45. In cima al mondo

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Qualche anno dopo

Maude

"Devi stare fermo e tenere gli occhi chiusi." scoppio a ridere vedendo Charles che si agita sul divano di casa nostra, facendo tutto il contrario di ciò che gli sto chiedendo. Certo che per essere un campione mondiale di Formula Uno è parecchio spaventato da me.

"Piccola... mi sento a disagio."

Gli poso una mano sugli occhi e faccio in modo che gli tenga chiusi. "Per favore, devo farti una sorpresa, e se sbirci non ha lo stesso effetto. Un po' di coraggio, corri a 300 km/h nella tua vita e poi non riesci a tenere semplicemente gli occhi chiusi su richiesta di tua moglie?"

Lo vedo sorridere quando sente come mi sono appellata e mi lascia una carezza sulla gamba, annuendo subito dopo. "D'accordo, terrò gli occhi chiusi. Mi fido di te."

Io e Charles siamo sposati da pochi mesi. Abbiamo scelto di fare una cerimonia privata e per pochi intimi. Erano presenti le nostre famiglie e i nostri amici. Ci siamo sposati in una chiesetta in campagna, in una zona tutta verde, con casette caratteristiche sparse qua e là e enormi distese di prati fioriti. Sembrava di stare dentro una cartolina, credo sia stato il giorno più bello della mia vita fino ad ora. Vedere gli occhi chiari di Carles riempirsi di lacrime mentre mi leggeva le sue promesse, sentire le sue mani che stringevano le mie mentre mi prometteva amore eterno, credo che non potrò mai e poi mai dimenticare tutte quelle emozioni che mi esplodevano nel petto.
Se solo penso che ero rinchiusa in una relazione tossica che mi toglieva la libertà, la possibilità di essere felice, la possibilità di essere me stessa, mi si stringe il cuore... ma con Charles tutto è diverso, mi sento amata, protetta e rispettata dal primo giorno che mi ha confessato di amarmi. Per fortuna sono uscita dal male ed entrata nel bene più profondo con lui.

Mi allontano da lui, osservando che non sbirci, afferro la scatola e gliela poso sulle gambe. "Ora puoi guardare, monegasco. Come vedi bastavano pochi secondi."

Lui mi schiaccia un occhiolino e poi abbassa lo sguardo verso le sue gambe, osservando la scatola. "Mi hai regalato un paio di scarpe?" ironizza, leggermente confuso.

"Smettila." Rido e mi siedo accanto a lui "Non senti un peso un po' troppo leggero per essere un paio di scarpe?"

"Che cosa è? Posso aprirla?" sussurra appena, facendomi sorridere. Ha capito che è qualcosa di importante, lo noto da come lo maneggia, da come parla come se anche il suono della voce potesse rovinarlo in qualche modo.

"Certo, Charles."

Lui mi fissa per qualche attimo e poi rinizia a fissare la scatola, decidendo finalmente di aprirla. La prima cosa che trova è un bigliettino rosso, perciò legge a voce alta, con espressione tremendamente seria. "Sto arrivando da te, papà." Resta pietrificato per qualche secondo, poi sposta la carta velina che ho posato sotto il bigliettino ed estrae dalla scatola l'ecografia e il test di gravidanza positivo.

Fissa per qualche attimo il tutto, accarezzando l'immagine del nostro bambino che cresce nel mio ventre, poi si gira verso di me. Ha gli occhi che cercano di trattenere le lacrime e un piccolo sorriso gli sta nascendo sulle labbra diventando sempre più grande.

"Sei incinta, amore mio. Non posso crederci." rimette tutto nella scatola e mi bacia immediatamente, mettendo la mano destra sul mio viso e la sinistra sulla mia pancia. "Non riesco a crederci. Sono al settimo cielo. Avremo un nostro bambino."

