Incontri e scontri

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Quella dei sogni è una balla colossale. Lo sapevo. L'ho sempre saputo. Perché poi arriva il dolore e niente ha più senso. Perché tu costruisci, costruisci, costruisci e poi all'improvviso qualcuno o qualcosa spazza via tutto.
-Bianca come il latte, rossa come il sangue

Distesa sul prato di casa mia osservo il sole che stava calando per lasciare spazio alla luna, l'unico momento in cui si incontrano, creando nel cielo una sorta di colori caldi e freddi. Ogni giorno a  quest'ora  è come se il mondo decidesse di concedersi una pausa dal caos, mostrando quiete assoluta, tanto da fare bene al cuore. Ci sono 12º gradi, ma il poco vento che gira favorisce questa giornata tollerabile al freddo, nonostante mi gocciola leggermente il naso, ormai siamo a fine Novembre, non posso aspettarmi che ci siano sempre giornate calde e piacevoli.
Tutto attorno profuma di suolo bagnato e narcisi, ma l'inverno sta arrivando e gli alberi già hanno cominciato a spogliarsi dalle foglie, chiudo gli occhi godendomi l'aria fresca, è stata una settimana pesante, piena di interrogazioni e compiti a sorpresa, mi sento sotto pressione e con tutto quello che mi passa per la testa mi è difficile concentrarmi.

Il mio pensiero finì su Samuele, da parte mia si è creato un rifiuto, il suo vero carattere é uscito subito fuori, si credeva troppo per me, quando nel primo incontro mi aveva fatto capire tutto l'opposto, non riuscivamo a venirci incontro, non ci capivamo mai, e quando c'erano quegli attimi in cui ci provavamo si creavano fraintendimenti e litigi. Ci siamo visti soltanto una volta e non ha più provato ad invitarmi, io non sono mai stata una ragazza che si buttava nelle cose senza pensare alle conseguenze, anzi, ci pensavo fin troppo, così mi sono frenata e anch'io non ho provato più a chiedergli di uscire.
L'interesse da parte di entrambi si stava dissolvendo, ed io ci sono rimasta abbastanza male che lui non combattesse nemmeno un po' per salvare questo rapporto che stava affondando, ma in fondo, non c'è mai stata una base.
Lo scorso sabato ero uscita con degli amici e Nicole, siamo andati in un posto nuovo dove avevano del buon vino, tra una chiacchiera e l'altra la serata stava passando discretamente, quando per casualità incrocio il suo sguardo, lui lo ha distolto subito e mi ha evitata completamente, quando ho cominciato ad ignorarlo anche io, sentivo il suo sguardo che mi bruciava addosso, confermato tra l'altro da un amico. Volevo tanto che piantasse i suoi amici lì e venisse verso di me afferrandomi per la vita e baciandomi, ma non era accaduto, e non accadrà mai, dovevo mettere in pace me stessa e scegliere di lasciarlo andare.

"Sirenaaa, tesoro" una voce rauca mi chiama dal balcone, sollevo gli occhi verso il suono, era la mia dolcissima nonnina, il vento si stava alzando e mi invitava ad entrare, così rapidamente vado verso le scale avvertendo un leggero capogiro, si sta facendo buio, ed io ho solo qualche ora a disposizione prima che Nicole si faccia viva e mi trascina così come sono. Quando entro dalla porta principale sento subito aprir bocca mia madre, la sua voce era squillante e alta, soprattutto quando parlava a telefono (come in questo momento) ha alzato il tono di almeno quattro ottave, rideva con la sua migliore amica, espressi un sorriso, la loro amicizia durava da oltre 27 anni, era carinissima.
"Aaah ti adoro lo sai" dico nel corridoio scontrandomi con nonna.
"Sapessi io" mi tira un buffetto sulla guancia al volo.
Una volta attraversata la stanza e raggiunto la mia camera, apro l'armadio in acero, afferrando subito e  senza soffermarmi troppo, un vestito in velluto viola a monospalla.
Mentre preparo i trucchi sulla scrivania, 34+35 di Ariana Grande strimpella nella mia piccola stanza rosa, avvertendomi che è Nicole che mi sta chiamando. Ho personalizzato questa suoneria solo  per la mia amica, per una cosa che ci è successa un paio di settimane fa, una delle nostre solite pazzie. Così sorrido cliccando la cornetta verde.

"Ei Nic, stavo per chiamarti, potresti ritardare giusto un po'?"

"Vuoi stare zitta? Devo dirti una cosa importante" mi rimprovera strillando. Allontano un po' il telefono massaggiandomi l'orecchio.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 23 ⏰

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