ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝟟

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Se qualcuno avesse detto a Taehyung che una notte si sarebbe ritrovato seduto nella cucina di Jungkook con lo sguardo del suo migliore amico addosso, probabilmente lo avrebbe preso per pazzo. Non glielo aveva mai detto, in realtà, ma ancor prima della campagna per Calvin Klein, Taehyung conosceva Jungkook. Di nome, ovviamente, niente di più, ma era abbastanza famoso nel loro giro e le voci, bene o male, correvano. Non era mai girato nulla sul suo ex, però. Lo stronzo che lo aveva ridotto in quel modo lo aveva nascosto per bene e quella consapevolezza faceva ancora più male. L'idea che Jungkook avesse tenuto così tanto bene la questione in privato era per proteggersi dai pettegolezzi, poco ma sicuro, eppure il non parlarne lo aveva reso ancora più schiavo di quella mente malata.

«Si chiama Wonho» Jimin ruppe il silenzio con quel nome che Taehyung bramava di sapere da quando lo aveva visto fuori al Convenience Store a palpare il culo del corvino. «È l'ex di Jungkook e sono piuttosto sicuro soffra di qualche disturbo.»

Taehyung aveva una lista pronta dei probabili disturbi di quel pezzo di merda, ma la ricacciò in un angolo recondito della sua mente e invitò il biondo a proseguire.

«L'inizio della loro relazione era idilliaca, le cene romantiche, i regali... Tutte quelle cose che si fanno quando si è innamorati e giovani, no? Poi Wonho ha iniziato a comportarsi in modo strano. Jungkook all'improvviso era diventato il ragazzo modello che non meritava di essere tale. Wonho si premurava di fargli sapere quanto gli facesse schifo il suo corpo, gli ricordava di avere i rotolini sulla pancia, le gambe troppo grosse, le braccia flaccide, il culo moscio... cazzo, se Jungkook ha il culo moscio io sono quel grandissimo fregno di Ahn Hyo-Seop.»

Taehyung guardò malissimo Jimin, nonostante sapesse che fosse soltanto il migliore amico del corvino, sapeva anche che Jungkook non era per niente come lo descriveva il suo ex. Le gambe muscolose e toniche erano perfette, le braccia erano nella norma, non troppo grosse e non troppo piccole, e a lui piacevano così. Non aveva i rotolini sulla pancia, che poi a tutti si formano quando ci sediamo, quindi che ragionamento era? E il culo... il suo culo era fastidiosamente perfetto. Tonico, alto, morbido. Cazzo, ora voleva sculacciarlo ma si trattenne. Jungkook era crollato tra le sue braccia dopo essersi sfogato, così Taehyung lo aveva messo a letto e aveva approfittato per parlare della situazione con Jimin. Aveva davvero bisogno di capire qualcosa in più su quella storia per poter aiutare Jungkook.

«Il punto è che Jungkook si è lasciato ammaliare dal modo in cui Wonho diceva certe cose. Forse perché era innamorato, forse solo perché si è lasciato trasportare dalla situazione. Ha continuato a vedersi con quel tizio, anche quando lui ha iniziato a mettergli le mani addosso.»

«Frena, frena.» Taehyung sentì il respiro abbandonare i polmoni. «Lo ha picchiato?»

«A volte.» Il biondo si passò una mano tra il ciuffo, stirandolo all'indietro, e prese un ampio respiro prima di continuare. «A volte notavo i lividi ai polsi, d'inverno, quando Jungkook faceva campagne prettamente invernali e non si notavano i segni violacei. Non mi ha mai detto apertamente che Wonho lo picchiasse ma quando conosci una persona da tutta la vita non c'è bisogno che parli. Certe cose le sai e basta.» Jimin si esibì in un sorriso triste. Taehyung sentiva la gola secca, aveva voglia di uscire, trovare Wonho e immaginarlo come il suo sacco da box personale. Avrebbe potuto funzionare, senza ombra di dubbio. «C'è altro.»

Taehyung si appoggiò allo schienale della sedia, chiudendo gli occhi.

Jungkook, il suo Jungkook, aveva passato tutto quello e non era nemmeno tutto. Jimin aveva ancora delle cose da dire, eppure a lui passarono tutti gli eventi dell'ultimo periodo davanti agli occhi. Il modo in cui Jungkook non voleva in alcun modo posare nudo, quello in cui tentava di mettere sempre vestiti larghi, la confusione e la tristezza davanti alle parole buone del suo fotografo che cercavano soltanto di spronarlo. Taehyung sapeva che ci fosse qualcosa di strano sotto, ma non era mai arrivato a pensare che Jungkook potesse avere alle spalle un passato così traumatico.

Every inch of you || TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora