Sicuro che la odi?~Max Verstappen 🦸‍♂️

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24 aprile 2022
Imola

Il cielo di Imola era ricoperto di nuvole grigie che non smettevano di gettare acqua a dirotto sulla pista che era diventata ora scivolosa e pericolosa. Nonostante questo la FIA non esitò a mandarci in pista. Combattevo per il mondiale e non potevo commettere errori, io e Max eravamo a pari punti e ci alternavamo nelle vittorie: se non vinceva lui vincevo io, se non vincevo io vinceva lui. C'era una grande rivalità tra di noi in pista, e non mancavano mai i litigi anche nella quotidianità. Vigilava l'odio tra di noi, anche perché per mia sfortuna Max era il fratello della mia migliore amica quindi me lo dovevo subire quasi tutti i giorni.

"Mi raccomando y/n se senti che stai perdendo la macchina è meglio perdere un millesimo di secondo che andare a sbattere contro il muro chiaro?" Disse Binotto accovacciandosi vicino alla mia monoposto. Annuii e mi concentrai, ero in pole affiancata da Verstappen; guardai verso di lui con la visiera abbassata e lui fece lo stesso. Si accesero i semafori ed io feci un'ottima partenza portandomi subito in testa al gruppo e chiudendo Max prima della curva.

La gara andò avanti e continuava a piovere a dirotto ma avevo una buona aderenza sulle gomme e stavo cominciando a prendere confidenza con l'asfalto. Ormai mancavano pochi giri alla fine ed osai accelerare leggermente per fare ancora più distacco. Arrivò la curva 17, in un attimo persi il controllo delle posteriori e, quando avrei dovuto affrontare la 18 e il rettilineo del traguardo, mi andai a schiantare contro il muro. Il forte impatto mi fece chiudere gli occhi e quando li riaprii la macchina era in fiamme. Non avevo la forza neanche di slacciare la cintura, in più avevo le gambe completamente bloccate. Accettai che quella era la mia fine, chiusi gli occhi e sperai di soffrire il meno possibile.

MAX'S POV
Affrontai la 16 che non riuscivo più a vedere la Ferrari di y/n tanto che mi aveva dato distacco, azzardai il rettilineo in DRS anche se pioveva ma in qualche modo dovevo recuperare. Feci la 17 e davanti a me si parò uno scenario che mai mi sarei aspettato di vedere: la macchina di y/n era in fiamme e lei era ancora dentro perché altrimenti l'avrei vista fuori circondata dai soccorsi. Andai in panico non sapendo cosa fare. Dovevo aiutarla, ma la gara? Non posso rischiare il mondiale. Pensandoci però ho tanto distacco dal terzo e io e y/n siamo a pari punti quindi se facciamo entrambe DNF nessuno può superare l'altro.

Fermai la monoposto al bordo della pista e corsi verso la vettura in fiamme. Quelli della sicurezza non si erano nemmeno avvicinati ma io ignorai il fuoco e le voci che mi intimavano di non avvicinarmi e mi gettai tra le fiamme. La trovai con gli occhi chiusi e tuta mezza bruciata anche se ancora del tutto integra fortunatamente. Le slacciai la cintura e provai a tirarla fuori ma era bloccata alle gambe. Spostai i resti della macchina che mi impedivano di salvarla e una fiamma prese la mia mano bruciando completamente il guanto e la pelle sotto di esso.

Urlai per il dolore ma capii che dovevo muovermi quindi con la mano dolorante la tirai fuori da ciò che rimaneva della macchina e mi allontanai dalle fiamme. Chiamai i soccorsi che presero prima lei mettendola su una barella e successivamente portarono anche me in ospedale per l'ustione alla mano. Me la fasciarono e mi diedero una pomata da applicare, per fortuna non era nulla di grave, nel giro di una settimana sarei tornato come nuovo, ovviamente non era la stessa cosa per y/n. Avrebbero dovuto operarla e non si sapeva se avrebbe potuto continuare a correre.

Mi permisero di entrare nella stanza prima dell'intervento. Mi sedetti affianco al suo letto e non dissi niente, semplicemente le presi la mano e la osservai mentre era incosciente "Sei sicuro di odiarla?" chiese Victoria che era appena entrata "No" fu l'unica cosa che dissi.

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