Il sole spendeva a Tokyo in quella giornata di primavera, il clima era piacevole ed era tutto così calmo e tranquillo, tutto tranne Kia, che era appena arrivata per la prima volta all'istituto di Tokyo. Era già uno stregone di primo livello ma per diventare di livello speciale doveva convincere i piani alti che se lo meritasse e che la sua forza fosse alla pari dello stregone più potente in vita, Satoru Gojo.
Non lo aveva mai incontrato da vicino, neanche nella consueta sfida che si teneva tra gli Istituti di Tokyo e Kyoto quando entrambi frequentavano l'istituto, ma era a conoscenza di un bel po' di cose sull'uomo in questione.Satoru Gojo: incredibilmente potente e forte ma anche incredibilmente narcisista, arrogante e vanitoso, era il più forte tra gli stregoni e sapeva bene di esserlo ma non conosceva un briciolo di umiltà. Kia pensò che probabilmente sarebbe stato l'ennesimo uomo che non vedeva l'ora di mettere in mostra le sue doti e qualità per farla sentire inferiore dinanzi alla sua forza e per insegnarle a padroneggiare la sua Energia Malefica, come se lei non sapesse farlo da quando era in fasce.
Ma se sopportare questo arrogante era quello che serviva per avere la sua meritata promozione allora lo avrebbe fatto, in fin dei conti bastava solo che l'uomo desse il suo consenso per salire di grado e sarebbe potuta tornare alle sue missioni a Kyoto, non lo avrebbe rivisto mai più.Mai nessun pensiero fu così sbagliato.
Appena arrivata in istituto incontrò il Preside Yaga e vari stregoni che si trovavano lì, tra cui alcuni studenti del primo e secondo anno e un vecchio stregone di sua conoscenza: Nanami Kento.
L'uomo sapeva sicuramente come comportarsi e come trattare una donna, oltre ad essere incredibilmente affascinate. Se avesse potuto, si sarebbe fatta toccare ben volentieri da quelle mani esperte.
Nanami era a conoscenza della maledizione di Kia e per questo cercava di non metterla mai a disagio avvicinandosi più del dovuto, la donna gliene era veramente grata.
Non era di molte parole ma parlare con lui riusciva in qualche modo a rilassarla, le infondeva un senso di tranquillità e, visto il momento e l'imminente incontro con Gojo, era quello che le serviva.<Prima volta a Tokyo?> le chiese lo stregone dai capelli biondi.
<Si, di solito non mi viene concesso tanto spesso di muovermi. Devo dire che sembra un ambiente tranquillo> a Kento scappò una piccola risata dopo l'affermazione della donna, la quale lo guardò leggermente confusa.
<Questo perché non hai ancora conosciuto Satoru Gojo.>
La donna sbuffò innervosita.
<L'appuntamento era ormai mezz'ora fa, è normale che faccia così ritardo?><Da quando lo conosco Gojo non è mai arrivato puntuale, credimi ti ci abituerai presto.>
<Non l'ho ancora conosciuto e già mi da sui nervi il suo comportamento, non so se riuscirò a sopportarlo.>
<Satoru Gojo è tante cose, un ritardatario, un arrogante, un presuntuoso. Ma su di lui puoi sempre contare, sarà lì per qualsiasi cosa. I suoi lati migliori riescono persino a contrastare quelli peggiori, e credimi se te lo dico io che mi fa innervosire ogni volta che lo incontro. Non glielo direi mai direttamente ma è davvero lo stregone più potente, e credo che possa aiutarti anche con il tuo problema.>
<Se le premesse sono queste vorrei averci a che fare il minimo indispensabile per avere la promozione a Livello Speciale, guadagnarmi il rispetto dei piani alti per poter discutere un giorno con il Sommo Tengen della mia maledizione. Satoru Gojo dovrà solo essere un mezzo per arrivare al mio fine e nient'altr->
Le parole le morirono in gola quando spostò lo sguardo al di là dello stregone e vide in lontananza una figura farsi sempre più vicina rivolta nella sua direzione.
