"Ci vediamo domani alle 8 all'ingresso, mi raccomando puntuale. Ci attende la nostra prima missione insieme, Kia-chan"
"Ah si sono il solo e unico Satoru Gojo, se te lo stessi chiedendo"
Erano questi i due messaggi che la donna aveva ricevuto un paio di giorni dopo il loro ultimo incontro, non aveva idea di come l'uomo avesse avuto il suo numero di cellulare ma ormai si aspettava di tutto da lui. Come gli aveva promesso finalmente era arrivato il momento della loro prima missione da affrontare insieme e di dimostrare all'uomo di cosa era capace di fare e quanto fosse potente.
"Lo avevo capito, quello che mi chiedo è come tu abbia avuto il mio numero visto che non ricordo di avertelo dato."
"Un vero maestro non rivela mai i suoi segreti, Kia-chan."
La donna sorrise davanti a quel messaggio, ma non gli avrebbe dato di certo la soddisfazione di cadere ai suoi piedi come una delle qualsiasi ragazzine che gli correvano dietro, così decise di ignorarlo.
D'altra parte Gojo rise quando vide che la donna non lo rispose, era proprio quello che si aspettava che facesse. Il fatto che non accennasse neanche un minimo ad essere in qualche modo attratta da lui lo intrigava ancora di più, e sentiva la necessità di conoscere tutto di lei.
Il giorno dopo, puntuale come un orologio svizzero, la donna si fece trovare al cancello principale dell'istituto come richiesto dall'uomo e, stranamente, la fece attendere solo un paio di minuti prima di fare la sua apparizione, seguito da Ijitchi. La solita sensazione non tardò a presentarsi, ma rispetto ai giorni precedenti, riuscì a gestirla senza che i suoi poteri dessero di matto.
<<Oi oi guarda chi è già arrivata, buongiorno Kia-chan!>>
<<Buongiorno anche a te Gojo, salve Ijitchi. Io rispetto sempre gli orari degli appuntamenti, a differenza di qualcun altro>>
<<Suvvia cosa sono tutte queste formalità, che fine ha fatto Satoru-chan?>> disse l'uomo con quel solito sorriso provocatorio stampato sulle labbra. Non era possibile, di tutto quello che aveva detto si era soffermato solo su come lo avesse chiamato?
La donna non rispose e pose tutte le sue attenzioni sull'assistente, intento a spiegare tutti i dettagli della missione mentre si avviarono all'auto che li avrebbe accompagnati sul luogo dove era nata la maledizione. Contro ogni sua aspettativa Gojo ascoltò tutte le indicazioni dell'assistente senza proferire parola e il viaggio proseguì in religioso silenzio. Nonostante di missioni a Kyoto e in giro per il Giappone ne avesse affrontate tante, quella in particolare agitava Kia particolarmente e sapeva che la risposta a quella strana agitazione era l'uomo seduto accanto a lei. Era consapevole della sua forza e del suo potere ma l'idea che lo stregone la vedesse in azione per la prima volta la metteva in soggezione, e se non fosse riuscita a dimostrare quanto valesse? E se avesse fatto una figuraccia? No, non c'erano tempo per le paranoie, doveva restare concentrata, sarebbe andato tutto per il meglio.
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INFINITY - Gojo Satoru
FanfictionKia Saimori è cresciuta in un modo diverso rispetto a tutti gli altri stregoni del Jujutsu; una maledizione che da secoli ha colpito la sua famiglia le impedisce di avvicinarsi alle altre persone e di toccarle. Non conosce la sensazione di ricevere...