Min Yoongi, segretamente Suga, una specie di cacciatore di taglie, si risveglia in una stanza di un ospedale. Nei giorni a seguire inizierà a incontrare diversi membri di un gruppo mafioso che gli faranno dubitare di quello che ha sempre pensato.
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YOONGI'S POV
Sono passate tre settimane da quando ho fatto quella specie di patto con i Bangtan e non ho più incontrato uno di loro. Non che io sia triste, finalmente ho avuto un po' di pace, tranne per alcuni giorni di lavoro extra.
E stasera andrò, dopo diversi mesi, a mangiare in un ristorante.
<<Merda- guarda dove- oh... sei tu>> sospiro.
Ho parlato troppo in fretta.
<<Yoongi>>
<<Hoseok>> incrocio le braccia <<A mai più>> sorrido e continuo per la mia strada.
<<Ehi!>> alzo gli occhi al cielo quando si mette di fronte a me <<Come va?>>
<<Sul serio?>> sbuffo <<Bene, fino a quando non ti ho visto>>
<<Oh>> si copre il petto <<Questo fa male>>
<<Abbiamo finto? Ho altro da fare>>
<<Hai aggiornato Nam?>>
<<Sì. Come ogni settimana... e ora che ci penso dovresti stare lontano da me>> sorrido <<Potrei ucciderti e prendere un bel mazzetto di soldi>>
<<Non lo faresti>>
<<Sicuro?>>
<<Sì>> si avvicina. <<Non lo faresti>>
<<Sei ancora sicuro?>> gli sussurro. Sussulta quando gli premo un oggetto affilato contro lo stomaco. Deglutisce ma annuisce. Premo maggiormente e mi fermo quando alcune gocce di sangue gli macchiano la maglia bianca, nonostante questo, non si sposta. <<Coraggioso...>> gli guardo il volto e avvicino la lama alla sua guancia. <<Sarebbe un peccato rovinare questo viso>>
<<Allora non farlo>> arriccio leggermente il naso quando sento il suo caldo respiro.
<<Perché sei ancora qui?>> premo le dita sul suo addome, fermando il sangue <<Vattene>>
<<Vedi?>> sorride <<Non sei crudele>>
<<Che cazzo->> borbotto <<Siete tutti così?>>
<<Lo sai... ti ho sognato>> cambia argomento e aggrotto le sopracciglia <<Tranquillo, niente del genere. Ti ho visto e mi sono svegliato>>
<<Mi hai visto due volte e già ti manco?>>
<<Non sei nessuno di importante>>
<<Lo so, non sono nessuno, per te... e per me, per gli altri>>
<<Infondo tutti sono qualcuno, a volte sono anche importanti>>