Tutto era grigio. Sembrava come se una spugna avesse assorbito ogni colore all'interno di quella struttura fredda ma movimentata.
I passi del sergente erano pesanti e costanti, quasi come una melodia stonata ripetuta all'infinito.
Il mio sguardo era confuso, disorientato. Il suo era fermo, deciso. A dir poco calcolato.«Scusi la domanda», prendo un respiro profondo ed incerto, «ma per quanto tempo durerà l'addestramento?»
«Dodici settimane, se sarai diligente. Diciotto se inizierai a causare problemi.» Fu la sua secca risposta. La voce dell'uomo era bassa e graffiante.
"Secondo me, avrebbe davvero bisogno di un bel bicchiere d'acqua o di una deliziosa caramella balsamica." pensai, ridacchiando silenziosamente.«Se continua con questo atteggiamento impertinente, potrei anche prolungare o appesantire il suo addestramento.» Mi fulminò con la coda dell'occhio. Mi irrigidì di colpo, deglutendo a forza, sbiancando di colpo per la paura.
«Sissignore, mi perdoni.» Mormorai a testa bassa, arrossendo lievemente per il disagio.
Dopo un breve tratto che mi parve infinito, immerso nel completo silenzio, il sergente si fermò di colpo.Io, presa alla sprovvista, non riuscii a frenare in tempo e urtai di colpo la sua possente schiena. Ero pronta a venir nuovamente richiamata e stavo componendo mentalmente le scuse più sincere che potessi recitare per scappare da quell'imminente strigliata.
Tuttavia, i secondi passavano, ma non accadde nulla. Aprii lentamente gli occhi, solo per rendermi conto che, in realtà, il sergente stesse parlando con altri due soldati, fuori da quella misteriosa porta.
«Prima volta che vieni a farti visitare qui?» Sentii una voce gentile e squillante alla mia sinistra. Immediatamente scattai sull'attenti, ma quando mi girai, trovai solo un caloroso e divertito sorriso ad accogliermi.
Ma cosa... pensai, mentre rilassavo le spalle e mi giravo completamente verso di lui, con un'espressione alquanto confusa dipinta sul viso.«Immagino di sì. Tranquilla, non ti faranno nulla di ché. Solo qualche domanda mentre ti prendono le impronte digitali e piccoli campioni vari di DNA.» Mi disse il ragazzo, seduto comodamente sulle sedie in plastica blu attaccate al muro.
«Ma come-» venni bruscamente interrotta da una sua risatina strozzata. Si schiarì la voce e guardò verso la porta in metallo grigio e pesante socchiusa verso la nostra destra, da cui proveniva un leggero vociare.
«Come faccio a sapere tutti questi dettagli? Semplice. Questa è ormai la mia duecentotredicesima volta che vengo qui a rifarle.» Spostò nuovamente lo sguardo su di me, sorridendo in modo fiero e divertito.
«EH?!» esclamai inconsapevolmente, e subito mi tappai la bocca per attutire il verso stridulo, anche se il mio sguardo puramente scioccato parlava da solo.«Ma dai! Sto scherzando! In realtà è solo la ventesima.» annuì fieramente, chiudendo gli occhi ed incrociando le braccia.
"Questo tipo sta messo male..." mi ritrovai a pensare, mentre presi l'ennesimo respiro profondo e mi accomodai su quelle scomode e rigide sedie, lasciando qualche posto di distanza tra noi due.Ormai eravamo rimasti da soli, in quel deserto e cupo corridoio. Il sergente si era allontanato, insieme ai due soldati.
La tensione silenziosa e pesante era interrotta solo dalle lancette, che si muovevano ininterrotte nel tondo orologio, appeso alla parete davanti a noi.«Senta, ho una curiosità da saziare e placare, se non le reca disturbo.» mormorai, giocando nervosamente con la mia maglietta monocolore.
«Non darmi del 'lei' ti prego! Così contribuisci solamente a farmi sentire più vecchio di quel che non sono!» esclamò il ragazzo, in falso tono disperato. «Tuttavia, chiedi pure.»Annuii, sorridendo leggermente a quell'affermazione, ma continuando a tenere la testa bassa e lo sguardo verso i miei anfibi verdognoli.
Passò qualche secondo, prima che io voltassi il viso verso quello strambo soggetto, seduto non molto lontano da me.
Cercai in ogni maniera di risultare educata e rispettosa, ma col senno di poi, capii che non riuscii pienamente nel mio intento.
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Quando il sole cala.
General FictionNora, una giovane ragazzetta di paese, si arruola nelle forze armate speciali. Riesce quasi subito ad integrarsi nella squadra, con sua grande sorpresa. Ma nonostante il suo carattere allegro ed energico, rimane pur sempre una ragazza. E si sa che l...