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La mattina di due giorni dopo mi svegliò una chiamata e molto seccamente risposi senza guardare chi mi stesse chiamando.
"-Onto?" Chiesi mentre sbadigliavo. "Buongiorno, io e papà siamo al JFK e tra due orette prendiamo l'aereo per Parigi." Mi rispose molto velocemente e non capii bene chi fosse.
"Mamma?"
"Si, sono io."
"Cosa? Pe-perché non mi avete avvertita? E Robert?" Chiesi con un filo di preoccupazione nella voce.
"Tranquilla, lui e il cane vengono con noi. Non volevamo svegliarti e ci hanno chiamati proprio un'ora fa. Questioni di lavoro. Dovremmo stare là per una settimana, ma già che siamo a Parigi andiamo a salutare mia mamma e gli altri. Non ti abbiamo voluta portare perché sapevamo che ti saresti annoiata. Ora sei tu la padrona di casa e.. SORPRESA! Sei fuori dalla punizione ha detto papà, ma non fare casino e lascia la casa in ordine!" Sentii dal suo tono di voce che più o meno, così iniziai a sorridere anche io. CIOÈ DAVVERO? FUORI DALLA PUNIZIONE? CAZZO SE FACCIO CASINO! POI DUE SETTIMANE! Cioè, credo siano due settimane..
"Ehm, sisi okayokay. Ehm grazie eh. Buon viaggio, ciao. Scrivimi appena arrivate." Risposi senza mostrare tutta la mia felicità.
"Sì certo, ciao un bacio!"
"Cia-" non sentii più nessun rumore e così abbassai il cellulare e guardai lo schermo..
"CIOÈ SUL SERIO MI HA CHIUSO LA TELEFONATA IN FACCIA? No, okay non mi sono offesa."
Dopo aver guardato Facebook dal cellulare mi resi realmente conto di quanto fossi libera in quel momento e mi misi a saltare sul letto mentre mandavo un messaggio vocale in un gruppo di Whatsapp con tutte quelle persone strane che chiamo amici.
"OKAY OKAY OKAY. ALLORA *respiro profondo* I MIEI VANNO A PARIGI PER DUE SETTIMANE, PREPARATE IL SACCO A PELO E TUTTO QUANTO, CHE STARETE DA ME PER 13 GIORNI! OKAY? OKAY! BENE, VI VOGLIO QUA ALLE 19 E WILL, CHARLOTTE, JAMIE, CAROLYN E BRIAN, VOI VERRETE MOLTO PRIMA PER AIUTARMI A PREPARARE TUTTO. GRAZIEPREGO CIAAAAA *si sente qualcosa cadere sotto il letto* Cazzo, il letto. Si ehm ciao." Dopo aver fatto un audio di un minuto e trentotto secondi ed essere saltata sul letto fino ad averlo rotto, scesi dal letto e mi misi dei pantaloncini blu da ginnastica e una canottiera nera, scelti molto casualmente dalla massa di vestiti che avevo messo sul pouf bianco e oro davanti al letto. Presi il cellulare da sopra il letto e scesi le scale per andare al piano terra. Aprii la porta.
"Bah, lasciano la loro figlia sedicenne a casa da sola e lasciano anche la porta aperta. Sul serio ragazzi? Davvero, sul serio? AHH!" Dissi tra me e me ad alta voce. Uscii in giardino e urlai:
"VAFFANCULO! SONO LIBERA! WOOOO!" Alzai le braccia e mostrai le dita medie;
"A chi può capire ti essere figlia di due broker famosi e essere lasciata da sola a casa per ben due settimane? Bhe, a pochi. Quiiiiindi festeggiamo anche per loro!" Dissi con il sorriso stampato in faccia.

Rientrai in casa e mi feci un velocissimo toast con formaggio e prosciutto, si, molto americano..

Misi il cellulare sul tavolo e mentre addentavo quel toast, uscito anche bene, guardai i messaggi sulla schermata e notai un messaggio di Will, così sbloccai il cellulare componendo *0428* (04 è il giorno della mia nascita e il 28 quello di Charlotte). Aprii la chat di *Beststupidfriend💟* mentre le briciole cadevano sullo schermo e lessi il messaggio che diceva ~Ehi dolcezza..~ "Molto Haymitch di Hunger Games.." Pensai ~..non mi hai più scritto, vabbè non importa. Che ne dici di dormire insieme stasera? Nello stesso letto?😏~ Addentai l'ultimo pezzo e risposi velocemente ~Mh si dai, so che non hai il pene, e se ce l'hai è microscopico, quindi non mi puoi fare niente.~ Appena inviai il messaggio lo visualizzò e rispose con un ~Vedremo.~ molto provocatorio. Soffiai sullo schermo per togliere le briciole e guardai l'orario: 14.41.
Sì, è molto raro che mi sveglio prima di mezzogiorno.
"Tra poco dovrebbero arrivare gli altri." Dissi a bassa voce. Stavo per alzarmi quando mi ricordai che un mio conoscente dell'ultimo anno a scuola fa il DJ, così composi il suo numero e aspettai impazientemente che rispondesse *bip..bip..bip..*
"Pronto Beatrice?"
"Oh grazie. Ciao Luke, senti stasera faccio un festa a casa mia, solita storia. Ci sei?" Chiesi speranzosa.
"Certo certo, alle 17 sono da te per montare tutto"
"GRAZIE! Cioè *coff coff* grazie. Ciao eh." E chiusi e la telefonata.

Alle 15 salii al bagno e mi feci una doccia veloce, mi asciugai, feci una coda di cavallo ai miei capelli lunghi fino al sedere e mi vestii con le stesse cose che avevo prima. Prima di uscire dal bagno mi soffermai a guardarmi allo specchio, ad ammirarmi per la prima volta struccata. Mi piacqui per la prima volta senza trucco. Sorrisi al mio riflesso nello specchio e scesi le scale mentre qualcuno suonava il campanello insistentemente.

Il tempo reclama la sua fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora