34 - Kiyan.

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Here's to you
Raise a glass for everyone
Here's to them
Underneath that burning sun
Do they know it's Christmas time at all?

Lunedì 24 Dicembre

Se c'era una caratteristica che descriveva alla perfezione Kiyan Evans, sarebbe stata caparbio.
Lo era stata quando si era messo in testa di diventare capitano della squadra di basket al Rockport High o quando si era comprato la prima macchina da solo, lavorando come un matto per tutta l'estate, quel catorcio fu il suo più grande orgoglio.
Lo era stato quando aveva deciso in quale università iscriversi e, anche se era una delle più prestigiose ed era parecchio difficile accedervi, lui ci era riuscito.
Certamente se si metteva in testa qualcosa, state sicuri che sarebbe riuscito nel suo intento.

Sirya aveva sempre ammirato suo fratello maggiore per questo suo enorme pregio. Sempre tranne che in quel momento, mentre seduto sulla sua scrivania, continuava a martellarle il cervello in modo da convincerla ad andare alla tradizionale festa di Natale del paese.
Da quando era tornato a casa quella mattina e lei aveva categoricamente rifiutato di prendere parte a quell'evento, lui si era piazzato nella sua stanza per convincerla a cambiare idea.

"Dai Sissi! Torno tre volte l'anno e tu vuoi perderti una sera per stare con il tuo fratellone preferito?" Disse alzando le sopracciglia in maniera buffa, sfarfallò le palpebre nel vano tentativo di farle pena, ma con scarsi risultati.
La giovane sbuffò sonoramente per l'ennesima volta e girò la pagina del suo libro con aria annoiata.
"Se la tua intenzione e passare del tempo con me, fratello, potresti rimanere a casa e farmi compagnia, no?"
Quello fece una smorfia, posando sulla scrivania la cornice fotografica con cui aveva giocherellato fino a quel momento.

"Come immaginavo." Brontolò con un sorrisetto, riprendendo a leggere come se lui non fosse li. Lo amava alla follia, ma era davvero pesante quando ci si metteva.
"Voglio solo salvarti dalla noia certa in cui sprofonderesti!" Sbottò allargando le braccia. Scese dal tavolo e si andò a gettare sul materasso accanto alla sorella. Lei roteò gli occhi, chiudendo il suo libro e posandolo sul comodino, tanto non aveva più speranze di riuscire a leggere fino a che lui non se ne fosse andato.
"Cosa ne sai tu di cosa annoia me o meno?" Chiese, guardandolo negli occhi e trovando quel sorrisetto soddisfatto altamente fastidioso.

"Avanti... chi si diverte a stare chiusa in camera mentre là fuori c'è una festa!"
"Io!" Squittì esasperata, appoggiandosi alla testiera del letto esausta.
"Ti è sempre piaciuta così tanto questa ricorrenza! Il Natale è il tuo periodo preferito e io lo so bene." Disse sicuro lui, lanciandole un'occhiata eloquente. Sembrava volerle dire 'so che c'è qualcosa che non mi dici, sputa il rospo', e quello non fece altro che mandarla ancora più in bestia.
"Non guardarmi in quel modo." Sibilò puntandogli un dito al petto.
Kiyan alzò le mani innocentemente. "Non capisco di cosa tu stia parlando."

La castana sospirò, massaggiandosi il ponte del naso, sentiva l'emicrania cresce ogni secondo di più.
Quando tornò a guardare il fratello, lui sorrideva ancora sornione facendo gli occhioni dolci; così si arrese.
"Ok, c'è una cosa che non ti ho detto... che è successa ad Halloween." Iniziò e la voce tremò appena al ricordo di quegli eventi, spingendo il ragazzo a farsi serio tutto d'un tratto e a prenderle una mano.
"Gli ultimi due cadaveri... sai quella faccenda di cui parlano tutti. Beh, i due ragazzi morti quella notte sono stata io a ritrovarli nel bosco." E più parlava più la voce si riduceva, fino a spegnersi in un sussurro quasi inudibile.
"Per questo hai l'ansia di venire alla festa? Ti riporta con la mente a quello?"
Lei annuì lentamente, gli occhi le si fecero in un attimo lucidi al ricordo ed immediatamente sentì le braccia di suo fratello stringerla in un tenero abbraccio.
Strofinò il viso nell'incavo del suo collo, rilassandosi.

The song of the forest.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora