19: 𝚟𝚊 𝚍𝚊 𝚕𝚎𝚒

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𝐑𝐢𝐜𝐜𝐚𝐫𝐝𝐨

Non so cosa sia più odioso, disturbante o imbarazzante di tutta questa storia. Ho un magone assurdo perchè Elsa non mi parla per messaggio praticamente per niente e all'interno del box il clima sembra sempre sereno quando non lo è. Invece è teso e pragmatico quando magari prima ci si lasciava andare alla battuta, si scherzava con una pacca sulla spalla. Con Zanetti se prima parlavamo di donne e motori, ora si è spento anche quell'argomento. Penso a Elsa, la amo: chissà se sta seguendo tutto in TV come fa sempre o invece ha deciso di chiudere con me e il mio mondo definitivamente. Chissà se mi pensa la mattina o alla sera, minimo no. Mi mancano quegli scambi di battute solo nostre, le risate, i film, le cene all'aperto, perfino le sue focaccine appena sfornate e le sue follie. Voglio andare da lei ma adesso, che è sabato mattina proprio non posso. I miei colleghi ed io stiamo cercando di mettere a punto la moto di Christian al meglio affinchè possa vincere anche domani. Lui è forte, la moto c'è, noi anche ma il mondiale è ancora aperto e lungo, tortuoso prima di vincerlo. La cosa che più mi ha sconvolto non è stata la bisessualità del mio amico, bensì il modo in cui me lo ha comunicato. Con un bacio. Onestamente sono ancora basito all'idea: quando mi ero allontanato confuso lui si è chiuso e non ne abbiamo più parlato. Invece credo che dovremmo, ma come al solito non prenderò l'iniziativa. Forse vuole assentarsi per lasciarmi pensare ,dal canto mio io non voglio offenderlo. E' perdere Elsa quello che mi manda in bestia. 

<<Oi Rick. Che ne dici?>>

<<Perdonami Fausto, ero assorto>>

<<Ho notato ma sei l'uomo più sveglio e operativo qui e ci servi con noi. Dicevamo che Chris sta parlando con Dall'Igna per quel pezzo da Borgo Panigale: parrebbe ottimale per l'aerodinamica. Ci sei?>>

<<Certo. Io credo convenga provarlo se Chris ci si troverà bene>>

<<Ok. Non è una cosa indispensabile, la Ducati già va che vola ma si tenta. Grazie>>

<<Figurati>>-faccio un cenno con la testa e torno al lavoro senza ulteriori indugi. 

E' il giorno della gara e c'è un gran trambusto di giornalisti, gente in pit-lane, noi accanto alle moto e tifosi

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E' il giorno della gara e c'è un gran trambusto di giornalisti, gente in pit-lane, noi accanto alle moto e tifosi. Il calore che tutti mostrano verso il nostro pilota di punta ci fa sempre molto felici. Sono nel motorhome e sto accuratamente predisponendo l'occorrente che il pilota deve indossare.

<<Smettila di ignorarmi>>

<<Non ti sto ignorando Chris>>-sospiro passando una mano tra i ricci. 

<<Lo so che è colpa mia, sono io che mi sono chiuso ma non sapevo come affrontare il discorso>>

<<E ora lo sai, da venerdì? Ascolta ,non è una colpa...>>

<<Eppure perchè ,se non la è, pare che tu ce l'abbia con me per Elsa? Lei non ti parla, credi ti odia e tu pensi sia colpa mia. Non so cosa fare, io ci tengo a voi due>>

<<Fatico a pensare a lei adesso. O meglio, ci penso sempre ma non posso permettermelo, dobbiamo lavorare bene e uniti. Non è tempo ne luogo ma non ce l'ho con te>>

<<Grazie. Ascoltami Rick: sei un buon amico e a me tu piaci. Venerdì ho corso un azzardo che evidentemente si è verificato con esito negativo. Tu mi piaci e lei mi piace. Ma voi due vi piacete. Tu lo sai, lei ancora no. Dovresti andare da lei e farglielo capire>>

<<Christian...>>

<<Va da lei, Ricky. Va da lei>>

<<Mi dispiace se ti ho ferito>>-dico in un sussurro e spero che da fuori nessuno si sia reso conto del nostro malumore degli ultimi giorni. 

Lui sorride mestamente spogliandosi per mettersi il sottotuta e poi la tuta:-<<Sì beh. Era inevitabile suppongo. Ma adesso è tempo di fare una gara degna di me>>

<<La farai. Promettimi che alla fine di tutto troverai il coraggio di fare un passo avanti e fare coming out>>

<<Ci proverò Ricky. Quando tu troverai il coraggio di lottare per Elsa perchè lo merita>>


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