30 - The truth.

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Could you help me?
Police on my back
They will catch me if I dare drop back

Domenica 2 dicembre

La maggior parte delle cose importanti fatte da una persona, sono solitamente quelle per cui ha perseverato di più, anche quando sembrava che non ci fosse più alcuna speranza.
I ragazzi avevano provato più volte a dare luce e un senso ai punti cechi di quella situazione, a quello che non riuscivano a capire, scavando in pile di fogli accumulati e passando ore intere con gli occhi sul computer.
Avevano dormito meno del necessario, dimenticandosi anche di mangiare. Andavano a scuola e poi si buttavano a capofitto in quelle indagini assurde.
Poi ad un tratto, però, arrivi a un punto morto, ti impantani e sembra tu non riesca più ad uscirne, ed è in quel momento che capiscono di aver bisogno di una pazzia per tornare sulla strada giusta.

Il sole quella domenica aveva deciso di non farsi vedere e il vento fresco pizzicava le guance delle poche persone che erano uscite, costringendole a coprirsi con la sciarpa fin sotto gli occhi.
A discapito della gente c'era soltanto il fatto che fossero costantemente sorvegliati dalle pattuglie in borghese ma, anche con questo, non sembravano aver abbattuto totalmente il loro morale.
L'aria in giro per la città era leggera anche se gelida, emanava una strana sensazione di benessere a chiunque si fosse avventurato verso il porto o dentro al parco cittadino.
Completamente il contrario di quella che respiravano in macchina i due ragazzi che, a tutta velocità, si stavano dirigendo verso la stazione di polizia di RockPort.

"Secondo me non è una buona idea questa."
Arya continuava a brontolare da quando erano saliti nell'auto, un tarlo fisso nel cervello che non la lasciava andare.
Drew sbuffò di nuovo e si strofinò gli occhi stanchi.
"Questo. -Sibilò guardandola di sottecchi e sganciandosi la cintura.- Lo hai già detto, ora scendi." Le ordinò, scendendo dall'auto e sbattendosi lo sportello alle spalle con davvero poca delicatezza.
La ragazza si affrettò a raggiungerlo, correndo per essergli accanto. "Non capisco davvero come ho fatto a farmi convincere." Sbottò ancora, non contenta di tutte le lamentele sporte fino a quell'istante.
"Perché Sirya è tua amica, Arya, e inoltre ad appoggiare questo maledetto piano c'era anche Dylan." Disse piantandole una leggera gomitata nelle costole, come se quella fosse una spiegazione già abbastanza esaustiva.
Lei arrossì, imbronciandosi. "Comunque non ho un buon presentimento." Continuò imperterrita, mentre percorrevano la scala che portava all'ingresso.
"Beh, ormai siamo in ballo, balliamo." Detto così le aprì la porta a vetri e le intimò di entrare per prima, seguendola subito dopo.

Circospetto entrarono uno dietro l'altro, Drew era decisamente più sicuro e spavaldo, ad Arya invece si leggeva in faccia che fosse a disagio e completamente estranea a tutto lì dentro.
Era un ufficio particolarmente asettico, c'era solo una scrivania alta marrone e dietro essa un'enorme porta taglia fuoco. Seduta dall'altro lato una giovane ragazza in divisa li guardava cordiale.
"Oh ciao Drew!" Salutò il suo amico tranquillamente, per poi spostare lo sguardo su di lei che sgranò appena gli occhi.
"Ciao Amy, lei è la mia amica Arya." La presentò lui, vedendo l'altra in palese difficoltà.
"Ciao Arya. -La poliziotta agitò una mano nella loro direzione.- Cercavi tuo padre? Sai che non dovreste essere in giro è quasi buio ormai." Domandò poi al biondo, corrucciando le sopracciglia.

Lei avvampò, mentre lui sembrava la pace dei sensi. Quante volte aveva mentito a quel modo?
"Si beh sai questione di emergenza, cercavo papà effettivamente perché Arya ha perduto il portafoglio e voleva sporgere denuncia." Spiegò con calma, afferrando il gomito della sua amica con forza e strattonandola appena perché si riscuotesse da quel torpore in cui era finita.
"Oh si esatto, volevo fare denuncia. Sa i documenti e tutto il resto... molto importante." Annuì meccanicamente come a voler rafforzare quelle parole sconnesse.
Drew sentiva il bisogno di sbattersi una mano sulla fronte, ma si trattenne, dato che l'agente davanti a loro non pareva notare nulla di strano.

The song of the forest.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora