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Durante il pomeriggio era stato chiesto alle ragazze di radunarsi in biblioteca e la loro curiosità era stata notevole nei confronti della donna con lo sguardo più serio che avessero mai visto.

"Hai trovato una degna rivale, come ci si sente?" Nayeon aveva preso la mano di colei che aveva accanto, sorridendo nel momento in cui la stretta era stata ricambiata.

Sana aveva fatto spallucce "non sono gli occhi a fare tutto il lavoro e per essere una persona fredda servono altri requisiti fondamentali. Vedrò se considerarla una minaccia"

Ad osservare quel momento tenero, poco dietro di loro, c'era Dahyun, la quale si era affrettata a concentrarsi su qualcos'altro per mettere a tacere ogni tipo di pensiero.

La più indecisa del gruppo aveva notato la tensione nelle sue spalle e aveva avvicinato la mano per accarezzare una di esse "vedrai che andrà tutto bene, magari le prove non saranno così difficili"

La nuova arrivata, essendo la sorella maggiore del loro tutore e quindi una persona importante, aveva fatto in modo di attirare la loro attenzione senza nemmeno parlare, anche se successivamente era stata costretta a farlo "non mi piacciono le presentazioni lunghe ed inutili, pertanto limitatevi a chiamarmi Cassie. Dei vostri nomi mi frega poco, siete tutte uguali per me"

Julian si era portato una mano sul viso "ti avevo chiesto di essere gentile con loro, sono ancora delle adolescenti"

"Con le coccole non si arriva da nessuna parte e lo sai benissimo" aveva preso le loro schede, studiandole in pochissimi secondi "Hirai Momo, tu sarai la prima a sostenere la prova. Vieni davanti a me e resta ferma finché non te lo dico io"

La mora si era fatta avanti con un passo un po' insicuro, fermandosi dove le era stato detto ed aspettando di andare incontro al suo destino "che cosa devo fare?"

"Gestire una situazione che coinvolga il tuo elemento, sei pronta?"

"In realtà non credo.."

"Molto bene, cominciamo subito"

Cassie, sotto lo sguardo sconvolto di tutte le giovani e quello apprensivo di suo fratello, aveva fatto sì che la biblioteca si trasformasse in una lunga distesa di verde.

A pochissima distanza da Momo c'era una buca di dimensioni appena sufficienti a farci stare una persona e, prima di potersi rendere conto di cosa stesse succedendo, l'adulta l'aveva spinta al suo interno per poi sotterarla viva in un istante.

"Che cazzo stai facendo?" Katarina si era mossa per andare ad aiutare la sua compagna, ma venne fermata da delle mani gentili "quella lì è pazza, sta cercando di ucciderla!"

Haeun la stava stringendo forte "siamo all'interno di una semplice illusione, è il potere di cui vi ha parlato mio marito stamattina. Non può succederle nulla durante lo svolgimento della prova"

Nonostante quella rassicurazione nessuna di loro era riuscita a stare calma nel vedere la terra che si muoveva appena. La voce della loro amica non si poteva sentire nemmeno avvicinandosi, dando loro un altro motivo di preoccupazione. In più, come ennesimo problema, nemmeno lei stava ascoltando i consigli che la donna le stava dando.

Momo stava provando una forte claustrofobia in mezzo alla terra e, durante il suo tentativo di scavare con le mani, aveva afferrato un seme dall'aspetto particolare "almeno non morirò da sola, è un sollievo"

L'aria nei suoi polmoni stava cominciando a scarseggiare e lo stesso valeva per la sua forza di volontà, tanto che era finita col lasciarsi cullare dalla sensazione di vuoto e desolazione che sentiva nel cuore.

Era troppo stanca per continuare a combattere, tanto da non essersi resa conto di essere finita con lo stare distesa sul pavimento della biblioteca.

"Ragazzina, hai fallito la prova" la donna col potere delle illusioni sembrava sinceramente dispiaciuta nel vederla in quelle condizioni "va tutto bene, era tutto nella tua testa"

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