Min Yoongi, segretamente Suga, una specie di cacciatore di taglie, si risveglia in una stanza di un ospedale. Nei giorni a seguire inizierà a incontrare diversi membri di un gruppo mafioso che gli faranno dubitare di quello che ha sempre pensato.
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YOONGI'S POV
Resto con gli occhi chiusi, cercando di capire dove mi trovo e chi è al mio fianco. <<Parametri, okay... battito okay...mh>> lo sento scrivere su un foglio. Qualche secondo dopo sento quel qualcuno allontanarsi e poi la porta aprirsi e richiudersi. Stringo i denti e lentamente apro gli occhi, socchiudendoli alla luce.
<<Che...>> cerco di alzare la mano per coprirli ma mi fermo quando sento un forte dolore. <<Una... flebo?>> aggrotto le sopracciglia e mi guardo intorno. All'improvviso sono del tutto sveglio. <<Che cazzo? Un ospedale?>> abbasso lo sguardo, guardando le mie braccia e velocemente mi tolgo l'ago dal braccio. Sospiro quando sento un rumore fastidioso nella stanza dopo essermi tolto anche il saturimetro e guardo il monitor, vedendo quella linea retta. Meno di un secondo dopo nella stanza si precipita un medico. Merda.
<<Signor Min!>> esclama, avvicinandosi a me per poi rimettermi il saturimetro. <<Non dovrebbe toglierseli>> prende da un comodino un altro ago.
<<Da quanto sono qui?>>
<<Ehm...>> controlla un foglio accanto al mio letto <<Una settimana>> spalanco gli occhi, fermando la sua mano quando cerca di mettermi nuovamente la flebo.
<<No- non serve. Sto bene, posso andare?>>
<<Dobbiamo fare dei controlli e le hanno suggerito di vedere uno psicologo>>
<<Cosa? No-no e no! Non mi serve>>
<<Signor Min... lei ha provato a suicidarsi>> mi immobilizzo per qualche secondo e successivamente controllo i miei polsi, vedendo delle bende, macchiate leggermente di sangue. Mi mordo la lingua.
Ora ricordo...
<<Senti...>> guardo il suo nome sulla sua spilla <<Kim. Non mi importa. Non andrò da uno strizzacervelli, ho altro da fare e ho già perso molto tempo>>
<<Ma->>
Alzo gli occhi al cielo <<Sono maggiorenne e vaccinato, faccio le mie scelte>> mi siedo sul lettino. Sorrido quando noto la sua espressione infastidita.
<<Posso almeno farle una domanda?>>
<<La farai lo stesso>>
<<Come si è fatto tutte quelle cicatrici? Hai una grande bruciatura sul->> mi scompare il sorriso mentre stringo le coperte. L'ha chiesto apposta...
<<Non sono affari suoi>>
<<Senta deve ugualmente aspettare e->>
<<Dottor Kim?>> mi volto verso la nuova voce. <<Deve venire urgentemente, si tratta di un paziente>>
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