CAPITOLO 12 - LISTE

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La settimana continuò molto lentamente, soprattutto perché esonerata dalle prove mi annoiavo a morte e non sapevo cosa fare.

Quel martedì, come tutti gli altri giorni, Jeremy mi fece sedere vicino alla mensa, con davanti a me la spiaggia. Quella era l'area che preferivo di più: mi ricordava le gite al mare che facevo con Rona e sua madre... sarei potuta stare là a guardare le onde che si infrangevano nella costa per ore.

Mi tornò in mente la vocetta armoniosa di Rona che urlava euforica quando l'acqua le toccava le caviglie e mi gridava di raggiungerla. Lei aveva un modo di fare così puro che ti faceva sorridere qualsiasi cosa facesse. Lei non mi faceva sentire a casa, lei era casa.

<<Jeremy, posso prenderti in prestito Sharon? Dovrebbe aiutarmi a fare una cosa>> chiese Max all'improvviso.

<<Perché? Cos'è successo?>> chiese dubbioso Jeremy. Io avevo già capito le intenzioni dell'acquatico ma finsi perplessità.

<<Ieri mi sono dimenticato di chiuderlo e qualche bricconcello ha disordinato tutto. L'ho già punito facendogli lavare tutti i piatti per un mese>>

<<E va bene>> disse Jeremy ancora scettico, poi guardò me <<Fatti trovare qua alle sedici>> annuii e Max mi portò sotto braccio all'archivio, anche se avevo smesso di zoppicare da due giorni.

<<Come ti vengono certe scuse? Sei così credibile>>

<<Ho abbastanza tempo per pensarci>> disse mentre digitava il codice per aprire la porta dell'archivio. Era la stessa stanza dei test. Max si posizionò al muro opposto della porta e ci appoggiò la mano sopra. Un miliardo di cassetti si aprirono al contatto con la sua mano. Rimasi stupita da tutta quella tecnologia, ma lui ci era abituato e iniziò a spiegare:

<<Quando sono stato arruolato io per essere un istruttore Eva c'era già, quindi direi di iniziare a guardare gli archivi dei focosi di almeno un anno prima. Quindi dal... 3045>>

Su ogni cassetto c'era un'etichetta che riportava l'anno, poi al suo interno c'erano vari fascicoli con sopra il nome delle scuole. Cominciammo a sfogliarli tutti.

<<Come si diventa istruttore?>> chiesi senza distogliere lo sguardo dal fascicolo del 3043.

<<Dopo la Prova Finale il migliore della casata vincitrice viene contattato per fare un'ulteriore scuola per essere esperto in materia e, se questo rifiuta, si contatta quello dopo>>

<<Come si fa a sapere chi è il migliore?>>

<<Si contano le sfide che ha vinto, i tempi che ha impiegato nelle prove mensili e cose così>>

<<Quindi... tra poco gli ariosi arruoleranno un nuovo capo?>>

Max si mise a ridere <<Ma che scherzi? Gli ariosi sono molto più longevi di tutti noi, Angelo è stato arruolato come capo nel 2949>>

<<Angelo ha più di cento anni?!>>

<<E ne ha molti altri davanti>> mi zittii stupita, ad Angelo avrei dato al massimo ottanta anni, lì portava davvero bene, un po' lo invidiavo.

Continuammo a cercare per alcuni minuti, fino a quando arrivai al cassetto del 3026. Mi ricordavo che i miei genitori erano stati arruolati in quell'anno, così dopo aver controllato la cartella dei focosi diedi una fugace occhiata a quella degli ariosi. Sorrisi vedendoli in una foto mentre ridevano con dei loro amici. Max mi si avvicinò <<Li conosci?>>

<<Beh, direi di sì, sono i miei genitori>>

<<Un po' gli assomigli in effetti>> sorrise anche lui.

JORD - RIMARRANNO I PIU' FORTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora