Voleva solo tornare a casa.

Per quanto fosse stata proprio casa sua il "trigger", voleva tornarci.

Si chiedeva perché fosse finito in un posto del genere, solo, senza la possibilità neanche di prendere una boccata d'aria fresca.
Eppure lo sapeva fin troppo bene il perché.
Lo aveva provato sulla sua stessa pelle.
Assaporato
il perché.

E continuava a rigirarsi tra quelle lenzuola, attendendo di addormentarsi come quando si aspetta un treno, preoccupati solo della destinazione:
Il mattino successivo.
E quello dopo.
E quello dopo ancora.
E ancora.
E ancora.
Ancora.

Un'unica domanda era quella che si poneva ancora, fatta da molti, ma senza precisa risposta.
La voce della sua coscienza però gliela chiedeva ancora:

il irfa resto?

   — Cole, ti vedo distratto.

Un uomo dai capelli neri e baffetti ben curati si avvicinò al ragazzo, tutto intento a risolvere una disequazione sul tavolo della sala.

   — Mi distrai tu, pa'. — Sbuffò il moro, cancellando un paio di numeri sbagliati dal foglio.

Fulminò il figlio con lo sguardo con i suoi occhi scuri occhi a mandorla.
   — Ah sì? Cosa starei facendo che ti distrae tanto?

A quelle parole Cole alzò lo sguardo e sogghignò, guardandolo negli occhi.
   — Esisti.

Inutile esplicitare che dopo quella risposta dovette fare lo slalom con la testa tra vari schiaffi lanciati in picchiata dall'uomo.

   — Cole! Non ti permetto di rispondermi in questo modo! Vorrei solo che tu possa recuperare l'anno di scuola che ti ho dato il permesso di saltare al meglio! Secondo te perché ti faccio studiare qui in sala quando sono a casa? Pensi mi faccia piacere trattarti come se facessi le elementari? Almeno, però, se ti sorveglio non ti distrai!

Quelle parole quasi non fecero ridere di cuore il giovane, che mise via la sua micromina per incrociare le braccia, spernacchiando per non sganasciarsi, con un sorriso sul volto.
   — Si vede che sei vecchio! Ti contraddici da solo! Prima dici che mi sono distratto e poi che con te non mi distraggo!

   — Cole, basta! — Sbottò, tirando un pugno sul tavolo. — Dio, se tua madre fosse qui-

   — NON TIRARE FUORI LA MAMMA CHE MI INCAZZO DAVVERO!

   — E INVECE LA TIRO FUORI! MA SECONDO TE SAREBBE FELICE?

Il ragazzo allora semplicemente si alzò e fece per andarsene al piano superiore, nella sua stanza.

   — Cole, torna qua che devi finire i tuoi compiti.

   — Finiscili tu. — Rispose quando era ormai a metà scalinata.
Così si rinchiuse in stanza e si stese sul letto, con una smorfia sul viso.
Detestava che sua madre venisse tirata in ballo con frasi alla "cosa direbbe lei di te?".
Cosa avrebbe detto?
Cosa?
Sua madre sarebbe sempre stata fiera di lui.

E ad un certo punto il suo telefono gli segnalò una notifica.

Biondino verde:
NOOOOO RAGA
è morto il mio personaggio preferito del mio manga preferito...
sto malissimo

Signor Cerapercapellimerdosa:
nerd.

Biondino verde:
NON SI MERITAVA LA MORTE!

A Cole venne da ridere con dolcezza.
In quei giorni avevano creato un gruppo di loro tre e spesso si scrivevano anche solo per le cavolate.

Cole:
Che manga?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 17, 2023 ⏰

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𝐒𝐢𝐧𝐠 𝐚𝐥𝐥 𝐍𝐢𝐠𝐡𝐭! - 𝐍𝐢𝐧𝐣𝐚𝐠𝐨 𝐀𝐔 「𝐆𝐥𝐚𝐜𝐢𝐞𝐫」Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora