Capitolo XVIII

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«Assolutamente no

La voce di Alexander si era alzata di un'ottava, mentre il suo pugno batteva sul legno massiccio del tavolo da pranzo. Ellen roteò gli occhi: possibile che gli uomini in quella casa dovessero fornire il proprio virile punto di vista per ciò che concerneva le donne a loro vicine? Dopotutto, la proposta di Michael era sensata, e avrebbe messo Lilyan e Janet in molti meno guai di quelli in cui si sarebbe cacciata lei.

«Mio caro Alexander» esordì Michael con un tono calmo, nel tentativo di farlo ragionare «ci si presenta un'occasione dal valore inestimabile. Con tutta probabilità la migliore per indagare...»

«Dicevate lo stesso sul contrabbando notturno» lo interruppe Alexander, spostando un indice accusatorio dal suo interlocutore a Ellen, che non si sentì completamente di dargli torto. Incrociò invece le braccia al petto e attese che Michael se la sbrogliasse da solo, per una volta.

«Contrabbando notturno: hai detto bene. Nessuno doveva vedere ciò che stava accadendo sull'isola, e di conseguenza sul fiume, fornendo un'ottima opportunità al nostro nemico di unire l'utile al dilettevole.»

Utile: contrabbandare alcolici. Dilettevole: sacrificare dei poveri innocenti. O era il contrario?

«Non puoi negare che abbiamo appreso dettagli interessanti da quella sortita.»

«La loro sortita.»

Michael arricciò il naso. «Il risultato è lo stesso. Questa volta gli eventi si svolgeranno in maniera differente, e senza pericolo per le nostre amiche.»

Ellen si ritrovò a osservare il metodo dell'uomo: parlava al plurale, facendo in modo da coinvolgere sia Alexander che il resto del gruppo nelle decisioni già prese e nelle vicende passate, e tenendo un tono di voce appena più basso di quello del detective; se Alexander lo alzava, lui faceva lo stesso, e viceversa, guardandosi dal tenerlo troppo vicino o lontano dal suo. Doveva averlo appreso comunicando le cattive notizie ai pazienti, o nel corso del suo "lavoro occasionale".

«Non andranno da sole.» Adesso Alexander sembrava disposto a ragionare. Rimase in piedi, ma le spalle si rilassarono.

«Mai. Ci sarò io con loro.»

Sia Ellen che il detective aggrottarono la fronte confusi, ma lei rimase in silenzio, cercando di capire dove volesse arrivare.

Michael si sbrigò ad aggiungere: «Tu andrai con Ellen.» "Andrai", non "andresti": decisione presa nella sua mente, che loro lo volessero o meno. Rendeva tutto più reale. «Qualunque travestimento potresti scegliere per infiltrarti insieme a noi, Darcus ti riconoscerebbe di sicuro. Saresti più vicino, a portata di sguardo, e passeresti il tempo a nasconderti da lui. Ma fuori» portò una mano sulla mappa dettagliata della città che Jeremy gli aveva fornito «potresti aiutare Ellen e i suoi amici.»

«È pericoloso per lei» disse a quel punto Alexander, spostando l'attenzione sulla terza persona presente nella stanza.

«Mi ci vedi in abito da sera?» domandò Ellen, decidendosi a intervenire.

«Desterebbe sospetti» concordò Michael.

Alexander sospirò profondamente, poi fissò la mappa e si arrese: «D'accordo, rispiegami il piano.»

«La signorina Butler, la dottoressa Holmes e io ci recheremo alla festa. Sono certo che faremo tutti un'ottima impressione in abiti eleganti. Forse dovremmo lavorare sulla postura della nostra bella archeologa, ma è un dettaglio da poco. Mi interessa soprattutto che la piccola Lilyan sia avvezza ai ricevimenti e sappia perfettamente come comportarsi. Mi presenterò come un importante medico di Boston con le mani in... affari loschi.»

Il Richiamo di Cthulhu: Il GuardianoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora