uno. nuova vita

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Davide, Milano

"Sei ufficialmente un nuovo giocatore dell'Inter, non ci posso credere, sono così fiera di te" la voce di sua sorella Chiara continua a rimbombargli nelle orecchie da mezz'ora, come una fastidiosa litania.

Non ce la fa più, è stata una giornata bella, pienissima, pesante, anche, ma di quelle giornate che, quando finiscono, ti ritrovi seduto a pensare a quanto vorresti continuassero all'infinito.

Stravaccato su una poltroncina della camera d'albergo, ripensa a tutto ciò che gli è successo nelle ultime dodici ore. Il treno da Roma a Milano con tutta la famiglia, l'arrivo ad Appiano Gentile, l'incontro con la dirigenza, la firma sul contratto, le foto con la nuova maglia ed infine l'incontro con Inzaghi ed i nuovi compagni; un vortice di emozioni, Davide ricorda di non aver smesso di sorridere per un secondo.

"Vabbè, se devi essere in trance così, io vado a dormire" sbotta infine la sorella, stufa delle poche attenzioni ricevute, dirigendosi verso la sua camera. Il fratello, i genitori e la nonna stanno già dormendo.

"Ecco brava, Chiara. Vai a dormire" la congeda lui poco elegantemente.

Rimasto da solo, si spoglia lentamente infilandosi il pigiama, per poi buttarsi sul letto matrimoniale, disfatto solo dalla parte sinistra, come sua abitudine. Stavolta, però, alla sua destra non c'è nessuno.

Sospirando, si decide ad accendere il cellulare per la prima volta da dopo l'annuncio dell'Inter, preparandosi psicologicamente a tutti i messaggi a cui dovrà rispondere, ma desiderandone soltanto uno.

Ora che l'aspetto lavorativo della sua vita è sistemato sul serio, può tornare a pensare agli affetti, che negli ultimi giorni si rende conto di aver trascurato, preso dal nervosismo. E soprattutto può tornare a pensare all'amore.

Il primo messaggio che Davide cerca è il suo, ma non è nemmeno troppo deluso quando non lo trova.

Scrive innanzitutto al procuratore Giuseppe, per ringraziarlo.

Poi risponde agli amici di una vita, ai compagni del Sassuolo che lo salutano e gli augurano il meglio, ai parenti prossimi e a quelli più lontani.

Scrive, scrive 'Grazie', 'Grazie mille', 'Grazie di cuore', gli fa male il dito a forza di scrivere, ma non per questo non risponderà a tutti.

Apre Instagram, risponde anche lì ai messaggi, posta una foto con la maglia dell'Inter, aggiusta il proprio profilo. Mentre sta per spegnere il cellulare e cedere alla stanchezza ormai incombente, ecco che giunge il messaggio tanto atteso. Lo apre senza pensarci un secondo.

'Ti ho scritto solo ora perché ti conosco alla perfezione e sapevo che stasera avresti dovuto rispondere a centomila persone e avresti avuto problemi ad addormentarti per quanto sei felice. Sarò breve (ma intenso), come sempre: neanche io riesco ad addormentarmi perché sono troppo felice. L'Inter, amore mio!!! Sono fiero di te, ti amo Davide.

P.S. sto parlando ogni giorno con la società, forse torno in Italia. Buonanotte!'

Davide ringrazia di essere da solo quando sente la prima lacrima solcargli il viso. E' sempre stato un tipo sensibile, anche se forse a vederlo da fuori non si direbbe. In realtà è semplicemente troppo innamorato di colui che ormai può fieramente chiamare <il suo ragazzo>.

Gianluca Scamacca.

Solo pensare al suo nome gli fa venire le farfalle nello stomaco. Gianluca che c'è sempre stato per lui e che lo conosce come nessuno al mondo. Gianluca che ostenta durezza e virilità ma che si emoziona ogni volta che Davide gli sussurra qualcosa di dolce. Gianluca che vuole essere quello senza sentimenti ma che poi gli dice certe romanticherie che Davide non si sarebbe mai immaginato neanche nei suoi sogni migliori.

Davide pensa che lo vorrebbe qui con lui, che lo ama e che gli manca da morire.

'Ti aspetto allora. Ti amo' risponde arrossendo come un ragazzino.

Poi finalmente si addormenta, sognando la sua nuova vita a Milano, con Gianluca accanto a sé.

due romani in Lombardia || Scamacca x FrattesiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora