Hai impegni?

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POV MARIA

un volo da un metro e mezzo circa...niente di particolare ma mi sono schiantata a terra. Il piede si è impigliato in un groviglio di edera e la frittata è stata fatta.
- M putess ra na mano invece di ridire comm nu scem - gli dico mentre cerco di alzarmi.
Lui non smette di ridere. Cretino.
- Si propr na tarantella Marì...chest succer pecch tu non m'ascolt mai-
Mi porge una mano e mi alzo. Spero di non essermi fatta niente anche se ho la coscia scorticata e il pantaloncino strappato.
- Mantieniti su di me, riesci a camminare?- mi dice prendendomi per il fianco e facendomi sedere.
- Ancora ridi? Uardà ch vulev virè sta vista pecch me ritt ca babbo tuo ricev ca si sentiv invicibil e potent- gli dico cercando di non ridere.
Mi appoggio su un muretto ed, effettivamente, è vero che non è niente di grave ma mi sta bruciando la ferita.
- Si invincibile e potente... ma se tu mi avessi ascoltato ti ci avrei portato io sul tetto, dalla scala interna come la gente normale e non scavalcando...vulev ffà tarzan?? -
Lo guardo ridendo mentre si allontana.
Torna dopo un paio di minuti con una valigetta di pronto soccorso.
- bell e buon medico Caiazzo- gli dico ridendo.
- senti ma che vuoi fare? io mi impressiono e poi è solo un graffio- continuo.
- Stai ferma e zitta, adesso ci penso io- mi dice concentratissimo.
Esce dalla valigetta garze e acqua ossigenata, mi alza il pantaloncino e inizia a tamponare dolcemente attento a non farmi male.
Eh bravo il signorino penso.
- Se volevi toccarmi la coscia potevi dirmelo direttamen...Ahi! Fa piano!- gli urlo.
- Ti ricordo che non mi sono mai servite scuse per averti tutta per me- mi dice pressandomi la garza sulla ferita.
Come faccio a ribattere? ha ragione. Ha capito perfettamente che ho sempre avuto un debole per lui e per quanto mi sforzi di fare la forte i miei occhi parlano.

Il viaggio verso Sanremo fu per me e i miei compagni il viaggio più bello, non ci rendemmo conto subito di quello che sarebbe successo da lì a qualche giorno. Matteo era tesissimo, Massimiliano, Nicolas e Giacomo lo prendevano in giro e io e kyshan cercavamo di tranquillizzarlo. Vale e Clotilde erano lì con noi che inciuciavano sugli artisti presenti in gara. Cercavo in tutti i modi di non pensare a quello che era successo durante la notte, al bacio che io e Massi ci eravamo dati, a quello che sarebbe potuto accadere se non avessi avuto così tanta paura delle conseguenze. Lui sembrava tranquillo, non mi toglieva gli occhi di dosso e mi stava sempre accanto.
- Matteo si gruoss - gridarono da sotto il palco durante le prove. Eravamo un gruppo di amici che stavano realizzando il loro sogno. Una piccola parte di una grande famiglia che,  nel bene e nel male, aveva vinto!
Ero così felice che avevo completamente rimosso il fatto che il mio ragazzo mi aveva lasciata. Entrai sui social e vidi la storia di Antonio (che a quanto pare mi aveva sbloccata) in autostrada, presumibilmente, diretto qui. Ma che cazzo fa? pensai.
Kyshan mi vide sbiancare e si accorse subito che c'era qualcosa che non andava.
- Senti Marì questo mi sembra folle, addirittura raggiungerti qui in macchina per fare cosa? Voglio venire con voi a Napoli- mi disse.
Ci sentimmo telefonicamente e rimasimo d'accordo che, non appena avremmo finito le prove -invece di rimanere a Sanremo per tutta la settimana come era programmato- sarei tornata a Napoli con lui.
-Amò sei sicura di venire con noi? rimani con le altre, hai l'occasione di assistere a tutte le serate di Sanremo... quando ti ricapita?- dissi a Kyshan.
-No amo torno con voi con la scusa che devo farmi fare le mani da tua sorella.- mi disse.
Kyshan è un'ottima amica, praticamente la scorsa estate viveva notte e giorno da me e mia mamma si è molto affezionata.
Il tragitto Sanremo-Napoli l'esperienza più noiosa di tutta la mia vita, cercavo di ridere e scherzare con lui facendo finta che non fosse successo niente ma lui era ancora nero. Il fatto che mi fosse venuto a prendere mi infastidiva così tanto. Io stupida che gli accordavo tutto.

POV MASSIMILIANO

Lei vuole fare la bastarda, si vuole vendicare del mio essere così stronzo. Ma non capisce che mi piace ancora di più se fa così.
Mentre cerco di pulirle la ferita penso a Elena... chissà cosa direbbe se sapesse che sono in luna di miele con la mia collega. Questo pensiero mi sfugge subito perché qualcosa mi distrae.
Sento la sua pelle riempirsi di puntini e capisco che le sta venendo la pelle d'oca.
#Purocaiazzo direbbero.
-Ti ricordo che non sono più la ragazza che hai conosciuto- mi dice controbattendo alla mia provocazione.
- A parole sei brava ma i tuoi brividi dimostrano altro -
Se fosse una storia di Wattpad a quest'ora l'avrei già baciata. Ma questa è la realta e so per certo che, se per caso la baciassi, non riuscirei a frenarmi. Non stavolta. Non dopo aver resistito
stanotte. E si, non riesco a cancellare l'immagine di lei brilla, in accappatoio, senza nulla sotto che mi provocava scherzosamente.
La vedo imbarazzata abbassare lo sguardo e "arrendersi".
- Ferita medicata...la paziente può essere rilasciata- dico per sdrammatizzare e cancellare l'immagine di lei senza intimo, con i capelli bagnati e senza intimo. Ah l'ho già detto senza intimo...vabbuò.
- Grazie dottò- mi dice sorridendo e dandomi un bacio nella guancia.

Quel 7 Luglio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora