"NON SONO PAZZO"
Continuavo a urlare e a ripetere questa frase ma niente,quegli uomini non mi mollavano.Mi stavano portando in un manicomio...ne ero certo.
Non era colpa mia...
Ero a casa a guardare un film con i miei genitori quando,improvvisamente,cominciarono delle convulsioni e mi colpii una forte tosse.Dopo questo ci fu un periodo di buio,probabilmente ero svenuto.Quando mi svegliai,sentii l'impulso di aggredire mia madre,e così feci.Le serrai le mani attorno al collo e cominciai a stringere.Mio padre mi strattonó via e prese il telefono.Ricominciai a tossire e tutto divenne sfocato,finchè un uomo massiccio non mi mise le manette.
Papá "Non sappiamo perchè abbia reagito così.Era tutto tranquillo"
Agente "Allora dovremo portarlo in un istituto di supporto mentale"
Mamma "MIO FIGLIO NON ANDRÀ DI NUOVO IN UN MANICOMIO"
Agente "Signora si calmi..."
Continuavano a parlare ma io non riuscivo a sentirli.Non volevo aggredire la mia mamma...non volevo andare in un manicomio!A quel punto l'agente mi si avvicinó e mi prese.Cominciai a divincolarmi per liberarmi ma...niente."TIM NON TI PREOCCUPARE.TORNERAI PRESTO A CASA TE LO GIURO".Appena finì la frase,mia mamma crolló,piangente,tra le braccia di papà.Gli agenti mi buttarono di violenza sul sediolino della macchina e partirono verso questo manicomio.Non capivo peró,era successo troppo in fretta.Le convulsioni,l'aggressione...era come se qualcosa avesse preso il possesso del mio corpo!Nessuno mi avrebbe creduto.
Continuai a guardare i campi che scorrevano sulla strada per circa un'ora,finchè non varcammo un cancello.La macchina si fermó e il mio sportello si aprì.Una mano prese la mia e mi portó dentro ad un grande edificio bianco.La mano apparteneva a un probabile cinquantenne che indossava un camice bianco.L'uomo mi portó in una stanza,probabilmente uno studio,e mi fece accomodare su una poltrona
?? "Allora Timothy,ci rincontriamo"
Io "Io non l'ho mai vista"
?? "Allora lascia che mi presenti.Sono il dottor Sutton"
Annuii e scrisse qualcosa sulla sua cartellina bianca.
Dr Sutton "Sei diventato un giovanotto.Quanti anni hai?"
Io "10"
Dr Sutton "La prima volta che venisti da me,ne avevi solo 6"
Io "Io non mi ricordo chi è lei!"
Dr Sutton "Non é questo il problema.Perchè hai aggredito la mamma?"
Io "Non lo so,mi sono sentito male e ho agito senza ragionare.Qualcuno mi stava manovrando!"
Il dottore annuì e continuó a scrivere.Poi si alzó e chiamó un infermiere,dicendogli di preparare una stanza.Mi fece un cenno con la mano e io gli andai vicino
Dr Sutton "Dovrai restare un pó con noi.La tua malattia sta degenerando,si sono aggiunti anche i vuoti di memoria"
Io "VOGLIO TORNARE A CASA"
Cominciai a tossire e il dottore si allarmó.Prese da un cassetto delle strane pillole e mi costrinse ad ingoiarle.La tosse passó e il dr Sutton mi prese per mano,conducendomi in una stanza.Aveva le pareti bianche,un armadio e un letto.Una parete era piena di schizzi di colore e di strani segni.Mi voltai verso il dottore
Io "Non voglio starci in un manicomio.Io non sono pazzo"
Dr Sutton "Non è proprio un manicomio.Ma un ospedale per le malattie del cervello"
Io "Cioè un manicomio"
Dr Sutton "Qui operiamo anche,come in un ospedale.Tim è inutile che protesti,nelle tue condizioni è rischioso stare con gli altri"
Mi arresi e annuii.Il dottore se ne andó,chiudendo la porta dietro di se.
Diedi un altro sguardo alla stanza e mi avvicinai alla parete,osservando i disegni.Uno rappresentava un bambino con una strana maschera e sotto c'era una scritta:"Fatto da Tim Wright"