tre. due romani in lombardia

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Gianluca, Londra

Un emozionato <<ciao, amore mio>> proveniente dal volto allegro ed in qualche modo sollevato sullo schermo fa sorridere Gianluca, che, probabilmente, non sorrideva sinceramente da una settimana, complici tutte le brutte notizie ricevute.

Erano stati giorni difficili: prima l'interesse della Roma che sembrava completamente svanito nell'aria, facendolo arrabbiare come poche volte gli è successo: sì, la Roma è la Roma, la squadra che lui tifa, che loro tifano, ma è inammissibile il trattamento riservato prima a Davide e poi a lui. Interessamento, contatti, felicità, illusioni, sparizione, delusione.

Davide però si era rialzato immediatamente, lui no. Ha iniziato veramente a chiedersi se non sia scarso, inadeguato, a domandarsi perché nessuna squadra lo voglia davvero, maledice l'infortunio che non gli ha permesso di esprimersi al meglio nel suo primo – e probabilmente unico – anno in Premier. A domandarsi se non abbia sbagliato tutto, ad arrabbiarsi con sé stesso.

Poi, la luce. La sera in cui il suo procuratore gli aveva annunciato un interesse più che concreto dell'Inter Gianluca non aveva saputo come reagire. Il primo pensiero, come sempre, era andato a Davide. Gli sembrava impossibile potessero ritrovarsi di nuovo insieme, non in quel momento. Sembrava che Davide fosse destinato ad esplodere, a brillare senza di lui, come l'ultima annata del centrocampista a Sassuolo aveva ampiamente dimostrato. Come se la presenza di Gianluca fosse stata una distrazione, aveva riflettuto l'attaccante senza pensare all'assurdità di ciò che gli passava per la testa.

Non facendosi troppe illusioni, aveva chiamato Davide, il quale, al settimo cielo, gli aveva confermato l'interesse della società e rivelato la buona parola che aveva personalmente messo con il ds dell'Inter.

Erano stati due giorni intensi, di attesa, pieni di cifre, numeri, telefonate con Alessandro, il procuratore.

Infine, una mattina, l'annuncio sul sito del famoso giornalista Fabrizio Romano, massimo esperto in materia di calciomercato

<<BREAKING: Inter, salta Scamacca. Arriva Marcus Thuram, nella giornata di domani le visite mediche. Accordo raggiunto, here we go>>

Aveva sentito un gelo al centro del petto. Aveva pensato ad uno scherzo, ritenendo assurdo che un giornalista avesse potuto saperlo prima di lui, il diretto interessato, ma il messaggio del procuratore, che suonava pieno di arrabbiatura lecita per la mancanza di rispetto nei confronti del suo lavoro e del suo assistito, aveva certificato l'affare saltato. La delusione, l'ennesima, poi il baratro.

Si era chiuso in un mutismo assoluto, rifiutandosi di parlare persino con Davide.

Mancavano tre giorni alla fine del calciomercato italiano e la situazione sembrava non sbloccarsi.

Dal procuratore Alessandro aveva ricevuto un solo messaggio con una domanda secca

<<vuoi giocare, in Italia, una competizione europea?>>

Aveva risposto <<sì>> senza neanche pensarci.

Il giorno dopo, il penultimo di calciomercato, un altro messaggio

<<domattina alle nove hai il volo per Bergamo, vai a firmare per l'Atalanta>>

Incredulo, Gianluca l'aveva chiamato per assicurarsi che non fosse l'ennesima bugia, ed il procuratore gli aveva immediatamente risposto, passandogli proprio il ds dell'Atalanta, che gli aveva confermato l'acquisto, in sottofondo la voce giustamente soddisfatta di Alessandro che ripeteva come tutto si fosse concluso per il meglio.

"Felice l'Atalanta, felice tu e felice pure Davide" borbotta infatti, imbarazzando Gianluca che non si aspettava potesse nominare il ragazzo davanti alla dirigenza della sua nuova squadra.

Lì per lì l'attaccante non aveva saputo bene cosa dire, si era limitato a balbettare dei 'grazie' confusi, troppo felice per pensare razionalmente.

Dopo aver interrotto la comunicazione aveva immediatamente cercato la cartina dell'Italia, dall'alto della sua ignoranza, per realizzare che Bergamo, a quanto pareva, era parecchio vicina a Milano. Ecco spiegata la frase di Alessandro.

Gli era venuto da ridere: due romanacci come lui e Davide finiti entrambi nel grigiore della Lombardia, regione che, peraltro, loro avevano sempre schifato. Che sorprese riserva la vita...

Aveva chiamato immediatamente la madre e la sorella, le quali, se possibile, erano state ancora più contente di lui.

Poi, senza neanche pensare al fatto che potesse stare ad allenamento, o impegnato per qualche altro motivo, aveva videochiamato Davide, non riflettendo nemmeno sul fatto che l'aveva evitato di proposito nei precedenti quattro giorni.

Davide aveva risposto subito, gli occhioni azzurri brillanti anche attraverso lo schermo

<<ciao amore>> aveva appena avuto il tempo di replicare Gianluca, prima di venire sommerso dalle domande dell'altro, domande come 'come stai?', 'cosa è successo?', 'perché mi hai evitato?' e altre sulla stessa lunghezza d'onda.

Si era limitato a rispondergli

<<domani vengo a Bergamo>>

Davide era rimasto interdetto <<ma guarda che io sto a Milano>> aveva replicato, un attimo dopo, perplesso

<<Ma và?>> aveva riso <<vengo per firmare con l'Atalanta, scemo>>

L'altro era rimasto a bocca aperta, incredulo, ci aveva messo più di un momento a realizzare il tutto per poi aprirsi in un sorriso così grande da non consentirgli nemmeno di parlare.

Erano poi rimasti a chiacchierare per abbondanti due ore, Gianluca raccontandogli i giorni d'inferno che aveva passato, scusandosi per essere stato assente, Davide rimproverandolo per averlo escluso dal suo momento di difficoltà, dispiacendosi di non aver potuto stargli accanto e chiedendogli tutti i dettagli sul trasferimento, complimentandosi.

Avevano cercato insieme quanto distassero fra loro Bergamo e Milano

<<poco meno di un'ora, sia col treno che con la macchina>> si era entusiasmato il minore, mostrando trionfante lo schermo del telefono con la cartina di Google Maps.

<<Ti vengo a vedere a San Siro, eh>>

<<Sì, e io vengo a Bergamo, perché mi manca farmi dedicare i gol da te in diretta, sono stufo delle televisioni e dei messaggi>> e Gianluca non poteva essere più d'accordo.

<<Ti amo, sempre insieme>>

<<Sempre>> si salutano come al solito, la promessa di vedersi presto ora più forte che mai.

N\A

In questo capitolo ci sono un po' di concessioni letterarie in quanto Gianluca non è stato comprato l'ultimo giorno di mercato, così come l'Inter ha acquistato Thuram molto prima, e le dinamiche di calciomercato sono molto più complesse di così, ma non volevo risultare noiosa e distogliere l'attenzione dai personaggi. A presto (spero)

Adele🪐

due romani in Lombardia || Scamacca x FrattesiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora