«Li abbiamo persi, capo.»
«Come diavolo avete fatto? Non possono essere scomparsi.»
«Lei si è avvicinata alle scale, ma da lì in poi non abbiamo più telecamere. Ho già mandato giù due di noi.»
Spingendomi tra la gente, corsi verso la scalinata che portava al mare. Non c'era traccia né di Diana, né di quel pezzo di merda. Percorsi tutta la calata dove c'erano i lettini e poi tutta la spiaggia.
«Nella grotta avete controllato?»
«No, non ancora.»
«Vado io, Nando.»
Corsi verso la grotta che ospitava le cabine in legno e li trovai. Non li vedevo ancora, ma li sentivo. Avanzai lentamente e silenziosamente nel buio.
«Sai che hai proprio una bella gonna? Che ne dici se ora la togliamo?»
Diana mugolava.
«Mmmh...mi manca l'aria, voglio tornare in spiaggia...»
«Sshhh, qui va benissimo, ora te la faccio passare io la fame d'aria.»
Mentre avanzavo continuavo a ripetermi come un mantra che non potevo ucciderlo. Non era il caso per via di una spinosa questione lavorativa e sociale. Quella etica, per qualche strano motivo, non la stavo prendendo in considerazione. Nel pieno della mia opera di convincimento, vidi finalmente il luccichio della gonna di Diana in mezzo alle ultime cabine.
Avanzai velocemente senza fare alcun rumore e in pochi secondi gli fui alle spalle. Con un presa ferrea lo afferrai per il collo e gli torsi il braccio dietro la schiena, ripentendomi ancora e ancora che no, purtroppo non potevo nemmeno rompergli un arto. Me lo sarei volentieri portato a casa e mi sarei divertito per una o due settimane, richiudendolo nella stanza dei giochi, per sperimentare qualche novità che il dipartimento del supporto tecnico mi aveva fornito di recente, ma anche questo non si poteva fare.
Chiariamoci, avrei avuto voglia di spaccargli la faccia chiunque fosse stata la sua vittima. Ma quell'imbecille aveva proprio beccato il bicchiere sbagliato dove mettere quella merda di droga quella sera.
Ad ogni modo, avevo le mani legate, mi sarei limitato a consegnarlo alla polizia con una magra consolazione che, una volta in carcere, qualcun altro avrebbe provveduto a dargli un paio di lezioncine al posto mio. Quindi feci il bravo ragazzo. Anziché prendermi un momento privato con l'aspirante stupratore, segnalai la nostra posizione.
«L'ho trovato, Nando. In fondo alle cabine.»
Non feci in tempo a buttare a terra a pancia sotto quell'ammasso di liquame, che due addetti della sicurezza ci raggiunsero.
«Portatelo di sopra e chiamate l'agente in borghese per fargli visionare i video. Passate dal retro. Mi raccomando, massima discrezione.»
Mi voltai verso Diana che, in preda alla droga dello stupro, non si era minimamente agitata per tutta quella confusione e stava già barcollando serafica verso la spiaggia.
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Memory - Un amore dimenticato (AMAZON)
ChickLit[COMPLETA SU AMAZON] Possono due anime che hanno sempre evitato l'amore, collidere, esplodere in mille pezzi, perdersi e ritrovarsi dall'altro capo del mondo? Nonostante abbia perso entrambi i genitori, Diana De Santisè riuscita a costruirsi una vi...