tredici

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Pov's Kylie
Apro gli occhi molto lentamente, la puzza di alcol e medicinali mi invade le narici del naso.
Il soffitto è bianco, questa non è la mia stanza.
Dove sono?
Mi guardò intorno e noto che ho i fili attaccati alle braccia, oddio ma sono in ospedale.
Stephen sta dormendo beatamente con la testa sulle mie gambe, gli accarezzo i capelli e apre gli occhi.
Come mi vede sussulta e sorride.

<Ti sei svegliata piccola> mi prende la mano

<Mh si.. come mai sono qui? Non ricordo niente> si alza e mi lascia un bacio sulla guancia

<Mi hai salvato la vita... dovevo esserci io qui e non tu> gli accarezzo la guancia e gli scendono delle lacrime

<Shhh Stephen.. i-il bambino come sta?> mi preparo al peggio

<Nostro figlio sta bene> sorrido e solo ora mi rendo conto che ha detto "nostro figlio"

<Menomale.. non vedo l'ora di uscire da qui, non c'è la faccio più> sbuffo

<Approposito, proprio di questo volevo parlarti.. tu hai rischiato la vita al mio fianco e se fosse successo qualcosa a te e al bambino non me lo sarei mai perdonato -prende un respiro e poi riparla- perciò quando esci se vuoi sei libera, non avrai più paura di stare con me> gioca con una ciocca di capelli

<Ci penserò! Quella vita non mi appartiene, voglio essere tranquilla.. cioè mi capisci?> annuisce

Non mi sarei aspettata questa cosa da parte sua.
Finalmente sarò libera.

<Io non voglio più che tu rischiassi ancora la vita per me, quando esci sarai libera> mi accarezza una guancia

<Grazie> avvicina le sue labbra alle mie e diamo inizio ad un bacio lento

🌸🌸🌸🌸
Due giorni dopo..
Finalmente oggi esco, non ce la facevo più a restare in questo posto.
Preparo il borsone aiutata da Andreas ed usciamo dalla stanza.

Ritorniamo a casa e di Stephen neanche l'ombra, non lo vedo da quella mattina che venne all'ospedale.
Ma forse è meglio così.
Salgo su in camera e apro la porta, ciò che vedo non mi piace per niente.
Stephen è avvinghiato ad una ragazza, si limonano come se non ci fosse un domani.
Se ne accorge della mia presenza e sposta la ragazza.
Mi fa schifo.. ed io che volevo restare perché non riesco a stargli lontana ormai..

<Ky non è come pensi> si alza

<Mi è bastato vedere per capire Stephen.. io me ne vado, non ci sto più qui a vedere te che ti porti ogni ragazza diversa la sera, mi dispiace> sbatte i pugni contro al muro ed io esco.

Vado in camera mia, mi preparo la valigia e scendo giù.
Vedo Jonathan e Andreas aprirmi le braccia e io mi ci fiondo dentro.
Loro sono stati gli unici ad avermi voluto bene veramente.

<Dove andrai nelle tue condizioni Ky? Lo sai che in giro ci sono tantissime persone brutte?> annuisco e Jonathan mi guarda

<Allora vabene, abbi cura di te tesoro> mi lasciano un bacio sulla guancia entrambi,apro la porta e finalmente vado via.

So cavarmela anche da sola, troverò un lavoro e manterrò me e mio figlio.
Faccio il biglietto per sola andata a Parigi e finalmente cambierò vita, mi butterò tutto alle spalle.
Tranne Stephen
Può essere che non lo dimenticherò mai ma lui non merita di stare con me.

Mi siedo su una panchina, poso la valigia affianco a me e mi accarezzo il pancino ancora piccolo.
Chissà come sarà.
A chi somiglierà.
Cosa sarà.
Ho sempre desiderato avere una femminuccia, proprio perché non sarò solo una mamma per lei ma anche la sua migliore amica,sua sorella,tutto.
Anche se sarà maschio non mi importa, in questo momento mi interessa solo la salute di mio figlio e che stia bene.

Mi distraggo dai miei pensieri e finalmente il treno è arrivato, guardo per l'ultima volta Los Angeles ed entro nel treno.
Addio Los Angeles
Addio Steph.. ti ho amato con tutta me stessa.

~mafia boss~🔥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora