Senza speranza (Parte V)

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Adriano si schioccò rumorosamente il collo, attirando lo sguardo sorpreso di Eva che lo affiancava, ma Eliza spezzò il divertimento a tutti, limitandosi ad agitare una seconda volta le mani. Mosse i dorsi lateralmente e poi strinse i pugni. Tutte le bestie dalle forme animali, storpiate dal potere pulsante di rosso e nero che giaceva nei loro toraci scarnificati, vennero agganciate alle pareti, da delle catene argentate e solidissime. A quel punto Eliza piegò appena il capo di lato, socchiudendo gli occhi e riaprendo i pugni, rivolgendo i palmi verso l'alto. La luce sul soffitto si orientò e si intensificò verso le bestie intrappolate, iniziando a bruciarli vivi.

-Non sembra male questo nuovo potere.- valutò la Malfoy, avanzando per prima nella sala e superando Hakira, la Dea e Troy.

-Cerchiamo di tenere coeso il gruppo.- ebbe da farle notare Troy e lei trattenne un sorrisino, consapevole di aver calpestato la sua virilità. Se c'era un lato che amava del suo fidanzato era la sua totale indifferenza davanti ai suoi moti di prevaricazione e affermazione di indipendenza. Doveva aver ereditato quel lato del suo carattere da suo padre, trovatosi certamente nella stessa situazione con una moglie potente come Evil.

I cadaveri prosciugati delle bestie si erano spenti, ma dei sottili rigagnoli di fumo nero stavano migrando proprio verso la teca poligonale, mentre loro si spostavano al centro della sala.

Eva era rimasta indietro con Adriano, seguendo i fumi con lo sguardo, mentre Eliza stava raggiungendo due blocchi di pietra che vedeva alla fine della sala.

-Che roba è?- domandò il Domatore verso Eva. Lei si era presto incupita. -Sembra... il gas di cui sono costituiti i Titani, prima del risveglio.-

-Quindi il Titano era dentro quelle bestie?-

-No, era Essenza Titanica quella all'interno delle bestie, mi sorprende che dopo l'attacco si sia convertita in questo. Non... non ha molto senso.-

Adriano sospirò, incrociando le braccia sul grande torace. Considerando la stazza poteva benissimo passare per un Lycan, anche se aveva tratti più eleganti. -Potrebbe aver sfruttato l'energia dell'attacco di Eliza?-

Eva si passò una mano lungo la chioma corvina, mentre quel fumo nero si accumulava nella teca -Dovremmo distruggerla.-

-Dovremmo parlarne agli altri.- la corresse l'altro, afferrandole il braccio prima che scattasse e facesse di testa sua.

Quelle Malfoy non erano per nulla abituate ad agire in gruppo. Era evidente.

Eva scattò alla sua presa, poi lo fulminò facendo scintillare le iridi magenta, i suoi capelli avevano iniziato ad agitarsi. -Lasciami, non ti permettere.-

Adriano però non si fece intimorire e si piegò in avanti, avvicinandosi al viso della ragazza e fissandola intensamente con quegli occhi scurissimi -Ho detto che ne parleremo agli altri, prima- per poi liberare un forte fischio dalle labbra.

Eva sbatté le palpebre, trasalendo dopo quel rumore improvviso. Aveva usato il potere del Domatore su di lei? Come aveva fatto? Non era nemmeno riuscita a ribellarsi o a rendersene conto. Non era nemmeno certa che l'avesse fatto in realtà. Gli lanciò un'occhiata stranita, quasi risentita, pronta a fargli domande, ma i compagni li avevano già raggiunti.

-Cosa sta...?- aveva iniziato Eliza, bloccandosi nel notare cosa stava succedendo alla teca. Rabbrividì.

-Quel fumo...- iniziò Raul, storcendo la bocca.

-Alla fine è toccato a noi. Va bene.- stabilì Eliza tornando subito lucida e assumendo il controllo della situazione in un istante. Guardò Raul -Esci e raggiungi gli altri, avremo bisogno di rinforzi per contrastarlo. Voi Domatori davanti, sarete le nostre difese se ci sarà un attacco a lungo raggio, Hakira, tu dovrai...-

VI. I TitaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora