A suo avviso si tratta di un nome che non spicca nè per bellezza nè per originalità, non presenta alcuna caratteristica riconducibile alla sua persona, dunque spesso preferisce essere chiamata "Emy", eliminando le due lettere finali, insomma.
Il nome Emily ha origine dal cognomen romano Aemilia, il femminile di Aemilius, dalla famiglia di origine patrizia degli Emilii. Il nome viene generalmente ricondotto al latino aemulus, che ha significato di "rivale, competitore, imitatore", ma potrebbe anche avere origine dagli etruschi. Emily è la variante inglese di Emilia, la cui origine, come abbiamo visto, si rifà a diverse etimologie, in quanto Aemilius significa anche "grazioso, cortese".
Non lo odia ma neppure le piace, insomma il rapporto con il suo nome spicca per essere contraddittorio, un po' come il rapporto con se stessa e con gli altri.
La madre ha scelto tale nome credendo le si addicesse, mai cosa più falsa fu creduta dalla povera donna, la quale viene sempre rimproverata da Emily per aver scelto un nome banale per la figlia di un Dio eccezionale.
