ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟝

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Se gli avessero detto che a risvegliarlo sarebbe stata la gamba di Jungkook che nel sonno muoveva contro la sua erezione mattutina, probabilmente sarebbe scappato prima per risolvere quel problema, ma il ragazzo si era girato nel sonno e se la sera prima gli dava la schiena, adesso era avvinghiato al suo petto e aveva il viso nascosto nell'incavo del suo collo. Taehyung cercò di essere forte, soppresse i versi osceni che sarebbero potuti sfuggire al suo controllo ogni qualvolta Jungkook lo sfiorava accidentalmente. Quanto diavolo si muoveva? Ma poi il modello si strinse ancora più a lui e il modo in cui la sua gamba premette contro l'inguine lo prese alla sprovvista, facendolo gemere.

Jungkook sollevò le palpebre con estrema lentezza, Taehyung non seppe nemmeno dire se fu il suo gemito a svegliarlo oppure no. Quando si rese conto di avere il viso del fotografo a pochi millimetri dal suo, spalancò gli occhi come un cerbiatto che si sentiva perso. Poi realizzò che sulla sua gamba premeva qualcosa di grande e... duro. Biascicò qualcosa, come per realizzare cosa stesse accadendo, e poi sobbalzò all'indietro, cadendo sul pavimento dal suo lato del letto. Soffocò un gemito di dolore per essere caduto rovinosamente sul sedere.

«Io... scusami, mi dispiace... non- non volevo e-»

Jungkook non sapeva nemmeno per quale motivo si stesse scusando, ma sentiva di doverlo fare. Taehyung però non aveva nessuna intenzione di sentire le sue scuse assolutamente non necessarie. Fermò il suo monologo, alzandosi e aiutando il ragazzo a rimettersi in piedi, poi con uno strattone lo tirò nuovamente sul letto. Il corvino si ritrovò sopra di lui, con le mani sul petto del proprietario di casa e una gamba incastrata tra le sue. D'improvviso il cuore pompava più del normale, quasi lo sentiva fin dentro le orecchie? Era normale? Credette quasi di avere un principio d'infarto e di doversi far controllare da un cardiologo. Non si era mai sentito così prima. Era anomalo e... strano.

L'erezione di Taehyung premeva di nuovo sulla sua coscia, sul suo interno coscia, per essere più precisi. Così vicina alla sua che... no. Doveva togliersi quel pensiero dalla testa. Taehyung era solo il suo fotografo per una campagna e Jungkook non era altro che il modello. Basta.

«Buongiorno, piccolo. Hai dormito bene?»

Jungkook era di nuovo viola, ne era certo. Aveva sentito il calore dell'imbarazzo risalire sulle sue guance e arrivare fino alla punta delle orecchie. Odiava farsi vedere in quel modo dagli altri, avrebbe voluto mostrarsi sempre forte e in gamba, ma con Taehyung aveva ormai imparato a mostrarsi per quello che era, seppur avesse ancora qualche riserva. Taehyung non era più il pauroso fotografo di qualche settimana prima. Era solo... Taehyung.

Nonostante ciò, Jungkook non poteva fermare alcune reazioni istintive del suo corpo. Purtroppo.

Ancora morto dall'imbarazzo, spostò via un ricciolino che gli era caduto sulla fronte, cercando di impostare la sua voce migliore.

«S-sì, benissimo.»

Il braccio di Taehyung allentò la presa sulla vita di Jungkook. Le sue mani accarezzarono piano il suo corpo, scendendo lungo i fianchi e raggiungendo i glutei sodi, prendendoli tra le sue dita affusolate. Iniziò a massaggiarlo, quasi come se volesse lenire il dolore della caduta.

«Lo sai che quel tizio ieri ha detto solo un mucchio di stronzate, vero?» Taehyung rafforzò la presa, gustandosi come quel sedere sodo e al tempo stesso morbidamente perfetto gli riempiva i palmi.

Jungkook aveva il cioccolato liquido negli occhi, era completamente assuefatto dalla voce roca di Taehyung, dal modo in cui le sue mani si erano spostate sul suo corpo e lo avevano plasmato. Era perso nello sciame di brividi che si irradiava verso ogni angolo più remoto del suo corpo ogni volta che il fotografo anche solo lo sfiorava. E quando Taehyung strinse la presa, il bacino di Jungkook scivolò in avanti senza che potesse controllarlo. Il rigonfiamento che inconsapevolmente gli era cresciuto nei boxer collise con quello di Taehyung e una scarica di puro piacere e mera insoddisfazione si propagò lungo la spina dorsale.

Every inch of you || TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora