Giunsero da noi verso sera, eravamo in casa a preparare la cena, ma all'improvviso degli strani rumori attirarono la nostra attenzione. Intorno alla nostra casa si estendevano solo chilometri di campagne non c'erano strade o case nelle vicinanze. Era un posto tranquillo ma soprattutto poco abitato difficilmente quando calava il sole si avventurava qualcuno da queste parti.
Erano fermi davanti casa, attenti ad osservarci, si presentarono come i "Creatori".
Fu difficile da credere, tutt'ora risulta una realtà troppo grande da accettare, ma il tempo e gli eventi confermarono le loro parole. Erano tornati per il "raccolto", nell'intento di salvare un'ultima volta il nostro pianeta. Avrebbero scelto alcune famiglie, tra cui la nostra, sparse in ogni parte del globo. Le avrebbero istruite, preparate a sopravvivere ad una apocalisse e insieme ai superstiti, sarebbero state capaci di ricostruire, di far rinascere l'essere umano. Ancora più difficile in realtà fu accettare questa loro scelta, perché non esisteva neanche la minima possibilità di rifiutare questa proposta, c'era una seconda opzione, ma la morte non allettava nessuno. Quando anni dopo nel nostro lungo viaggio incontrammo tutte le famiglie predestinate a salvare la terra, scoprimmo che nessuno si rifiutò di accettare questa offerta.
Il raccolto fu veloce, nel giro di un mese i creatori riuscirono a raggrupparci tutti e insieme, iniziammo la nostra preparazione. Restammo sempre in viaggio, in questa navicella che in realtà ricordava un'enorme arca, che galleggiava intorno alla terra. Provai più volte a capire perché fummo scelti al posto di qualcun altro, ma i creatori continuavano a dire di non soffermarci su queste cose, ma di essere invece grati per questa possibilità. Le famiglie non erano molto diverse l'una dall'altra, sicuramente una prima scelta fu dettata dallo stile di vita e dall'alimentazione vegetariana. Inoltre scelsero famiglie sole, senza vincoli parentali e con pochi amici. La nostra assenza così non avrebbe destato sospetti, ma soprattutto, noi non avremmo sentito la mancanza di nessuno.
Iniziò questo lungo viaggio senza saper molto, se non il triste finale.
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LAWNLAND
FantasyQuando conobbi Timothy era estate, camminavo come ogni mattina nel prati vicino casa, l'erba era alta, amavo farmi accarezzare dai suoi fili, scivolavano sulle mie gambe solleticandomi la pelle. Quel giorno fu il primo diverso dagli altri, in segui...