L'Epifania di Cesare

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I raggi solari mi risvegliano con gentilezza, filtrando attraverso le ampie tende della mia camera da letto e carezzando il mio viso. Mi prendo tutto il tempo necessario per svegliarmi completamente prima di alzarmi dal letto e affrontare una nuova giornata. 


Di solito mi sveglio con indifferenza, ma per qualche motivo sconosciuto a me, oggi sono felice. Non che di solito non sia contento al mattino, ma è raro sentire un'energia così solare e gioiosa dentro di me.

Mi sentivo in qualche modo diverso, come se qualcosa dentro di me fosse cambiato in modo sottile ma significativo. Nonostante l'incertezza e le domande che mi tormentavano, avevo una strana sensazione di benessere.

- Nandooo, vedi che vado a farmi una doccia veloce, per quanto io apprezzi la tua presenza nel bagno di prima mattina, vorrei un pochino di privacy oggi- urlai energicamente 

Non ricevetti alcuna risposta, quindi mi fiondai nella doccia.

Lavandomi, iniziai a spaziare tra i miei mille pensieri. 

Volevo capire cosa ci fosse dentro di me a confondermi così tanto. Soprattutto in ambito sessuale. Ho sempre avuto relazioni con donne e sono sempre stato attratto da esse. Anche se, quando ero in accademia militare, qualche ragazzo mi fece delle avance.

Ho avuto contatti ravvicinati, corpi che si toccavano durante la notte in quei piccoli spazi nelle tende nel mezzo del nulla. Non c'è mai stato nulla di serio, potrei dire che ho cercato di evitare il pensiero. Ma in realtà non ci pensai mai, non c'era tempo. 

Ero un ragazzo determinato, avevo tanto da studiare e molto esercizio fisico da fare.

Ma da quell'incidente, qualcosa accadde. Una parte di me che si è sempre nascosta si era rilevata. Mi sono accorto che a lavoro sono stato molto piu' aperto al dialogo con i colleghi e a casa ho persino avuto dei pensieri e fantasie non proprio pudiche. 

Insomma, ero diventato un altro. Da quella promessa che mi feci dopo l'incidente, è come se il mio ego interiore stesse mantenendo la promessa, controllando il mio corpo e facendogli fare azioni e pensieri diversi dal solito. 

Uscii dalla doccia, presi un asciugamano e iniziai ad asciugarmi.

Eppure, quel giorno in ospedale, quando detti quel numero di telefono a quel ragazzo, iniziò a girarmi la testa. Il mio corpo iniziò a scaldarsi, e a sentire imbarazzo e risentimento.

Cosa successe ? Diedi a quel ragazzo quel numero di telefono per avere un appuntamento ?

Arrossai subito dopo e smisi rapidamente di pensare. Come se il mio cervello volesse eliminare pensieri come questi. 

Feci colazione accorgendomi che Nando era già uscito di casa lasciandomi un messaggio nel frigo.

Nonostante tutto quello che stava accadendo, dovevo ancora affrontare la giornata lavorativa. Mi diressi verso l'ospedale con la mente in tumulto.

All'ospedale, fui accolto da un'infermiera gentile che mi aveva assistito durante il mio ricovero. Aveva sempre un sorriso sul viso e sembrava preoccuparsi sempre del mio benessere.

- Buongiorno bellezza, come ti senti oggi ?- disse un infermiera davvero molto gentile che mi seguii durante il mio ricovero.

- Salve signora Trix, oggi mi sento particolarmente bene, spero lei si senta uguale - dissi correndo verso l'entrata.

I miei pensieri si iniziarono a  concentrare sui pazienti che avrei dovuto incontrato durante la giornata. Ogni volto, ogni nome era importante. Per me ogni giornata all'ospedale rappresentava un'opportunità di fare la differenza nella vita di qualcuno.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 08, 2023 ⏰

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