Capitolo Otto.

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Maggio 2023.


I giorni passarono e il mese cambiò. Rachel stava notando dei miglioramenti grazie alle sedute regolari con il Dottor Sawyer, diventate un pilastro costante nella sua settimana. Le conversazioni profonde e l'orientamento terapeutico stavano gettando le basi per una trasformazione positiva nella sua vita. Anche la sua vita coniugale aveva preso una nuova strada. Le sedute di terapia non solo stavano influenzando positivamente il suo benessere personale, ma stavano anche gettando le basi per una connessione più profonda con Logan. Maggio portava con sé non solo la rinascita della natura, ma anche la rinascita di una connessione profonda e significativa tra Rachel e Logan. Con coraggio, avevano esplorato aspetti della loro relazione che richiedevano attenzione e comprensione. La capacità di parlare apertamente e di ascoltarsi reciprocamente aveva aperto la strada a una maggiore intimità. Avevano imparato che la vera forza di una relazione risiede nella capacità di crescere insieme, affrontando i cambiamenti con apertura e affetto.

Un venerdì pomeriggio, Rachel rincasò molto presto dal lavoro. Erano ancora le quattro, e Logan si trovava in ufficio, rendendo la casa silenziosa e tranquilla. Con il lusso di avere la casa tutta per sé, Rachel decise di dedicare quel tempo prezioso a sé stessa. Si preparò un infuso freddo ai mirtilli e accese la radio, nella speranza di trovare qualche canzone decente da ascoltare. Il suono rilassante della musica riempì la casa, creando un'atmosfera piacevole e tranquilla. Rachel si immerse nella sua bevanda rinfrescante, godendosi il momento di pace e di dolce melodia. Quando arrivò una canzone che le piaceva, Rachel si mise a ballare. Libera da ogni inibizione, danzava nel soggiorno come se fosse l'unica persona al mondo. La musica e il movimento diventarono una forma di espressione, una via di fuga dalla routine quotidiana. Con ogni passo e ogni movimento, Rachel si abbandonò alla gioia del momento, creando un'atmosfera di pura felicità nella sua casa. La musica riempiva l'aria intorno a lei, diventando la colonna sonora della sua danza senza restrizioni. L'espressione di felicità sul suo volto si rifletteva nell'energia scatenata dei suoi movimenti, come se quel momento di libertà le permettesse di dimenticare ogni preoccupazione e di abbracciare la pura gioia del presente.

Il suono improvviso del citofono la fece sobbalzare. Rachel, ancora immersa nella sua danza, si fermò di colpo, cercando di capire chi potesse essere a quell'ora. Con un po' di timore misto a curiosità, si diresse verso l'ingresso, cercando di immaginare chi potesse essere il visitatore inaspettato.

"Chi è?" - disse con il fiatone come se avesse corso una maratona.

"Corriere." - pensò che Logan avesse ordinato qualcosa da qualche sito.

"Scendo subito." - Rachel, infilandosi rapidamente un paio di scarpe, scese di corsa le scale. Quando aprì il portone del palazzo, si trovò di fronte a un ragazzo con un sorriso accogliente.

"Rachel Allen?" - chiese cordialmente.

"Sono io." - le porse una penna.

"Una firma qui, per favore." - Il ragazzo le indicò un punto su un foglio dove doveva apporre la firma, poi le consegnò un pacchetto non eccessivamente grande, ma più pesante di quanto sembrasse. La curiosità di Rachel crebbe mentre firmava, chiedendosi cosa potesse contenere quel misterioso pacco.

"Ma io non ho ordinato nulla, chi è il mittente?"

"Non lo so signorina, io faccio solo il mio lavoro." - disse il ragazzo mentre tornava al furgone e la salutava con un cenno della mano.

Rachel risalì le scale scrutando quel pacco e cercando indizi su chi l'avesse mandato. Con ogni gradino, la sua curiosità cresceva. Tuttavia, non c'era scritto nulla sul pacco, se non il suo nome e il suo indirizzo. La mancanza di indizi aggiunse un tocco di mistero a quella consegna, alimentando ulteriormente la sua curiosità. Rientrata in casa, si sedette sul divano e iniziò a spacchettare. Man mano che il contenuto si svelava, Rachel non riusciva a capacitarsi di quello che stava vedendo. Il misterioso pacco conteneva qualcosa di inaspettato, lasciandola senza parole di fronte alla sorpresa. Osservò il tutto con attenzione e il contenuto del pacchetto fece scattare in lei un campanello d'allarme. Un mix di curiosità e preoccupazione danzava nei suoi occhi mentre esaminava ciò che aveva ricevuto. Rimase, per qualche ora, ad analizzare ogni singolo elemento contenuto nella scatola. Di colpo, Rachel raccolse tutto quello che aveva visionato e lo rimise nel pacchetto. Poi, con uno sguardo furtivo, lo nascose all'interno di una vecchia scatola nell'armadio. Decise di tacere, consapevole del significato del contenuto di quel pacchetto. Il suo silenzio diventò una barriera tra lei e gli altri, un modo per proteggere ciò che sapeva e, allo stesso tempo, un peso emotivo che portava con sé. Rachel rimase inerme sul divano, fissando il vuoto. La sua mente era in tumulto, un turbine di pensieri ed emozioni che la tenevano prigioniera nel silenzio della sua contemplazione. Il peso del mistero si rifletteva nei suoi occhi, mentre cercava di elaborare ciò che aveva scoperto e come avrebbe affrontato le conseguenze di quel segreto che ora le apparteneva.

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