Ventidue

50 12 106
                                    

"Non riesco proprio a capire dove ho sbagliato" Mina stava percorrendo l'intero pavimento della sua camera ad una velocità impressionante "si offende troppo facilmente, stavolta stava persino per mettersi a piangere"

Aveva discusso con la sua fidanzata, soltanto mezz'ora prima, per una questione che riteneva estremamente stupida e di poco conto.

Mentre si stava perdendo in vari scenari, senza che l'avesse chiamato, era apparso il piccolo spirito dell'Aria, il quale la stava giudicando col suo viso dolce e tondeggiante.

"Ragazza mia, essendo una donna anche tu dovresti sapere quanto anche le piccolezze possano essere importanti per una fanciulla tanto giovane" si era messo seduto sulla sua testa per stare comodo.

"Non riesco comunque a rendermi conto di quale possa essere stato il mio sbaglio perché, a conti fatti, le ho semplicemente detto che non avevo voglia di guardare un film stanotte. Domani abbiamo gli allenamenti e preferirei dormire"

Lo spiritello si era portato la mano sulla testa, mostrandosi sconsolato mentre, leggero come l'elemento a cui apparteneva, si era messo a volteggiare davanti al suo viso "è proprio questo il punto: il suo scopo non era quello di stare sedute a guardare qualcosa di potenzialmente noioso"

La castana si era come accesa in quell'esatto momento "quindi dici che il suo piano consistesse nell'arrivare a fare sesso con me?"

"Ne sono assolutamente certo e tu, mia cara smemorata, le hai dato un due di picche grande quanto un grattacielo"

"A che serviva girarci intorno? Avrebbe dovuto dirmi direttamente quali fossero le sue intenzioni per non rischiare un rifiuto" la sua preoccupazione era aumentata a dismisura "anch'io vorrei fare il grande passo, ma se non ne parliamo in modo diretto non ce la faremo mai"

"Sei davvero la posseditrice dell'Aria più stupida che mi sia capitato di seguire in tutti questi secoli di attività" nonostante l'insulto era riuscito a parlare con un tono di voce estremamente adorabile "ma tornando a noi: vai a risolvere subito il problema, scommetto che si sta rotolando sotto le coperte in una potente tempesta emotiva"

Mina gli aveva rivolto uno sguardo che avrebbe fatto paura al peggiore dei criminali "a chi hai dato della stupida?" lo aveva afferrato con entrambe le mani per scuoterlo con forza. Era talmente leggero da sembrare un giocattolo.

L'essere di piccole dimensioni si era messo ad urlare, mostrandosi indignato una volta terminata quella tortura "è inammissibile che la mia protetta si comporti in questo modo nei miei confronti, hai una vaga idea di chi io sia?"

La giovane aveva fatto spallucce "non ti sei nemmeno presentato e poi sarei io la maleducata"

"Mi chiamo Ariel e sono incaricato di guidare tutti i possessori dell'elemento da cui provengo" si era esibito in un inchino elegante, poi era tornato ad essere serio "tu sei la più falsa di tutte le tue compagne perché ti mostri pacata ed elegante quando, a conti fatti, sei peggio di una camionista"

"Ti consiglio di smetterla se non vuoi provare l'ebrezza della centrifuga, oggi tocca a me fare la lavatrice"

"Mi stai anche minacciando, inammissibile!" l'aveva colpita con un leggero venticello che le aveva scompigliato i capelli "non conosci l'opera di Shakespeare in cui uno dei personaggi ha il mio stesso nome?"

"No e sinceramente non ci tengo a saperne di più sul tuo conto, mi stai antipatico" si era distesa sul letto, intenta a sgrovigliare il filo dei suoi auricolari.

Ariel le aveva tolto l'oggetto dalle mani "non è il momento di poltrire, hai una relazione amorosa da salvare. Alza le tue natiche e dirigiti dalla tua amata"

PolishDove le storie prendono vita. Scoprilo ora