"Diamo inizio alla press conference del gran premio d'Austria 2021, qui con noi Mick Schumacher per la Haas e Clara Lauda per la Ferrari" presentò il giornalista, presi un profondo respiro preparandomi all'ennesima intervista "Due cognomi pesanti da portare, specialmente in questo ambiente, cosa si prova?" Mick avvicinò il micrfono alla bocca per parlare "Beh sicuramente ti senti in dovere più degli altri di dimostrare chi sei ma per il resto proviamo le stesse emozioni degli altri" rispose quindi, anche io avvicinai il microfono "Sì concordo con quello che ha detto Mick, certo per me è un onore vestire gli stessi colori che aveva indossato mio padre e spero che un giorno anche Mick lo faccia, chissà magari un giorno saremo compagni di squadra" gli sorrisi leggermente e lui ricambiò "Sì piacerebbe a tutti in più due cognomi così alla Ferrari sarebbe un pezzo di storia" Mick fece per parlare ma io lo interruppi "Se sono in Ferrari non è per il mio cognome ma per il mio talento e lo stesso sarà per Mick se diventerà pilota della Rossa" risposi quindi leggermente irritata "Mick vorrei farti una domanda, più una curiosità, rigurardo la tua vita privata" disse quindi il giornalista, il ragazzo annuì aspettandosi una domanda riguardo qualche ragazza, invece il giornalista sganciò la bomba "Sei mai tornato a sciare dopo quel giorno?" tutta la sala calò in silenzio e Mick irrigidì ogni muscolo del suo corpo, io lo guardai mentre lui cercava di mantenere la calma, ricordavo molto bene cosa si provava così intervenni di nuovo "Che razza di domanda è questa?! La press conference è finita" mi alzai e incoraggiai Mick a seguirmi mentre i giornalisti protestavano.
All'uscita c'erano mille fotografi che quasi mi accecavano con i flash, sembrava tutto un complotto della stampa contro noi piloti, percorremmo tutto il paddock alla ricerca di un posto tranquillo che trovammo solo nel box della Haas, Mick si sedette sull'unica sedia mentre io mi arrangiai rimanendo in piedi "Stai bene?" chiesi quindi lui non rispose e alzò lo sguardo, aveva gli occhi così rossi che quasi non riuscivo più a vedere le sue iridi azzurre "Mi dispiace, non sapevo che domanda voleva farti altrimenti l'avrei fermato" lui dissentì con la testa e parlò a bassa voce "No, già è tanto che hai fermato l'intervista" calò nuovamente il silenzio e io non sapevo che dire per farlo sentire meglio "Vuoi che chiami Seb?" chiesi quindi vedendo che la situazione non migliorava "No, lo farai preoccupare, basta che non te ne vai" a quel punto mi sedetti a terra di fronte a lui "Non vado da nessuna parte tranquillo".
Stettimo buoni cinque minuti in silenzio, non era imbarazzante, era un silenzio calmante, quando vorresti dire così tante cose che preferisci non parlare e far capire all'altro che tu ci sarai sempre "Secondo te non si rendono conto che siamo persone normali?" mi chiese quindi, io ci pensai su, anche io avevo avuto brutte esperienze con la stampa essendo l'unica donna in Formula 1 "No, se ne rendono conto però semplicemente non se ne importano" Mick annuì e tornò a fissare il vuoto "A cosa pensi?" chiesi quindi "Alla risposta della domanda, no non sono mai tornato a sciare" sospirai lentamente. Non seppi più cosa aggiungere quindi mi alzai e mi avviai verso la porta "Che fai?" chiese quasi in un tono preoccupato "Ti lascio ai tuoi pensieri, a me non piace avere altre persone in stanza quando devo riflettere su qualcosa" Mick si alzò quasi come se la sua vita fosse legata a me "No per favore almeno tu resta, in questo momento sei la cosa che più si avvicina alla definizione di famiglia" feci un'espressione interrogativa per quell'affermazione, non avevo capito il senso della frase, Mick divenne tutto rosso in viso ed io ero sempre più curiosa così gli feci un sorriso rassicurante per incoraggiarlo a spiegarsi "Cioè sei come una sorella per me e, e insomma ti voglio bene e tutto però..." lasciò la frase in sospeso e questo mi fece preoccupare, non capivo cosa voleva dirmi ed era strano quel comportamento insicuro "Anche io ti voglio bene, ma tu hai aggiunto un però, che cosa c'è Mick, cosa stai cercando di dirmi" dissi quindi con tono dolce "Non è semplice da dire, ho paura di rovinare quello che abbiamo ora" mi sedetti a terra e lui fece lo stesso spostandosi dalla sedia e mettendosi affianco a me "Non rovinerai mai quello che abbiamo, cavolo se non ti conoscessi da sempre sembrerebbe quasi che devi fare coming out" dissi scherzosa per farlo rilassare un po' "Una sorta" rispose lui fissando il pavimento "Mick sei gay? O non lo so bisessuale? Mi stai mettendo ansia lo sai che io ti vorrò sempre bene" veramente pensavo che lui dovesse dirmi una di queste cose, invece sorrise e rispose con il tono più calmo "No Clara sono etero imbecille, sto cercando di dichiararmi con te se fai la persona seria che non sei"
Rimasi del tutto interdetta da quella frase tanto che non replicai e restai in silenzio a guardarlo a bocca aperta per la sorpresa "Dai Mick non scherzare" sapeva quanto avessi sofferto per amore e anche recentemente e non mi andava di essere illusa, specialmente se il ragazzo in questione era il mio migliore amico per cui avevo una cotta dai tempi delle medie "Non sto scherzando Clara, io provo qualcosa per te da un po' di tempo ormai e vederti soffrire per ragazzi mi ha fatto stare male davvero" disse quindi tutto d'un fiato "Oh Mick..." sussurrai "Ma siamo migliori amici e lo capisco se tu non ricambi quindi ecco chiudiamo il discorso qui che forse è meglio" aggiunse senza nemmeno farmi finire di parlare "Mick" lo richiamai, lui non mi guardò "Scusa hai ragione non dovevo dirlo" disse senza alcun motivo guardando a terra "Mick" lo chiamai di nuovo "È che davvero ne sentivo la necessità di dirtelo" continuò lui "MICK SMETTILA" urlai a quel punto per farlo riprendere da quella sorta di trans in cui era caduto, lui finalmente si girò verso di me ed io lo avvicinai prendendogli il mento con il pollice e l'indice e baciandolo, il ragazzo si bloccò rimanendo sorpreso dal mio gesto ma si sciolse subito dopo "Ma io non capisco..." disse quindi una volta che ci staccammo "Se solo mi lasciassi parlare ti spiego" risposi quindi sorridendo, lui annuì e finalmente mi lasciò spiegare "È dalle medie che provo qualcosa per te, gli altri erano solo cotte passeggere ma tu...sono quasi dieci anni che sogno questo momento" lui fu sorpreso dalla mia dichiarazione quindi mi baciò di nuovo "Comunque veramente ci spero di stare in Ferrari con te, magari eviteremo di doverci nascondere nei box della Haas dopo le interviste" rispose ridendo, anche io risi e lui mi abbracciò stretta
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One shot || Formula 1 - Moto gp
FanfictionOne shot su queste meravigliose personcine senza la quale non potrei mai vivere. Sono aperta a qualsiasi tipo di richiesta quindi nada dateci dentro