"Non v'è punizione più severa di quella sofferta dalla donna che si trova imprigionata tra un uomo di cui è innamorata e un altro che l'ama".
- Khalil GibranE' nella solitudine del buio della notte che certi pensieri brillano più intensamente. I machiavellici pensieri che fioriscono di notte sono stelle cadenti in procinto di svanire, non hai il tempo di metabolizzarli che sono già mutati in pensieri ancora più atroci, ad ogni sospiro di delusione nasce una nuova triste consapevolezza. Di notte la mente è troppo debole per raccontarsi delle bugie e la verità emerge nitidamente, come una terribile condanna. Uno schiaffo violento in pieno volto le avrebbe fatto meno male della consapevolezza di essersi innamorata perdutamente della persona sbagliata, il suo era un amore a senso unico. Perché doveva stare così male, quando aveva chiesto giusto una flebile carezza? Decise di nascondere il suo dolore dietro il denso fumo dell'ennesima sigaretta al gusto di amarezza e rimorso.
« Bul, fa un freddo cane qui fuori » commentò ChiChi portandosi i freddi palmi delle mani intorno alle lunghe braccia nude in un vano tentativo di ripararsi dal freddo. La turchina sembrò ignorare l'ennesima velata supplica di entrare nel locale della sua migliore amica e Lazuli, fascista in un sensuale abito da vampiro sanguinario, lanciò uno sguardo d'intesa alla corvina vestita da femme fatale.
« Ti aspettiamo al privé » disse semplicemente la bionda lasciando una dolce carezza sulla schiena nuda di Bulma, prima di scomparire all'interno del locale seguita da ChiChi. Lazuli aveva compreso che la turchina si trova in uno di quei momenti in cui una donna vuole restare sola, perché soltanto sola, sperduta, muta, sotto il cielo nerissimo, si riesce a riconoscere le cose e chiamarle con il proprio nome.
Non appena ChiChi e Lazuli svanirono tra la folla che accerchiava il locale, un uomo si avvicinò timidamente alla turchina rimasta sola sotto quel cielo senza stelle.
« Ti stavo osservando da un po' » sorrise l'uomo passandosi nervosamente una mano tra i capelli platino tremendamente arruffati, poi si voltò per un attimo indicando il luogo appartato da cui la stava spiando. Bulma si voltò verso lo sconosciuto con uno sguardo pieno di speranza ritrovata ed un delicato sorriso. Che fosse il suo SaiyanPrince89? Che avesse semplicemente aspettato che fosse sola per rivelarsi a lei? La turchina si morse sensualmente il labbro inferiore dondolandosi sui suoi altissimi tacchi a spillo cobalto, scoprì – con un estenuante lentezza – una gamba con un gesto che apparì spontaneo, poi riportò la sigaretta tra le labbra piene tinte di vermiglio. L'uomo la imitò estraendo a sua volta una sigaretta dal pacchetto che custodiva nella tasca interna della giacca grigia e il sorriso di Bulma si spense immediatamente. Non era un pacchetto di Marlboro Rosse, ma un anonimo pacchetto di Rothmans Demi."Come sei abitudinario!😂 Non ti stanchi di fumare sempre la stessa marca di sigarette?" digitò ingenuamente Bulma dopo l'ennesima foto di una sigaretta fumante, troppa ingenuità, un'ingenuità che SaiyanPrince89 non le perdonò.
"Le Marlboro non sono 'semplici sigarette', ma uno stile di vita: fatemi morire con una Marlboro Rossa tra le labbra e morirò felice."
"Come sei poetico..."
"Solo nei riguardi delle cose che mi piacciono"
"E...che altro ti piace?😏"
"Parlare con te.L'uomo – motivato dal sorriso che Bulma gli aveva rivolto pochi istanti prima – iniziò a fare battute tremendamente infelici, cercava disperatamente di farla ridere notando i suoi occhi lucidi e lei rideva cercando di frenare le lacrime isteriche che minacciavano di compromettere il trucco sul suo volto.
« Credo che la signorina non gradisca la tua compagna, pivello » proruppe con sufficienza una voce sconosciuta proveniente dalle spalle della turchina che istintivamente si voltò verso la sua salvatrice.
« Su, smamma » incalzò la corvina gesticolando teatralmente, l'uomo sbuffò ma obbedì senza fiatare.
« Bulma, giusto? » chiese la donna sorridendo cordialmente nel suo costume da Mia Wallace « Ieri non ci siamo presentate, io sono Seripa »
« Sì...lo...lo so, Vegeta mi ha parlato di te » rispose timidamente Bulma porgendole spontaneamente una mano che Seripa accettò volentieri. La corvina la studiò attentamente, con un velo di orgoglio negli occhi, poi rispose ironicamente « Spero non negativamente »
« No, anzi » si affrettò a rispondere Bulma con gli occhi ancora lucidi.
« Sai, mi aspetto di tutto da quel coglione » precisò Seripa con risentimento strappando una risata all'altra donna che si asciugò una lacrima traditrice che le solcò le gote con il dorso della mano, la corvina sorrise tristemente.
« Comunque, non siamo qui per parlare di lui. Che ne dici se entriamo? Ti offro un cocktail » propose la corvina ammiccando. Seripa era stata travolta da un immotivato senso di colpevolezza per l'atteggiamento – stranamente – infantile del suo migliore amico e non se l'era sentita di lasciare sola la turchina – per cui aveva inconsapevolmente provato un'infinita simpatia sin da quel fugace primo incontro al Pronto Soccorso – in quel covo di perversione. Senso di consapevolezza che non sembrava essere sorto nel corvino. Seripa per un momento pensò a lui domandandosi dove fosse sgommato via a bordo della sua Porsche nera nella notte oscura. Non era un comportamento proprio del corvino scappare davanti alle difficoltà, anzi più i problemi sembravano insormontabili e più li affrontava a testa alta, con un ghigno sadico sulle labbra sottili.
« Io...io veramente aspettavo una persona » cercò si sottrarsi debolmente Bulma vagando con lo sguardo verso la folla che osservava ogni suo movimento.
« Be'...non credo avrà difficoltà a trovarti » rispose Seripa allusiva « Hai tutti gli occhi puntati su di te! »
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Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus
Fanfic"Anche nelle stanze di una chat può nascere l'amore vero, se a costruirlo son due cuori che si rispettano e sanno essere sinceri." Bulma Brief è una promettente giornalista che da due anni intrattiene una strana relazione online con un uomo di cui n...