❝Rain & Hickeys❞

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But you haven't seen my man.


Sono perso. Una lacrima esce dal mio occhio sinistro e riga la mia guancia, mischiandosi alla pioggia che bagna i miei vestiti e i miei capelli. Alzo la testa e resto fermo a guardare i nuvoloni che ricoprono il cielo grigio di Seoul, le lacrime non cessano.

In momenti come questo, c'è solo un antidoto. Una sola persona che mi fa dimenticare di tutto con un solo tocco.

Con Sad Girl nelle orecchie e il cappuccio della felpa alzato mi incammino verso quella casa che mi aveva ospitato fin troppe volte; busso alla porta e subito dopo Taehyung compare davanti ai miei occhi, un'espressione insensibile e degli occhiali da vista ad incorniciare quel viso perfetto.

«La pioggia» è la mia scusa, la prima che riesco ad inventare. Lui alza gli occhi al cielo e mi lascia passare, non riesco a staccare gli occhi dai pantaloni di tuta grigi che sta indossando.

«Immagino che tu sia venuto per fare sesso» dice. Mi ero quasi dimenticato di quanto la sua voce sia profonda. Un brivido percorre la mia spina dorsale.

«Non posso essere venuto solo per parlare con te?» dico, togliendomi le scarpe e mettendole sullo zerbino di fronte alla porta.

«No, se avessi voluto solo parlare non saresti qui. Ci sono dei vestiti puliti sul letto, ti aspetto in bagno.» dice voltandosi per andare sicuramente in bagno.

«Dal tuo tono di voce deduco che domani non potrò camminare, o sbaglio?» dico ridacchiando.

«Wow, sei perspicace» dice, prima di allontanarsi completamente.

Sospiro e mi addentro nel corridoio per andare in camera del moro, ormai conosco tutto a memoria. Apro la porta e vedo dei vestiti sul letto, li prendo e mi spoglio, camminando nudo fino al bagno, dove entro e appoggio i vestiti sul lavandino.

Taehyung è già dentro la vasca, sicuramente stava per farsi un bagno comunque. Ha le braccia appoggiate al bordo della vasca dietro di lui, e guarda ogni mio movimento mentre io entro nell'acqua calda, una sensazione piacevole invade il mio corpo.

Restiamo a guardarci per dei secondi infiniti, poi lui prende la parola.

«Jungkook, ti ho mai detto che sei proprio bello?» dice, la sua voce è rauca, i muscoli delle braccia in tiro e il volto arrossato dall'acqua. Si sporge verso di me facendo spostare l'acqua e appoggia una mano sulla mia guancia.

«Non credo»

«Beh, rimedio oggi.»

«Cosa vuoi, Taehyung?»

«Perché pensi sempre che io voglia qualcosa?»

«Chissá perché me lo fai pensare»

«Era solo un semplice complimento, Jungkook. Non posso apprezzare quello che ho davanti agli occhi?»

«So che questa mano sulla guancia...» prendo la sua mano e la sposto sul collo. «Si sposterà qui, che io lo voglia o no» lui stringe la presa facendomi provare quella sensazione di essere senza respiro, un'altra volta.

«E io che oggi volevo essere gentile...» dice, lasciando la presa sul mio collo. Ritorno a respirare quasi controvoglia, avrei voluto sentire quella pressione sulla mia gola ancora e ancora.

ℬ𝗢𝗥𝗡 𝗧𝗢 𝗗𝗜𝗘 | ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ ᵏᵒᵒᵏᵗᵃᵉDove le storie prendono vita. Scoprilo ora