3.Un colpo al cuore

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Il corridoio è lungo e buio. Sento il mio cuore battere all'impazzata. Sento come se non riuscissi a muovermi ma allo stesso tempo avanzo spedita lungo quelle oscure pareti. Sento l'ansia divorarmi da dentro, senza capire perché. Una luce, un bagliore improvviso mi acceca e tutto si ferma, vengo risucchiata in un vortice senza fine, cado...cado all'infinito, fino a trovarmi tra le sue braccia. Cosa ci fai nei miei sogni? Perché sei qui? Continua ad osservarmi senza proferire parola. I suoi occhi penetrano dentro la mia anima. Quegli occhi...la mia condanna.

Vengo richiamata alla realtà dal suono inconfondibile della sveglia. Sono solo le 17:00 di sabato pomeriggio, ho messo la sveglia per non riposarmi troppo. Cavolo com'è possibile che me lo sono anche sognata? "Gaia cavolo torna in te" dico ad alta voce davanti allo specchio mentre mi sciacquio la faccia con acqua gelida per riprendermi.

Scendo giù, casa deserta, amo quando è così. Non sono una grande amante della confusione, quindi mi godo sempre gli instanti in cui sono sola. La casa sembra così grande, così profonda, così "calma". Mi preparo una tisana rilassante, liquirizia, melissa e camomilla, la mia preferita. Prendo la mia amata tazza di Harry Potter e mentre aspetto sia pronta l'acqua, inizio a sistemare il calendario delle ore di studio. Ora per ora, segno la materia, il numero di pagine da studiare e l'ordine di importanza delle memorie, mettendo prime quelle di lunedì e martedì. Uso questo metodo dai primi mesi di liceo, solo così riesco a portare a termine tutti i miei impegni. Lunedì mi aspetta l'interrogazione di italiano e di inglese. Sono due materie che amo profondamente. In italiano abbiamo appena finito con Ugo Foscolo e Alessandro Manzoni, mi sento già pronta per l'interrogazione, ma la prof è molto esigente e quindi ho bisogno di ripetere ancora. Un'altra mia grande passione è l'Inghilterra, quindi non è difficile per me appassionarmi a questa materia. La letteratura, la lingua di per sé, le canzoni, i film, le città: uno dei miei più grandi sogni è visitare Londra, e perché no? Magari anche viverci. Mi ci vedo a vivere in una città inglese, così ricca di cultura e di colori. Cerco sempre di informarmi sulle tradizioni, su come ci si vive, sulle usanze, soprattutto sulla famiglia reale. Io e la regina Elisabetta II un giorno ci incontreremo per fare quattro chiacchiere, ho molte cose da chiederle. Una donna dalle straordinarie capacità. Non penso ovviamente alla figura istituzionale o alla condizione politica, ma penso alla donna. Ci rendiamo conto di quale grande valore abbia una donna del genere? Passata dalla carrozza alla macchina, dalle lettere agli smartphone, ai treni, ad internet. Una testimonianza a 360° di quelli che sono stati i più significativi cambiamenti nella storia dell'umanità. Se penso ad una figura del mondo attuale "immortale", penso a lei. Gli scandali che hanno colpito la famiglia reale negli anni, avrebbero scalfito e quasi distrutto ogni essere umano, ma lei non è mai stata vista fragile. Ha sempre portato avanti a testa alta, con coraggio e il massimo rispetto, la corona. È una condizione di vita che ti priva di ogni libertà e che solo lei può portare avanti con una tale dignità. Ecco se l'interrogazione fosse sulla Regina Elisabetta II, potrei dormire sogni tranquilli. Rido tra me e me. Inglese è sicuramente la mia materia preferita e anche quella in cui vado meglio, ma allo stesso tempo è l'interrogazione che più mi terrorizza. Non voglio deludere la mia professoressa, so che tiene molto alla mia preparazione, ma sarebbe soprattutto una delusione totale per me prendere un cattivo voto. Trascorro le ore a ripetere tutto per bene. Mi sento pronta. Domenica sera ripeterò tutto un'altra volta e ovviamente anche lunedì nel pullman. Non seguo mai la regola "non si ripete mai prima di un'interrogazione", io vado nel panico totale se non riguardo le cose.

È legge che il sabato sera a casa mia di mangi la pizza. Infatti quando la sera tutta la mia famiglia si decide a rientrare, portano le pizze e ci sistemiamo a tavola. La sera è il momento del confronto, delle risate, il momento famiglia. "Io credo che la pizza migliore sia quella con le verdure" sentenzia Clara, provocando uno scoppio di risate improvviso da parte di tutti noi. "Dai Clara non ci credi neanche tu a questa cosa" le rispondo. Pizza e verdure, ma dai. Sarà buona perché pur sempre di pizza si tratta, ma vuoi mettere una bella pizza margherita o con le patate. Il mangiare bene lo lasciamo agli altri giorni della settimana. "Se mangiassi più verdure non ti farebbe male, qualche kg in meno non guasta" sputa con il suo solito veleno Clara guardandomi. "Clara mangia e basta, possibile che quando siamo a tavola devi sempre iniziare con questo schifo di atteggiamento?" papà cerca di ristabilire la calma, ma so che anche lui la pensa così. E anche questa volta la fame mi passa. Finisco il pezzo che avevo in mano e lascio l'altra metà. "Ecco ora alza il culo e fa l'offesa, povera vittima", sono le parole che sento provenire dalla cucina mentre salgo in camera.

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