40 - You are.

45 3 0
                                    


You don't understand how much you really mean to me
I need you in my life
You're my necessity
But believe me that you're everything

Mercoledì 2 Gennaio

Le giornate a Lincoln erano state una boccata d'aria fresca per tutti.
I ragazzi era sempre stati impegnati a fare qualcosa, avevano girato la città in lungo e in largo e, anche se non era una classica metà turistica, il centro era caratterizzato da monumenti particolari e ristoranti di ogni genere ed etnia.
In ogni caso tutte cose completamente estranee a una piccola cittadina come Rockport e Sirya non poté che rimanerne affascinata.
Inoltre lì non c'erano le stesse leggi e rigori che invece erano abituati a conoscere, maghi, vampiri, lupi e umani erano liberi di relazionarsi gli uni agli altri, senza restrizioni.
Si erano forse sentiti per la prima volta bene ed in pace con quello che provavano, con i loro sentimenti.

Lincoln le sarebbe certamente rimasta scolpita nel cuore, specialmente per gli splendidi ricordi collezionati lì.
Avrebbe sicuramente ricordato il loro appartamento, Arya che cucinava e sgridava chiunque le si avvicinasse e cercasse di mettere il naso nei suoi affari, Dylan che passava ore in bagno a sistemare i suoi preziosi capelli, Drew che russava non permettendo a nessuno di chiudere occhio, Jordy che cantava gran parte della giornata e Blake e Ian che invece leggevano a ogni ora del giorno.
Avrebbe ricordato la discoteca dove Jordy per la prima volta l'aveva trattata da amica, ballando e ridendo con lei. Si sarebbe ricordata certamente gli occhi di Blake, il modo nuovo e magnifico in cui l'avevano guardata.
Tutte cose che all'inizio della vacanza non si sarebbe mai aspettata, anzi, lei non avrebbe nemmeno voluto partire e invece ora non desiderava altro che restare lì per sempre.

"Quando avremmo finito di studiare e ci saremmo diplomati, io e Dylan ci trasferiremo qui." Le aveva sussurrato la sua migliore amica in un orecchio, mentre erano insieme rilassate su una panchina del parco vicino l'appartamento.
Lei l'aveva guardata con un sopracciglio alzato. "Pensate già ad andare a vivere insieme?" Il tono con cui l'aveva detto forse era un po' troppo scettico, perché Arya si voltò verso di lei alzando gli occhi al cielo.
"È normale che ci stiamo pensando Sirya, se tutto dovesse andare bene tra di noi a RockPort non potremmo mai stare insieme. -Le spiegò.- Invece qui nessuno ci direbbe qualcosa."
Il timido sole che era uscito dopo pranzo stava riscaldando i visi delle due giovani che, dopo aver messo di nuovo tutte le valige in macchina, stavano aspettando che anche gli alti uscissero di casa.
"Te non hai mai pensato a trasferirti con Blake?" La domanda di Arya le arrivò come un pugno nello stomaco.
Era ovvio che non ci avesse mai pensato, tra lei ed il mago non era successo niente.
"Ary, per la centesima volta; tra me e Blake non c'è niente."
"Potremmo prendere due appartamenti vicini e magari Drew potrebbe venire a trovarci di tanto in tanto." La sua migliore amica non aveva minimamente ascoltato quello che le avvera detto, anzi aveva iniziato a fantasticare e a buttare giù progetti che probabilmente mai si sarebbero avverati.
Sirya non aveva voglia di interromperla, perché tanto non sarebbe servito a niente e ringraziò gli dei quando Drew comparve dall'ingresso carico di borse, segno che era arrivata l'ora di andare.

Si alzò ignorando gli sproloqui di Arya e si avvicinò al ragazzo sorridendogli riconoscente, notando che stava caricando il suo borsone nell'auto di Blake. Il giovane vedendola le avvolse un braccio attorno alle spalle stringendola appena e baciandole la testa.
"Sei sicura di non voler tornare con il tuo autista preferito?" Scherzò allontanandosi e chiudendo il baule con un tonfo secco.
"Sono sicura D, ma sai che nessuno avrà mai il tuo posto nel mio cuore." Sorrise lei, portandosi le mani in modo teatrale sul petto.
Il suo amico si mise a ridere e scosse la testa, dandole poi un bacio sulla guancia e salendo in auto.
Uno ad uno tutti i ragazzi uscirono, sistemando le cose nelle rispettive macchine. Quando tutto sembrò pronto Arya lanciò un bacio volante verso il palazzo "ciao casina mi mancherai!" Squittì facendo ridere tutti.
Decisero di salutarsi lì, il sole quasi già sparito oltre l'orizzonte, sarebbero rientrati a Rockport quando il coprifuoco era già in vigore.
Sirya si mise comoda sul sedile del passeggero, allacciandosi la cintura mentre Blake metteva in moto pronto a partire.
"Allora, sei pronta a tornare alla normalità?" Le chiese il mago, accendendo la musica e lanciandole uno sguardo mentre imboccava la strada principale.
Lei si voltò a guardarlo, il sole stava tramontando proprio dietro di lui. Fasce rosa e arancioni e rosse coloravano il cielo e il suo viso sotto quella luce risultò ancora più bello.
La guance con un accenno di barba, gli occhi più chiari del solito, le labbra rosee stese in un sorriso, tutto di lui in quel momento era perfetto.

The song of the forest.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora