Liar

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Tuo pov
Alcuni raggi di sole colpirono il mio volto pallido, cosa che implicava che ormai il mattino era arrivato. I miei occhi si aprirono lentamente, rimasi abbastanza confusa, mi trovavo sdraiata sul letto, la mia fronte era grondante di sudore ed i miei capelli in balia di una vera e propria tempesta. Cosa era successo? Dopo un breve lasso di tempo tutti i ricordi del giorno prima riaffiorarono. Era stato LUI a ridurmi in quello stato, quel disgustoso e crudele essere.
Il sangue iniziò a ribollirmi nelle vene dall'ira come mai prima d'allora. Era colpa sua se la mia migliore amica era morta, se mio fratello era morto, se la sorella di Jade era morta. Erano tutti defunti ed io avevo preso tutto ciò che avevo, ormai non mi rimaneva nulla, tutto per una stupida cartuccia infestata da un elfo dall'ego smisurato. 
Per la prima volta in vita mia mi lasciai trascinare dalla rabbia, il dolore pareva trascinarmi sempre più giù, quasi fino a raggiungere il fondo del bicchiere, che ormai strabordava alla grande di acqua all'orlo.
Il mio cuore batteva all'impazzata nella cassa toracica, cercavo vendetta.
Volevo solo che quel grandissimo stronzo soffrisse, proprio come avevo sofferto io.
I giorni seguenti all'accaduto decisi di non uscire di casa, ero fin troppo impegnata a crogiolarmi nel dolore della mia perdita per sforzarmi ad uscire. La mia migliore amica mi mancava da morire.
Quel giorno nuovamente mi ritrovai da sola a casa ed ormai stavo iniziando a domandarmi che cazzo avesse da fare sempre mia madre dopo il lavoro per arrivare sempre cosí tanto in ritardo, ma dopotutto se proprio c'era bisogno di vedere il lato positivo, potevo sempre sfruttare quel momento di assenza da parte sua per farla finita una volta per tutte e poter raggiungere finalmente Jade.
Non avrei dato vittoria facile al biondino.
Frugai in ogni angolo della casa per cercare la cartuccia maledetta, AVEVO BISOGNO di distruggerla, ma sembrava essersi volatilizzata.
«Non ti sei ancora arresa vedo»
Conoscevo fin troppo bene quella voce.
Mi girai senza pensarci due volte «E tu vedo che non te me sei ancora andato» dissi con decisione mentre strinsi i denti. Quella dannata faccia doveva sparire da lí, ed in fretta.
«Oh certo che no. Non perdo l'opportunità di vedere qualcuno soffrire per la perdita di qualcuno di importante. Oserei dire che la tua posizione in questo momento mi eccitanta da morire. Vederti disperata é un vero benessere per la vista, se la mia si possa definire vista si intende» disse il biondo con tono spietato e distaccato, ma aggiungendo un filo di ironia all'ultima affermazione sventolando la mano davanti agli occhi rossi contornati da un nero pece e da cui colava sangue fino a macchiargli tutta la faccia, collo compreso.
«Smettila di fare lo spiritoso, che cazzo ci fai qui
«Vedo che il mio umorismo non è di tuo gradimento. Sei proprio una scocciatura sai? Non me ne sono mai andato, ti osservo. Sempre. Inquietante come cosa vero?»
«Ed estremamente fastidiosa. Allora? dimmi cosa vuoi» dissi con tono deciso
«Cosa voglio?» chiese lui, mentre un ampio sorrisetto si dipinse sul suo volto, il suo sguardo divenne vuoto.
«Cosa voglio? Mhh, voglio tu ti ricorda. È inutile che cerchi di nasconderti y/n. Sai benissimo che non è colpa mia se tutte le persone a te care ti hanno abbandonato. È tutta colpa tua» disse egli, mentre si fece scappare una lieve risatina divertita dalle labbra, che erano poco prima serrate, pareva fremere dall'eccitazione di assaporare un informazione proibita, che però già sapeva, quasi come un bambino a cui erano appena state offerte delle caramelle. «Accetta ciò che sei, invece di cercare di scacciarmi, come se fossi io il problema dei tuoi malesseri o serve ti ricordi io ció che è successo a Jade?»
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Sksksk ed eccomi qua dopo tipo 1 anno che finalmente aggiorno-
Scusate molto per l'assenza.
Sisisi nel prossimo capitolo ci sarà un bel plot twist

~Training Wheels~ Ben Drowned x "Reader" Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora