certe azioni. Con questo senno penso non si ripeteranno episodi simili.-
Viktor storse la bocca, guardando altrove -Non è troppo facile, così?-
Ares rise di nuovo -Ora chi è l'intransigente?-
-Nostro padre non ha cancellato niente del suo passato.-
-Siamo diversi.- fece spallucce Ares -Non voglio vivere di paranoie inutili, Vick. Voglio stare tranquillo.-
-Anche io, però... non so se sarebbe saggio. Vorrei parlarne con papà o... con qualcuno.-
L'altro alzò un sopracciglio, sorpreso -Intendi uno specialista?-
Il gemello fece spallucce -Pensi sia sbagliato?-
-Penso sia più maturo di ciò che voglio fare io, anche se spero non sia un modo alternativo per punirti.-
-Credi che papà non abbia cancellato niente per punirsi?-
Ares guardò altrove, indeciso. -Credo che sia riuscito a trasformare quei traumi in vantaggi. E' in grado di sfruttarli contro i suoi nemici e per le sue prove, a scuola, ma non so per quale motivo li abbia davvero tenuti. E comunque il punto è perché tu vuoi tenerli.-
-Non lo so. Ho paura che non sapere cosa sono in grado di fare mi possa portare a farlo di nuovo.-
-Chi ha fatto quelle cose non eri tu però.-
Viktor sospirò e scosse il capo -Lo so. Mi sento davvero diverso, Ares. Ma ho comunque paura, non posso farci nulla.-
-Penso tu debba fare ciò che ti fa sentire più a tuo agio. Tutto qui.-
L'altro annuì e sentì il gemello stringergli la mano e attirarlo al suo petto. Ripresero a baciarsi con foga e invertirono la posizione.
Ares si separò e lo guardò negli occhi sorridendogli appena. -Penso dovremmo farci una doccia, sai?-
All'altro venne da ridere e annuì -Sì, concordo... poi sarà il caso di parlare con Sharlize di ciò che è successo con Vanessa.-
-E' di noi che lei vorrà parlare. Hai visto i suoi occhi... è ancora cotta di noi.- e scese a baciarlo, mordendogli un labbro -Anche se la capisco.- ghignò.
-Noi non siamo cotti di lei?- domandò Viktor con aria assorta.
Ares storse la bocca, poggiandosi al torace del fratello e mettendosi a braccia conserte. -Oddio, non penso ci starebbe male qui in mezzo, ma è una bambina, Vick. Lo pensavo all'inizio e lo penso anche ora. Le voglio bene, mi fa tenerezza e sono certo che non la tratterei più come prima, però... lei vuole quelle storielle tutte infiocchettate...-
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VI. I Titani
FantasyParte conclusiva della saga "La Promessa". Sono passati quasi vent'anni dalla sconfitta del secondo Titano. I figli dei nostri eroi sono cresciuti, ma le loro vicende personali stanno per subire un radicale cambiamento. L'ultima battaglia è all...