Bill!

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Bill's pov
B: Perché cazzo urla georg ora..>
Gus: Bah anche prima, penso che Tom ci stia provando con sua sorella e questo giustifica il tuo perché>
B: Minchia che saggio

*suonano alla porta*
B:E ora chi cazzo è scusa!?>
Corsi davanti la porta e la aprii.
Era una ragazza bruna, occhi azzurri e molto bella.
Iniziò a parlare molto veloce e anche nervosa.
X: Ma scusate sono le 11 di sera e voi urlate!?
B: Mi scusi è un mio amico che urla a mio fratello...>
Siamo proprio dei casinisti.
X: Hm, digli di urlare più piano.
B: Comunque.. come ti chiami?
X: Sophie, e se mi rompete di nuovo i coglioni, il tuo amico se le prende!>
B: Uh, aggressiva>
Iniziai a provocarla, quello che so fare meglio.
S: Ma stai zitto.. hm non so ancora il tuo nome comunque..>
B: Ah si, Bill, il mio nome>
S: Normale.. ci sta!>
B: Beh ora dovrei andare.. ciao.>
S: Cia->
Non finii di parlare perché orai le avevo chiuso la porta in faccia, quindi tornai in divano, da Gus, l'unico normale in questa casa.
B: Gus.. era la vicina..>
Gus: E quindi?>
B: Beh ecco, è molto carina>
Gus: Uhh.. vuoi sapere una cosa??>
B: eh dimmi>
Gus: STO CAZZO>
B: Ma sei down!?>
Sto rimbambito mi aveva urlato vicino l'orecchio. Dove siamo finiti veramente.



***



*1:25 di notte*
Era molto tardi, Gustav stava straiato nel divano addormentato.
B: Bleah pure la bava..>
Salii e vedetti Tom nel suo letto con la porta aperta, Georg parlare con sua sorella.. Gemma? penso.
E fatevene una ragione! Sono le 1:25 e sono mezzo rimbambito.
Fatelo passare quel nome.
Vabbè mi recai nella mia stanza finché la sorella di Ge non mi fermò, proprio quando stavo per aprire la porta, che cazzo.
B: Che c'è?>
E: Sveglio ancora a quest'ora?>
B: Beh direi di sì, se non mi fermavo potevo andare anche a letto>
E: Non fare lo stronzo con me. Capito?>
B: Che vuoi.. Gemma?>
E: EMMA OOH>
B: Scusa madonna>
E: Scusa un cazzo, se non ti ricorderai più il mio nome, ti becchi due schiaffi dalla sottoscritta.>
B: Bene, ora vado a letto>
Aprii la porta ed entrai subito per poi chiudere anche a lei la porta in faccia.>
E: STUPIDO>
B: Zitta gallina>
Non sentii più parlare nessuno quindi andai a letto, stanco morto.

CONTINUA si

Un addio non è mai per sempre. - tokio hotelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora