Inside me

Capitolo Dodici.

Maggio 2023. Poco dopo.

Nel salotto del casale, Rachel e Cole si trovavano seduti uno di fronte all'altro, immersi in un silenzio carico di tensione. L'atmosfera della giornata sembrava sospesa, come se il tempo si fosse fermato in quel preciso istante. Mentre attendeva l'arrivo di Bob con del cibo, Rachel non poteva fare a meno di cullarsi nei pensieri. In quel frangente, la sua preoccupazione principale non era ciò che Cole avrebbe potuto dirle, ma il semplice bisogno di saziare la sua fame crescente. Rachel avvertì distintamente che lo sguardo di Cole non si distolse da lei, un silenzioso confronto di sguardi che suggeriva una comunicazione non verbale più profonda di quanto le parole potessero esprimere. Bob irruppe nel salotto con una busta piena di cibo, interrompendo il gioco di sguardi carico di tensione tra Rachel e Cole. Il suo ingresso portò un'ondata di normalità in quel momento carico di mistero.

"Scusate il disturbo." - disse dopo aver posato la busta sul tavolino del salotto. - "Nora, ti ho preso un po' di cose, sia dolce che salato. Non sapevo di cosa avessi voglia." - Cole non sembrava affatto interessato al cibo, continuando a fissare Rachel con uno sguardo che pareva scrutare oltre le apparenze.

"Sì, sì, grazie Bob. Ora vai e portati via quell'ammasso di ossa." - disse Cole indicando Frank che era rimasto sulla porta. Rachel posò uno sguardo grato su Bob, il quale, con premura, aveva manifestato interesse per la sua condizione. Era un attimo di connessione umana, un barlume di normalità in mezzo all'incertezza che permeava il casale.

La fame di Rachel era così intensa che non perse tempo: tirò fuori tutto dalla busta e si immerse in un banchetto improvvisato, divorando avidamente ogni boccone. Era un gesto istintivo, quasi primitivo, in cui il bisogno primario di nutrirsi prendeva il sopravvento su ogni altra considerazione. Cole osservò in silenzio mentre Rachel si abbandonava al suo pasto, il suo sguardo penetrante scivolò lungo la figura della donna. Nel corso degli anni, aveva notato il cambiamento nel suo aspetto. Un tempo dimagrita e tormentata, ora radiante e in salute con qualche chilo in più, un segno tangibile della sua rinascita. Il silenzio tra di loro parlava di un passato difficile, ma anche di una connessione indelebile che il tempo sembrava non cancellare. Mentre Rachel gustava avidamente il cibo, il silenzio nella stanza era rotto solo dal suono leggero delle sue boccate e dal ticchettio delle posate. Cole, dal canto suo, continuava a osservarla con uno sguardo attento, come se volesse decifrare ogni espressione sul suo viso. Era evidente che il passato tra loro aveva lasciato segni profondi, e il riavvicinamento portava con sé una miscela di emozioni complesse.

Quando Rachel finì di mangiare, posò con delicatezza la posata sul piatto vuoto. Uno strano silenzio si installò, di nuovo, nella stanza, come se il pasto avesse portato con sé un momento di tregua, ma la tensione tra loro due rimaneva palpabile. Cole, osservandola ancora con quei suoi occhi intensi, si sistemò sulla poltrona.

"Non deve essere stato facile per te, immagino." - disse con voce profonda.

"Cosa?" - chiese Rachel che cercava di capire dove volesse arrivare con quella domanda.

"Scappare da me." - Rachel si morse il labbro inferiore, riflettendo su come rispondere. Cole sorrise leggermente, ma non c'era allegria in quel sorriso. Poi si alzò e si avvicinò a una finestra, guardando fuori come se cercasse una risposta tra le ombre del passato. - "Nora, mi sono spesso chiesto per quale motivo tu ti sia allontana da me, eppure, avevamo un matrimonio invidiabile."

Rachel alzò gli occhi al cielo per un attimo, riflettendo su quanto il loro matrimonio fosse ben lontano dall'essere invidiabile.

"Invidiabile dici?" - iniziò a giocherellare con la forchetta. - "Io non invidierei mai una donna che viene picchiata a sangue dal marito. Tu la invidieresti?" - chiese con un leggero tono di sfida. Sul viso di Cole si delineò un sorriso malizioso.