~Training Wheels~ Ben Drowned x "Reader"

The truth

«L'hai uccisa. Che cosa sarebbe dovuto succedere sennò?» domandai con aria infuriata, ma a cosa si riferiva? Io non avevo fatto nulla, non mi sarei mai sognata di fare male ad una mosca
«Sei cosí oscurata dalle tue certezze da non ricordarti ció che hai fatto? Quella sera l'hai impiccata tu, la lettera che ti aveva ipoteticamente lasciato è stata scritta da te. Tutto ciò che è successo è stata solo causa tua. L'hai strozzata a mani nude mentre lei ti supplicava di smetterla, mentre ti chiedeva di tornare in te, mentre si domandava cosa avesse fatto di cosí sbagliato per finire tra le braccia della morte cosí giovane per mano della sua migliore amica...»
«BASTA!»
«... Ed infine per coprire i lividi al collo hai deciso di spacciarlo per un suicidio per impiccagione, molto conveniente sapendo la sua situazione. La madre era sempre stata assente in casa, non c'era mai. Si è data la colpa»
A quelle parole il mondo parve crollarmi addosso ed una ventata di realizzazione mi colpí in pieno, non era possibile, io non avrei mai fatto del male a nessuno, ma solo all'udire la sonora risata sadica e divertita da parte del biondo mi resi conto che tutto ciò che aveva detto era vero. Ogni singola cosa da lui pronunciata non era altro che la più pura delle veritá e per la volta sentii che non era uno dei suoi trucchetti per manipolarmi. Le dita delle mani si intrecciarono nei capelli neri con forza ed i miei occhi chiari si riempirono di lacrime quasi fino a sembrare un fiume in piena pronto a strabordare ed a portare via con sè le sponde che lui stesso aveva creato, le ginocchia mi cedettero e subito mi ritrovai a terra con il volto che scottava e bruciava a causa di quelle goccioline salate che colavano numerose sulle mie guance. Era tutto un sogno, mi sarei svegliata, tutto sarebbe stato come prima e Jade sarebbe stata ancora lí, ma quel pensiero svaní in fretta all'udire la voce lí davanti a me, suonava fin troppo reale per essere un sogno. Tutto sembrava troppo reale.
«Come sei esagerata... È la tua prima uccisione non sei felice?»
«Finirò in galera...» dissi io stringendomi le spalle con aria spaventata e cercando di farmi piccola in mezzo alle mie stesse braccia, volevo sparire. Quei ricordi erano seppelliti nella mia memoria a tal punto che non sarei nemmeno stata in grado di aiutare con le investigazioni, perchè non ricordavo nemmeno un piccolo dettaglio dell'omicidio.
«Non ci finirai. Svierò appositamente le indagini. Sarebbe un peccato perdere un giocattolino cosí prezioso come te» affermò il ragazzo sogghignando e posando il pollice della mano sinistra lungo le proprie labbra. Non sapevo affatto se essere felice di poter sviare quel casino o esserne dannatamente infelice, dopotutto ero pur sempre la causa della morte della mia migliore amica, ero decisamente impazzita e quello stronzo si stava divertendo a vedermi sgretolare in tanti piccoli frammenti fino a diventare irriconoscibile, eppure in in certo senso provavo un senso di tranquillità a sapere che mi avrebbe aiutato o almeno stava pensando di aiutarmi, non ero affatto sicura di ciò che diceva.
«Mi stai mentendo?»
«Mhhh solitamente ti avrei mentito, ma ora come ora non permetterei a nessuno di portare via la mia unica fonte di divertimento, sai a volte essere un fantasma diventa noioso e pur di riempire le tue giornate ti tocca sempre solo osservare gli altri. Di solito tutti hanno una vita abbastanza noiosa e nessuno si distingue dalla norma, tu peró... Hai qualcosa di diverso ed io pagherei oro per vederti fino alla fine» affermó lui poco prima di chinarsi verso di me alzandomi con due dita il mento in sua direzione «Quindi propongo di diventare amici»
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CIAO BELLISSIMI. Scusate per il capitolo abbastanza corto, ma ormai è mezzanotte e domani ho scuola, mi rifarò nel prossimo capitolo. Ad ogni modo non sono ancora riuscita a sistemare la punteggiatura dei vecchi capitoli, ma spero comunque di farmi perdonare con il capitolo nuovo.
Ciao ciao <3