Anche le mie lacrime iniziano a fare pressione per venire giù, perciò le lascio libere di sfogarsi. Lacrime di commozione, lacrime di felicità... non potevo desiderare un padre migliore per mio figlio. Dolce, attento, premuroso, con tanto amore da donare, crescerà in maniera esemplare, amato sempre e incondizionatamente.

"Sì, Charles. Un piccolo tutto nostro, che ci somiglierà. Saremo le sue guide, i suoi fari, i suoi accompagnatori in questo mondo. Un nostro angioletto." sentendo le mie parole mi bacia ancora e ancora, poi mi prende per mano e mi fa sedere a cavalcioni su di sé.

Le sue mani accarezzano ancora la mia pancia, appena pronunciata. Non si nota quasi per nulla, ma penso che sarà davvero emozionante vederla crescere piano piano, noi cresceremo insieme al nostro bambino. "Amore mio... non vedo l'ora di stringerti a me. Sarai tanto felice, perché siamo già pazzi di te." parla dolcemente, come se il pupo potesse già sentirlo "Hai la mamma migliore di tutto il mondo. Una donna fantastica, con una forza altrettanto fantastica, sei davvero tanto fortunato piccoletto."

"Charles..." Solleva il viso verso il mio, sentendomi fare il suo nome, prestandomi così la sua attenzione "Ti amo da morire, mi hai salvata. Mi hai dato l'amore che ho sempre sognato. Mi hai reso la donna più felice del mondo. Sarà davvero fortunato questo bambino, perché tu sei una persona speciale. Avrà accanto il padre migliore che si possa desiderare. E poi avrà tante altre persone che lo ameranno, i nostri amici impazziranno per lui. Sono così felice, già immagino la nostra vita futura."

I polpastrelli del pilota Ferrari accarezzano piano il mio viso, quasi come se stesse studiando ogni dettaglio di me, poi mi bacia dolcemente sulla bocca, senza interrompere il contatto visivo, facendomi tremare l'anima. "Sarà ancora più dolce di come è stata fino ad ora. Sto vivendo una favola con te. Da quando sei entrata nella mia vita anni fa. Anche tu mi hai salvato, ero così spaventato e pensavo che non avrei amato mai più, ma tu mi hai preso per mano e fatto capire di cosa davvero avevo bisogno. Ti amo tantissimo, sei una ragazza speciale. Mia moglie per sempre." sorride e mi bacia la fede, stringendomi tra le sue braccia subito dopo.

Io mi accoccolo a lui, sentendomi felice come non mai. Poso l'orecchio all'altezza del suo cuore e sento i suoi battiti andare veloci. Questo dolce suono mi culla, perciò chiudo gli occhi e mi godo questa bellissima sensazione, sentendomi come se fossi in come al mondo e non mi mancasse nulla.

Ho tutto ciò che ho sempre sognato. Sono serena e realizzata. Sono fortunata e ringrazio ogni giorno per tutto ciò. Sto vivendo il mio sogno personale, e non vorrei vivere nessun'altra vita se non la mia.

*FINE*

Nota: Ehila raga🤍 anche questa storia è giunta al termine. Mi sono davvero divertita a scriverla, anche se purtroppo alcuni problemi personali hanno influenzato sui tempi di aggiornamento. Qualcuno mi ha accusato di essermi montata la testa (non si sa perché poi), quando avevo promesso che l'avrei finita ma che aggiornavo sporadicamente perché non è un bel periodo, invece posso considerarmi fiera di averla conclusa nonostante tutto. Spero che vi sia piaciuta, che vi abbia fatto sorridere.
Voglio dirvi che ora che ho finito questa inizierò una nuova storia su Christian Pulisic (la trovate sul mio profilo, ho già pubblicato la trama: Una nuova vita||Christian Pulisic), e nel frattempo sto scrivendo anche quella di Mychajlo Mudryk e Kai Havertz.
Grazie per la pazienza e per avermi tenuto compagnia anche stavolta. Vi aspetto nelle altre storie se vi va. Vi voglio bene, Ele🤍

A un bivio||Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora