❝Lust & Cuddles❞

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But baby I want you, I want you.

Apro gli occhi il giorno dopo, sorprendentemente non sono nel mio letto. Mi metto seduto strizzando gli occhi e vedo Taehyung di fronte a me mentre sta fumando guardandomi.

«Eri bello. Torna a dormire.»

«Non ho sonno» dico, alzandomi dal letto. Vado di fronte a lui e gli rubo la sigaretta, lui alza gli occhi al cielo.

«Hai fame?» chiede.

«Un pò. Che ore sono?»

«Le 3 del pomeriggio.» dice con leggerezza. Sgrano gli occhi. Ho dormito più di dodici ore?

«Che?! Perché non mi hai svegliato?»

«Te l'ho detto, eri bello.» A volte non capisco proprio che gli passa per la testa. Ero bello? Che significa?

«E sei rimasto a guardarmi per tutto il tempo?»

«Sì, tranne che per la pausa pranzo» sospiro e scoppio a ridere. «La mia faccia è così divertente?»

«No, è che-» non riesco a finire la frase che scoppio a ridere anche più forte. Alla fine anche lui scoppia a ridere, la sua faccia confusa mentre ride mi fa solo scompisciare di più.

«Adesso mi dici perché ridi?»

«Sei la persona più maniaca e ossessionata che io abbia mai conosciuto» dico, ridacchiando ancora un pò.

«Beh, solo occasionalmente.» dice, sorridendo leggermente. Mi perdo nel luccichio nei suoi occhi.

«Taehyung, facciamo l'amore.» dico, senza averci pensato molto. É solo uscito dalla mia bocca in modo spontaneo e impulsivo, come se il mio corpo stesse aspettando di pronunciare questa frase da troppo tempo.

«Oh? Wow, mi hai fatto prendere un colpo. Dai, non scherzare-»

«Sono serio. Facciamo l'amore.» dico, con la faccia più convinta che posso, cercando di fargli capire che sono serio. Lui mi guarda per dei secondi, il suo sguardo perlustra il mio corpo da testa a piedi, mentre si avvicina.

«Va bene, ma ti avviso, non sono molto bravo nel fare l'amore.» dice, baciandomi. Sorrido sul bacio e lo afferro dai fianchi, sedendomi sul letto e ordinandogli di sedersi sulle mie gambe. Lui obbedisce e subito si sfila la maglia, ma io lo blocco.

«Con calma, non essere impaziente» dico, accarezzando i suoi fianchi da sotto la maglia. Taehyung annuisce e le sue guancie si tingono immediatamente di rosso dall'imbarazzo. «Sei carino» dico, afferrandolo dalla nuca per farlo abbassare un pò su di me e lasciargli dei baci su tutto il viso e scendendo sul collo.

Lui ricambia i baci, e io mi fermo da quello che sto facendo per godermi le sue labbra sul mio collo, che lo accarezzano dolcemente. Mi sembra di impazzire quando inizia a muoversi lentamente e nello stesso tempo lascia succhiotti evidenti sul mio collo.

Un paio di succhiotti dopo, finalmente ci liberiamo dei nostri vestiti, rimanendo nudi in quella posizione. Le nostre intimità si toccano, causando ad entrambi un'erezione.

Poi lui si alza dalle mie gambe e si inginocchia di fronte a me, prendendo in mano il mio pene dalla base.

«Vuoi davvero farlo?» chiedo ad un Taehyung tutto arrossato, che annuisce. Sorrido e accarezzo la sua guancia. «Inizia, allora. Sono tutto tuo.» dico, appoggiando le mani sul materasso.

Lui mi guarda un'ultima volta e appoggia le labbra sulla punta del mio cazzo, lasciandoci dei baci. Gradualmente, poi, la sua bocca si apre sempre di più alla mia intrusione. La sua cavità è piacevolmente calda, e non riesco a reprimere un gemito quando sento la cappella scontrarsi con il fondo della sua gola. Dalla sua bocca provengono suoni osceni che mi fanno quasi venire.

Lui continua a succhiare muovendo la bocca in modo circolare, fin quando non afferro la sua testa e lo faccio staccare.

«Non posso venire, non ancora» è la mia spiegazione. Afferro i suoi fianchi e lo butto sul letto, mettendomi sopra di lui.

Mi prendo dei secondi per guardarlo, reggendomi dalle braccia: da questa posizione, dall'alto, lui sembra così piccolo e carino, le guancie arrossate e il respiro accelerato. I suoi occhi sono scuri dal desiderio.

Passo un dito sul suo braccio e sul suo petto, a contornare i capezzoli e all'ombelico. Lui chiude gli occhi e avvolge il mio collo con le braccia.

«Te l'ho detto, non sono bravo a fare l'amore...» dice, guardando dovunque tranne che nei miei occhi. Ridacchio e afferro il suo mento gentilmente, per fargli girare la testa. Quando i nostri sguardi si incontrano, il mio cuore perde un battito.

«Taehyung»

«Sì?»

«Non so te, ma io non resisto più.» dico, il respiro accelerato, avvicinando una mano a sistemare i suoi capelli.

«No, nemmeno io»

«Lo prendo come un permesso.» dico, fiondandomi sul suo collo, per poi scendere con le mani fino ad arrivare alla sua entrata. Esito un pò prima di penetrarlo con due dita e inizio a sforbiciare dentro di lui per allargare il suo buchetto più di quanto già non fosse dilatato.

«Perché non togli quelle dita e ti sbrighi a sbattermi, mio caro?» dice, il "mio caro" alla fine della frase mi fa mandare il cervello in pappa.

«Moderiamo il linguaggio, che ne dici?» dico, penetrandolo senza un minimo di preavviso. Scelta giusta. Lui sembra essere stregato dal piacere improvviso, e continua a guardare sotto per vedere il mio cazzo affondare dentro di lui.

«Porca puttana...» dice, mentre io continuo a dare stoccate preciso che lo fanno saltellare leggermente su e giù sul materasso. Le sue mani sono sulla mia schiena, le sue unghie graffiano la mia pelle con possessione. Quel gesto mi fa solo venire voglia di vederlo stremato sotto di me. Inizio a spingermi interamente in lui, fino a che la base del mio pene aderisce alla sua entrata. Le spinte intense e profonde fanno formare una O sulla sua bocca.

«Oh, cazzo. Merda, da-» si ferma improvvisamente a metà frase, facendomi alzare un sopracciglio.

«Da? Finisci la frase.» dei lacrimoni iniziano a raggrupparsi sotto ai suoi occhi, abbasso lo sguardo sulla sua entrata e la vedo arrossata forse più delle sue guancie.

«Daddy. Cazzo.» sgrano gli occhi e mi fermo tutto d'un tratto, come se qualcuno mi avesse messo della colla sulle ginocchia, appoggiate sul materasso.

«Che c'è? Cos'è quella facc-» le mie labbra interrompono le sue parole, e inizio a spingere anche con più intensità. Non sarei mai riuscito ad esprimere a parole le cose che ho provato quando ho sentito quella parole uscire dalle sue labbra. Lo so.

Lui rilascia un urlo quando inizio a spingere sulla sua prostata, e dopo poco viene, seguito a ruota da me.

Sfinito, esco da lui e mi accascio accanto al castano, che ha gli occhi chiusi e le gambe ancora aperte dalla posizione di qualche secondo fa.

«Dovresti chiamarmi Daddy più spesso» dico col respiro ancora corto, guardando il soffitto. Lui ridacchia e si alza per prendere il suo pacco di sigarette sulla scrivania.

«Perché? Quanto ti è piaciuto da 1 a 10?» dice, accendendosi la sigaretta e portandola alle labbra.

«Sai quanti sono i numeri naturali?»

«Infiniti»

«Ecco.»



















































































★𝙰𝚗𝚐𝚘𝚕𝚘 𝚊𝚞𝚝𝚛𝚒𝚌𝚎★
𝙴 𝚏𝚒𝚗𝚊𝚕𝚖𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚑𝚘 𝚊𝚐𝚐𝚒𝚘𝚛𝚗𝚊𝚝𝚘
𝙿𝚊𝚜𝚜𝚊𝚝𝚎 𝚞𝚗𝚊 𝚋𝚎𝚕𝚕𝚊 𝚐𝚒𝚘𝚛𝚗𝚊𝚝𝚊<3
~𝙷𝚎𝚒𝚍𝚒♡︎✰

ℬ𝗢𝗥𝗡 𝗧𝗢 𝗗𝗜𝗘 | ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏ ᵏᵒᵒᵏᵗᵃᵉDove le storie prendono vita. Scoprilo ora