Satoru Gojo.
Non poteva che essere lui.
L'uomo con i capelli bianchi indossava una divisa da combattimento nera, era molto alto rispetto a lei e in quel momento aveva degli occhiali da sole a coprirgli gli occhi.
Man mano che si avvicinava poteva scorgere il sorrisetto dell'uomo e per un istante a Kia mancò il fiato: il cuore si fermò per un attimo e poi riprese a battere più velocemente del solito, la vista quasi le si annebbiò, non riusciva a mettere a fuoco nulla intorno a lei se non la figura di Gojo mentre sentì dentro di sé l'Energia Malefica scorrere in modo così potente come le succedeva rare volte in cui attivava il suo dominio.
Fu solo per un istante ma quella forte energia la attirava come una calamità verso quell'uomo. Anche Satoru provò le stesse identiche sensazioni, come se intorno a lui ci fosse solo quella donna e la sua Energia Malefica scalpitasse per raggiungerla, ma non riuscì a capire come mai provasse quelle emozioni alla sua vista.Le sensazioni di entrambi si placarono solo quando furono quasi uno di fronte all'altro.
L'uomo avvertì fin da subito la grande Energia Malefica della donna, ma riuscì immediatamente anche a percepire che c'era dell'altro intorno a lei, i suoi Sei Occhi percepivano un'aura particolarmente potente che la circondava come un potente scudo e che era forte quanto la sua energia, non poteva trattarsi di altro se non di una maledizione.
D'altro canto anche Kia grazie alla sua Tecnica dell'Immenso riusciva a percepire tutta l'energia dello stregone più potente, anche se in quel momento era ancora sconvolta da ciò che era successo ai suoi poteri, oltre al fatto che non si aspettava di certo di ritrovarsi davanti un uomo così affascinante. Quando l'uomo fu di fronte a Kia le dedicò un sorriso sfacciato e si presentò:<Quindi è lei il famoso stregone candidato a livello speciale, piacere di conoscerla cara, sicuramente saprai già chi sono ma mi presento lo stesso. Sono il solo e unico Satoru Gojo> detto ciò provò ad allungare la mano verso di lei.
Fortunatamente per la ragazza, l'uomo non si trovava così vicino da poter percepire il muro invisibile che la circondava ma la donna preferì comunque fare un passo indietro fingendosi indifferente davanti a quel gesto e spazientita per il suo ritardo:
<L'incontro era più di mezz'ora fa, Gojo-sama.>
<Vero ha ragione, ma sono un uomo molto impegnato io, portare il peso di essere lo stregone più potente ha anche i suoi lati negativi>
<Posso immaginare, Gojo-sama> disse Kia con voce sarcastica roteando gli occhi al cielo.
<Basta con questi formalismi, posso conoscere il nome di una donna così bella?>
<Dovrebbero avertelo già detto, no?>
<Hai ragione ma a volte non presto molta attenzione a quello che mi dicono, è un problema di noi bellissimi> disse facendo l'occhiolino.
La donna da un lato era veramente infastidita al solo pensiero che avrebbe dovuto avere a che fare con lui tutti i giorni per un po' con questo comportamento infantile, dall'altro però a quella sua affermazione dovette trattenere un sorrisino, assecondare la sua stupidità non sarebbe stata una buona idea.
<Kia.>
<Kia come?>
<Kia. Solo Kia.>
<Allora è un piacere di conoscerti, solo Kia. Penso proprio che lavoreremo benissimo insieme.>
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INFINITY - Gojo Satoru
FanfictionKia Saimori è cresciuta in un modo diverso rispetto a tutti gli altri stregoni del Jujutsu; una maledizione che da secoli ha colpito la sua famiglia le impedisce di avvicinarsi alle altre persone e di toccarle. Non conosce la sensazione di ricevere...